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Green pass obbligatorio e portuali, "imprese valutino tamponi gratis": è polemica

L'indicazione del Viminale in una nota per evitare una "grave compromissione dell’operatività degli scali''. Salvini: "E gli altri milioni di lavoratori?"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
13 ottobre 2021 | 09.20
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Green pass obbligatorio sul lavoro, le imprese del settore portuale ''valutino di mettere a disposizione del personale" sprovvisto del certificato verde "test molecolari o antigenici rapidi gratuiti''. Così il Viminale in una circolare inviata ai prefetti in quanto si rischia "una grave compromissione dell’operatività degli scali''.

Nel corso di una riunione di coordinamento interministeriale convocata dalla Presidenza del Consiglio sulle attività in ambito portuale ''è stata condivisa l’esigenza di procedere, con il coinvolgimento della rete prefettizia, a un immediato monitoraggio dei dipendenti effettivamente sprovvisti della suddetta certificazione, interessando i rispettivi datori di lavoro tramite le autorità di sistema Portuale (Adsp)'', si legge nella circolare. ''Ciò al fine di disporre di un quadro valutativo sulla possibile incidenza di eventuali defezioni dovute alla mancanza di Green pass suscettibile di determinare una grave compromissione dell’operatività degli scali'', sottolinea il Viminale.

''Nel corso della riunione - si sottolinea nella circolare - in considerazione delle gravi ripercussioni economiche che potrebbero derivare dalla paventata situazione anche a carico delle stesse imprese operanti nel settore, si è raccomandato, di sollecitare le imprese'' affinché ''valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di Green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti''.

La replica dei sindacati

“Nella logica relativa alla garanzia dei servizi essenziali e per equità rispetto a tutti riteniamo si debba richiedere l’estensione della raccomandazione della circolare a tutti i settori dei trasporti dei servizi ausiliari ed accessori collegati”. A chiederlo unitariamente i segretari generali Filt Cgil, Stefano Malorgio, Fit Cisl Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi in una lettera inviata al ministero dell’Interno ed al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Sostenibili. "Abbiamo in più occasioni rappresentato al Mims - scrivono infine i tre dirigenti sindacali - le peculiarità del settore dei servizi pubblici essenziali ed in particolare di quello dei trasporti e la necessità di garantire quanto più possibile una continuità del servizio di trasporto di persone e merci che non impatti su diritti fondamentali dei cittadini utenti”.

Salvini

"Tamponi rapidi e gratuiti per i lavoratori (del porto di Trieste) senza Green Pass, per evitare problemi. Parola della Lamorgese. Ah, ma quindi si può fare! E per gli altri milioni di lavoratori invece zero? Invece delle imprese, a contribuire dovrebbe essere lo Stato. Inadeguata". Lo scrive su Facebook il leader della Lega, Matteo Salvini.

Calenda

"Sì", è un cedimento sbagliato quello dell'esecutivo con i portuali di Trieste. E' l'opinione di Carlo Calenda, leader di Azione, espressa a '24 Mattino' su Radio 24. Se "le persone che si sono vaccinate, anche con dubbi, vengono discriminate al contrario, allora questo paese perde il senso dei diritti e dei doveri", sottolinea. "Cosa farei io? Penso che la linea nazionale è molto chiara: chi non si vaccina si deve pagare il tampone perché fa una scelta contraria alla sicurezza pubblica che non può ricadere sulla stragrande maggioranza dei cittadini che invece quella scelta ha fatto".

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