di Silvia Mancinelli
Si è finto malato al policlinico militare del Celio, dove presta servizio come assistente di reparto, per visitare - a pagamento - i pazienti della prestigiosa clinica privata in via Flaminia dove esercita da chirurgo plastico estetico. E' stato condannato, proprio nel giorno della festa delle Forze Armate, a 9 mesi di reclusione, dal giudice Maria Teresa Cialoni, un tenente colonnello dell'Esercito, medico chirurgo leccese imputato per falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso con un collega che gli firmava i finti certificati di malattia.
La storia risale all'estate del 2016, precisamente il primo luglio, quando il direttore del policlinico militare romano Celio lo scopre nella clinica romana di Roma nord impegnato serenamente a visitare privatamente i pazienti pur essendo in malattia. L'imputato, laureato con lode e diverse volte ospite in trasmissioni televisive per parlare di bellezza ed estetica, in ospedale non c'era ma il cellulare doveva averlo spento, per non esser disturbato. Il comandante, avendo la necessità di contattare il tenente colonnello che lì prestava servizio e che si era messo in malattia con due diversi certificati dal 28 giugno al 7 luglio, il primo luglio ha così chiamato la clinica scoprendo dalla segretaria che il medico stava visitando.
Condannato anche il medico con il quale ha commesso il reato in concorso, uno specializzando del policlinico Umberto I di Roma che ha falsificato la firma di un collega al quale apparteneva anche la carta intestata.