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Morbillo, casi nel mondo quasi raddoppiati: 321mila nel 2023

Nei primi 4 mesi 2024 già 94mila contagi, la metà nella regione europea dell'Oms

Logo Oms (Afp)
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27 aprile 2024 | 16.38
LETTURA: 2 minuti

Nel mondo sono in corso diverse epidemie di morbillo e alcuni focolai sono in aumento. I microbiologi clinici e gli infettivologi europei, e non solo, sono riuniti a Barcellona per l'Escmid Global, il congresso di riferimento per le malattie infettive che si è aperto ieri. Gli esperti mettono in guardia contro la recrudescenza del morbillo: "Ad oggi il totale di casi a livello mondiale è di 321.582 contagi nel 2023, quasi il doppio (88%) rispetto ai 171.153 del 2022. Fino ad aprile 2024 sono già 94.481 i casi registrati, quasi la metà (45%) sono nella regione europea dell'Oms". Yemen, Azerbaigian e Kirghizistan sono i Paesi con la più alta incidenza di morbillo nel mondo. "Il numero di Paesi colpiti da epidemie di morbillo, grandi o dirompenti - ovvero con 20 casi per milione di abitanti per 12 mesi continuativi - è triplicato passando da 17 a 51", segnalano gli esperti.

Secondo Patrick O’Connor, esperto dell'Oms e relatore all'Escmid Global, "nell’ultimo decennio ci sono stati progressi significativi verso l’eliminazione del morbillo e della rosolia. Le Commissioni regionali di verifica per l’eliminazione del morbillo e della rosolia (Rvc) di tutte le regioni dell’Oms esamineranno i rapporti nazionali sul morbillo e sulla rosolia nel 2023 nel 2024. La Commissione della regione europea dell'Oms si riunirà dal 10 al 12 settembre 2024 e fornirà una valutazione sui 53 Stati membri nella regione europea. Le grandi epidemie e le trasmissioni di morbillo rappresentano sempre una preoccupazione e possono rendere difficile il raggiungimento e il mantenimento dell’eliminazione". Sebbene nella Regione europea la copertura per la prima e la seconda dose dei vaccini contro il morbillo e rosolia sia stata relativamente elevata, O'Connor evidenzia che "il virus del morbillo è estremamente contagioso e qualsiasi lacuna nella copertura immunitaria rappresenta un rischio potenziale" per un'epidemia. Pertanto, "la copertura deve essere elevata ma anche uniforme ed equa", ha precisato.

"Tra il 2000 e il 2022, si stima che 57 milioni di decessi siano stati evitati a livello globale grazie alla vaccinazione contro il morbillo, di cui 1,5 milioni nella regione europea dove si è verificata una percentuale di riduzione dei decessi annuali (98%) per morbillo da 3.584 nel 2000 a 70 nel 2022", rimarcano gli esperti. The Immunization Agenda 2030, la strategia globale approvata dall’Assemblea mondiale dell'Oms per massimizzare l’impatto salvavita dei vaccini, ha l’obiettivo di prevenire 50 milioni di decessi nel periodo 2021-2030 utilizzando la vaccinazione. "Ciò non sarà possibile senza i vaccini contro il morbillo, perché - nel campo delle vaccinazioni pediatriche - eviteranno il 37% dei decessi contro 14 diversi agenti patogeni nel periodo 2021-2030. E forniranno da soli il 75% dei benefici economici dei vaccini".

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