"Però è difficile prevedere la pericolosità, fino ad oggi tutte le mutazioni delle varianti non hanno dato forme più gravi"
La nuova sottovariante di Omicron Ba.2.75, comunemente definita variante indiana, "sembra l'inizio di un nuovo problema perché il numero di mutazioni che colpiscono questa nuova variante" del coronavirus "è impressionante". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova.
"E' un virus molto mutato e questo porterà a un aumento importante della contagiosità e non è un fatto positivo perché vorrà dire avere indice R0 che rischia di essere oltre 20 - dice Bassetti - Potrebbe essere più contagioso del virus respiratorio più pericoloso. Però è difficile prevedere a tavolino, in laboratorio e sulla base di questi dati, la pericolosità di Ba.2.75. Le 45 mutazioni in comune con la Ba.2 e poi altre 15 diverse, quindi circa 60 in totale, fanno pensare che possa essere in grado di eludere le difese immunitarie dei vaccini e quelle naturali. Ma fino ad oggi tutte le mutazioni delle varianti non hanno dato forme più gravi di Covid".
"Le varianti ci saranno sempre e continueranno ad emergere, ci dobbiamo abituare e convivere con un sali e scendi della curva dei positivi", conclude Bassetti.