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Superluna blu in arrivo, come e quando ammirarla

Il momento migliore per l’osservazione sarà al sorgere della Luna, poco dopo il tramonto del Sole. I consigli dell'astrofisica e del fotografo per immortalarla

Una Luna piena - (Foto )
Una Luna piena - (Foto 123Rf)
19 agosto 2024 | 10.41
LETTURA: 3 minuti

Oggi, lunedì 19 agosto 2024, è il giorno di uno degli eventi astronomici più attesi dell’estate: la cosiddetta 'Superluna blu', o 'Superluna dello Storione'. In questa occasione, la Luna piena si troverà al perigeo, punto di massima vicinanza alla Terra. Alle 20:26 italiane, poco dopo il tramonto, la Luna raggiungerà la fase di plenilunio a circa 361mila km dal nostro pianeta (contro una distanza media di poco più di 384mila km). Questa prossimità farà apparire il nostro satellite naturale leggermente più grande e luminoso del solito, spiega astrospace.it.

Nonostante il nome suggestivo, la Luna non assumerà alcuna colorazione blu: si tratta semplicemente di una denominazione popolare, che non ha alcun fondamento scientifico. L’evento sarà visibile a occhio nudo in tutta Italia, condizioni meteorologiche permettendo.

Superluna blu, origini del termine

Il termine 'blu' non ha alcuna relazione con il colore dell’astro. Questa denominazione deriva da una tradizione anglosassone e si riferisce alla seconda Luna piena in un mese solare oppure, come in questo caso, alla terza Luna piena in una stagione che ne conta quattro, anziché le usuali tre. Nel caso specifico, si tratta della terza Luna piena delle quattro previste nell’estate 2024. L’espressione once in a blue moon in inglese indica infatti un evento raro, paragonabile al nostro “una volta ogni morte del papa”. Questa Luna piena è anche conosciuta come 'Superluna dello Storione'. Superluna perché si tratta di uno dei pleniluni che si verificano quando il nostro satellite si trova entro il 90% del suo massimo avvicinamento alla Terra (il perigeo). La Luna piena, in queste occasioni, appare fino al 14% più grande e fino al 30% più luminosa.

Cosa succede

Durante l’evento, la Luna apparirà circa il 6% più grande e leggermente più luminosa rispetto a una Luna piena media. Questa differenza, però, sarà difficilmente percepibile a occhio nudo per un osservatore non esperto.

Il momento migliore per l’osservazione sarà al sorgere della Luna, poco dopo il tramonto del Sole. Alle 20:26 italiane, la Luna si troverà molto bassa sull’orizzonte, ad una distanza di circa 361mila km dalla Terra, in procinto di sorgere in direzione est/sud-est.

I consigli dell'astrofisica e del fotografo per immortalarla

"Luna blu - dice all'Adnkronos Ilaria Arosio, astrofisica dell'Inaf, l'istituto nazionale di astrofisica - indica una luna che compare piena due volte nel corso di un mese e di solito ce n'è solamente una in un ciclo da 28 giorni, ma può capitare che compaia sia all'inizio che alla fine del mese''. Si chiama ''blue moon - sottolinea - anche la terza luna piena di una stagione che è previsto ne contenga quattro, un fenomeno eccezionale. Non è una cosa ricorrente”.

Questa sera il nostro satellite, che di solito si trova a 384mila km di distanza, "sarà a 361mila km” spiega la dottoressa Arosio. Il corpo celeste dimenticato per diverso tempo è un argomento che sta ritornando in voga: ci sono piani futuri per nuove missioni sulla superficie lunare, con o senza presenza umana. "È un punto di osservazione privilegiato per l'universo. Senza la Luna non ci sarebbe la vita: ha stabilizzato l'asse di rotazione terrestre e, dal punto di vista termico e climatologico, una serie di fenomeni”, aggiunge Arosio.

Per gli astrologi in erba e gli astrofotografi, il fotoreporter di guerra Gabriele Micalizzi ha qualche consiglio da dare per immortalarlo: “Servono tre cose - dice all'Adnkronos - un cavalletto, un buon teleobiettivo, ma la cosa fondamentale è la location perché serve essere all'altezza giusta quando la Luna raggiunge l'altezza migliore”. In aiuto può venire SunCalc, app che viene spesso utilizzata nel mondo del cinema per vedere dove sorgeranno Sole e Luna. Serve poi tanta pazienza: “È una questione di attesa, la definirei una foto più da cecchino che da fanteria, per la quale serve uno studio preventivo per sapere dove si troverà. Ma soprattutto bisogna godersi il momento”, conclude Micalizzi.

Per Frank Sinatra, Dean Martin ed Elvis Presley era 'Blue Moon'. Galileo Galilei la descrisse come “piena di innumerabili cavità et eminenze”; per Giacomo Leopardi era enigmatica e misteriosa; per il genio della fantascienza americana Robert Heinlein era una severa maestra. Quella di stasera sarà un'occasione per rivolgere gli occhi a ciò che per secoli è stato osservato, studiato e conquistato: la Luna e il nostro cielo.

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