Il presidente della Federated Innovation: "Con questo convegno a Roma raccontiamo una storia tutta in evoluzione, vogliamo trovare anche nuove sfide e nuovi progetti"
"Con @Mind abbiamo voluto creare un grande network con l'obiettivo di 'mettere a terra' i progetti". Sono queste le 'parole chiave' messe sul tavolo da Tommaso Boralevi, presidente di Federated Innovation @Mind, aprendo, questo pomeriggio a Palazzo Wedekind e Roma, il convegno di Federated Innovation @Mind, il network che riunisce, ad oggi, una rete di circa 40 imprese, di 11 aree tematiche, con un modello che mira a sviluppare innovazione nel campo delle Life Sciences e City of the Future.
La Federated Innovation @Mind, ha ricordato Boralevi, è sorta a Milano, nel distretto di Mind Milano Innovation District, "per creare progetti d’innovazione" e con il convegno di oggi, che ha per tema 'Collaborare per competere: il modello Federated Innovation @Mind per lo sviluppo del Sistema Paese', "vogliamo raccontare questa storia". "Abbiamo aspettato di avere contenuti e di avviare un dialogo" con diversi player pubblici e privati e oggi si parla di "un grande Sandbox" ampio ormai "circa 1 milione di metri quadri". Enti pubblici, imprese private, istituzioni ed esponenti della Commissione Europea vogliono aprire al convegno un dialogo su tematiche attuali quali l’innovazione a servizio del sistema Paese, la collaborazione pubblico-privato e le possibili sinergie con il Pnrr.
"La nostra dimensione è partita da Mind ma poi siamo usciti dal distretto, tanto che abbiamo chiuso un accordo con il Comune Rho, ma non solo. Vogliamo allargare l'orizzonte tanto da guardare anche alla Nato, alla Nasa. Oggi a Roma vogliamo far vedere una fotografia ma -ha avvertito Boralevi- ancora adesso la Federated Innovation @Mind è ancora in evoluzione". Tutti i percorsi verranno discussi e raccontati nel corso del convegno romano e obiettivo del brainstorming, ha osservato inoltre Boralevi, è anche "trovare insieme nuove sfide e nuovi progetti".