Domani l'autopsia sul corpo di un altro militare morto a 24 ore dalla somministrazione del siero con il lotto ritirato da Aifa
Nessun nesso tra il vaccino anti-covid di AstraZeneca e la morte del militare Giuseppe Maniscalco, di 54 anni, avvenuta pochi giorni fa in Sicilia ad alcune ore dalla prima dose di siero ricevuta. Lo ha stabilito l'autopsia che è stata eseguita oggi a Trapani.
La Procura aveva aperto nei giorni scorsi un'inchiesta sulla morte del militare dopo la denuncia dei familiari. Il vice comandante della sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura di Trapani aveva avuto un malore dopo la somministrazione del vaccino ed era morto. Ma l'Asp di Trapani sta verificando ugualmente se la dose del vaccino utilizzato sia dello stesso lotto sequestrato oggi.
Verrà invece eseguito domani l'esame autoptico sul corpo del sottufficiale della Marina Stefano Paternò, morto per arresto cardiocircolatorio 24 ore dopo avere ricevuto il vaccino AstraZeneca ad Augusta (Siracusa). Lo ha disposto la Procura di Siracusa che ha iscritto nel registro degli indagati dieci persone. L'esame verrà eseguito nell'obitorio dell'ospedale Cannizzaro di Catania da una équipe medica composta da un medico legale, un infettivologo, un tossicologo.
La dose di vaccino AstraZeneca somministrata lo scorso 8 marzo a Paternò fa parte del lotto ABV2856 ritirato oggi dall'Aifa su tutto il territorio italiano, ha confermato all'Adnkronos la Procuratrice di Siracusa Sabrina Gambino che coordina l'inchiesta sulla morte dell'uomo. "Immediatamente dopo la somministrazione il nostro congiunto, tornato nella sua casa di Misterbianco, accusava uno stato di malessere generale, caratterizzato da un rialzo febbrile: donde la somministrazione di Tachipirina 1000", hanno scritto i familiari nell'esposto presentato in Procura.