"Dobbiamo riportare nelle scuole la cultura del rispetto e dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti"
Il 5 in condotta determinerà la bocciatura e la non ammissione alla maturità". Lo ha detto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, a 24 Mattino su Radio 24.
"Credo che dobbiamo riportare nelle scuole la cultura del rispetto e dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti. Bisogna farlo non soltanto partendo dal contratto, non soltanto partendo dalla difesa legale che noi abbiamo messo a disposizione dei docenti da parte dell'Avvocatura dello Stato, ma anche facendo valere di più la condotta. Nelle scuole secondarie di primo grado il voto di condotta tornerà a fare media, nelle scuole superiori invece influirà sui crediti per la maturità", ha spiegato il ministro.
"Il 6 in condotta comporterà l'essere rimandati a settembre, ed essere quindi interrogati sui valori di cittadinanza, sulla Costituzione, su quella che si definisce educazione civica in senso lato. Infine - ha spiegato - abbiamo cambiato radicalmente l'istituto della sospensione, prima essere sospesi significava stare a casa, quindi meno scuola. Io ritengo invece che il bullo, chi ha violato determinate regole di comportamento debba fare più scuola, se si tratta di sospensioni brevi si è sospesi dalla classe e non dalla scuola e quindi si faranno approfondimenti, si studierà di più in quella scuola. Se invece si tratta di sospensioni per fatti più rilevanti, ci saranno queste attività di cittadinanza solidale, i cosiddetti lavori socialmente utili, a seguito di convenzioni con ospedali, mense per poveri, Caritas. Vogliamo che il ragazzo sia consapevole dei valori di solidarietà e partecipazione ad una comunità. Il 5 in condotta determinerà la bocciatura e la non ammissione alla maturità", ha concluso.