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Radio Maria, padre Livio insiste: "Origine Covid non casuale"

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15 novembre 2020 | 20.15
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"Ho letto i social, ma non mi sono impressionato per le reazioni. Siamo nel campo delle opinioni, che per loro natura si possono cambiare. Col tempo forse vedremo più chiaro, ma per il momento ci sono troppe cose oscure che creano confusione e agitazione". Così all'Adnkronos padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, risponde alle critiche dopo le sue affermazioni secondo cui il coronavirus sarebbe nato da "un progetto ben preciso, per colpire soprattutto l'Occidente".

"Personalmente - prosegue - ho ritenuto questa pandemia molto pericolosa e capace di mettere in crisi tutto quello che di buono abbiamo realizzato per il miglioramento della vita, dal dopoguerra in poi. Di qui la mia insistenza ad ogni trasmissione sulla necessità di comportamenti virtuosi per evitare la diffusione del virus. Ma per quanto riguarda l’origine della pandemia - spiega padre Livio Fanzaga - ho avuto fin dall’inizio l’impressione che non fosse casuale. Mi è parso un fenomeno troppo grosso per essere tale. Mi ha inoltre fatto pensare il fatto che proprio l’Occidente sia la parte del mondo più colpita di altre".

Il direttore di Radio Maria sostiene che "probabilmente non sapremo mai quale sia l’origine della pandemia ma, fino a prova contraria, a mio parere resta sul tavolo l’ipotesi che possa essere stata provocata volutamente. Mi auguro di no e vorrei essere smentito. Può anche essere che l’uscita del virus da qualche laboratorio di armi biologiche sia stata un infortunio. Se fosse vero (e spero di no) - aggiunge - che la pandemia sia un progetto provocato da chi vuole costruire un 'uomo nuovo' e 'un mondo nuovo' sulle nostre spalle e a nostra insaputa, è ovvio che per un cristiano la mentre ispiratrice non può essere che il maligno", conclude.

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