“Il percorso di sviluppo del vettore idrogeno è avviato e non si tornerà indietro. La strada da percorrere è lunga, ma il sistema Paese sta dimostrando di avere tutte le competenze necessarie a livello di ricerca, innovazione e industria per favorire la penetrazione dell’idrogeno nel mix energetico”. Lo ha affermato il direttore generale Enea, Giorgio Graditi, nel corso del primo evento nazionale del Piano operativo di ricerca (Por) sull’idrogeno, organizzato dall’Enea in collaborazione con Rse e Cnr, che si è svolto a Roma alla pontificia università Antonianum.
“L’idrogeno – ha aggiunto Graditi - potrà avere una prospettiva di breve periodo per alcune applicazioni specifiche (industria hard to abate), di medio periodo (trasporto pesante) e di più lungo periodo (residenziale)”.
Finanziato con 110 milioni di euro nell’ambito dell’accordo di programma tra Mase ed Enea, il Por idrogeno vede Enea come soggetto realizzatore con finanziamento di 75 milioni di euro, mentre a Cnr e Rse sono stati assegnati rispettivamente 20 e 15 milioni di euro in qualità di soggetti co-realizzatori. L’obiettivo del PorR è di condurre attività di ricerca sull’intera catena del valore dell’idrogeno che siano di supporto all’industria nazionale e al Paese, rendendo sostenibile l’economia dell’idrogeno, migliorando le tecnologie esistenti ed esplorando le nuove con un approccio neutrale e multidisciplinare, contribuendo al contempo alla formazione di nuove figure professionali.