E' questo per il sindaco il messaggio che bisogna cogliere da quanto accaduto 3 anni fa
"Quello che ricordo di quel giorno è stata la telefonata delle 11.36 e poi il primo meeting alle 12.03. Sono numeri che rimarranno sempre impressi nella mia memoria. I sentimenti di quelle ore erano da una parte la sorpresa per questa tragedia e, dall'altra, la volontà di tirarsi su le maniche. Abbiamo fatto un grande lavoro perché la città non fosse in ginocchio: ci siamo subito messi al lavoro e abbiamo continuato a tirarci su le maniche per i successivi due anni". Lo ha detto all'Adnkronos il sindaco di Genova Marco Bucci ricordando i primi momenti del crollo del ponte Morandi a 3 anni di distanza.
"Nella Radura della Memoria - continua Bucci - sotto il ponte si terrà sabato la cerimonia per commemorare il tragico avvenimento. Parleranno le autorità e le famiglie delle vittime e poi ci sarò un minuto di silenzio, al termine del quale, la soprano genovese Megumi Akanuma intonerà alcuni suoi brani. Nella stessa giornata inaugureremo poi i lavori per il Memoriale".
Il messaggio che bisogna imparare da quanto accaduto, secondo il sindaco, è "quanto sia importante lavorare uniti, collaborare tutti insieme per la riuscita dei risultati. Le medaglie d'oro che abbiamo vinto alle Olimpiadi ci insegnano quanto il sudore, la fatica e l'allineamento degli obiettivi siano determinanti per raggiungere i risultati. Se lavoriamo solo per distruggere i lavori dell'avversario non raggiungeremo alcun obiettivo: solo lavorando tutti insieme in modo sistemico possiamo farcela a risollevare il Paese, proprio come abbiamo fatto a Genova".