Gianluca Molinaro resta in carcere. Giovedì ha ucciso per strada l'ex compagna e madre di suo figlio, Manuela Petrangeli. La famiglia: "Devastati dal dolore"
Resta in carcere Gianluca Molinaro, l’uomo che giovedì pomeriggio ha ucciso a fucilate la sua ex compagna e madre di suo figlio, Manuela Petrangeli, la fisioterapista 51enne uccisa in via degli Orseolo poco distante dalla clinica dove lavorava.
Il gip, dopo l'interrogatorio di questa mattina a Regina Coeli in cui l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha convalidato il fermo applicando la custodia cautelare in carcere ritenendo, a quanto si apprende, la sussistenza del pericolo di reiterazione di reati. Le accuse contestate dai pm del pool antiviolenza, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, all’uomo, difeso dall’avvocato Eleonora Nicla Moiraghi, sono di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi. Molinaro, con precedenti, dopo l’omicidio si era costituito presso una caserma dei carabinieri consegnando il fucile a canne mozze con cui aveva compiuto il femminicidio.
Intanto arrivano i primi risultati dell'esame autoptico eseguito oggi, 6 luglio, presso l'istituto di medicina legale di Tor Vergata, sul corpo di Manuela. La donna è stata raggiunta da due colpi, esplosi a breve distanza, circa un metro. Uno dei colpi esplosi con il fucile a canne mozze l'ha colpita a un braccio mentre un altro, fatale, al cuore uccidendola sul colpo.
"La famiglia è devastata dal dolore, un dolore che vive con dignità, e ha piena fiducia nel lavoro degli inquirenti che stanno svolgendo le indagini". Così all'Adnkronos l'avvocato Carlo Testa Piccolomini, che insieme alla collega Mascia Cerino, assiste la famiglia di Manuela Petrangeli. "Indagini che dovranno ricostruire una vicenda che ha del pregresso", dice il penalista.