Il vicepremier e ministro: "Comunicazione non ha funzionato, ministero sta investendo risorse per sicurezza lavoratori ferrovie"
“Sono vicino alle famiglie delle vittime, perché è evidente che morire di notte si lavora non è ammissibile nel 2023”. Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ospite alla Mostra di Venezia, commentando la tragedia ferroviaria avvenuta stanotte nel torinese, in cui hanno perso la vita cinque operai. “La norma -aggiunge Salvini- prevede che non si possa lavorare sui binari se non c’è la certificazione, in quel caso il traffico ferroviario è sospeso, chiuso. Evidentemente spetta alle indagini e alla magistratura capire perché quei ragazzi erano su quei binari quando passava il treno. Pare certo che sia stato un errore umano ma non sta a me giudicare di chi. Al di là dell’indagini della magistratura, che è ovviamente la titolata ad indagare, come ministero delle infrastrutture anch’io ho chiesto ai miei di lavorare per capire che cosa non ha funzionato”.
“Le leggi che tutelano le lavoratrici e i lavoratori ci sono, evidentemente qualcosa nella comunicazione non ha funzionato -dice ancora il vicepremier- e voglio capire perché e per chi”. E sottolinea: “Noi stiamo investendo in questi pochi mesi di governo in sicurezza per i lavoratori, le ferrovie, per gli operatori e per i passeggeri con risorse enormi. Su questo però voglio andare fino in fondo, ci sono cinque famiglie che hanno perso cinque pilastri fondamentali”.