A far scattare l'inchiesta le denunce presentate da alcune associazioni per affermazioni contenute nel suo libro 'Il mondo al contrario'
Il generale dell’Esercito Roberto Vannacci è indagato dalla procura di Roma per istigazione all’odio razziale.
Il fascicolo è stato aperto dai giudici di piazzale Clodio in relazione ad alcune affermazioni contenute nel suo libro 'Il mondo al contrario', dopo le denunce presentate nelle scorse settimane da alcune associazioni.
"L’unica istigazione fatta è quella alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio", afferma l’avvocato Giorgio Carta, difensore di Vannacci. "Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato ‘assolto’ - ironizza - Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda prima".
"Nel suo libro, il generale Vannacci si è limitato a esporre in veste di cittadino delle opinioni personali. Mai ha sostenuto che una razza sia superiore all'altra, limitandosi a sottolineare alcune criticità del multiculturalismo estremizzato che possono portare a problematiche anche di difficile gestione”, chiarisce il penalista Massimiliano Manzo, del foro di Firenze, altro difensore del generale Vannacci. “Ma ciò non vuol dire - prosegue - alcuna superiorità di una razza rispetto all'altra, avendo tutti molte sfaccettature diverse, positive o negative, a seconda dei punti di vista", sottolinea.
"Indagini che sono medaglie", commenta la Lega in una nota. "Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!"