Il sindaco Nardella: "La misura non interessa immobili affittati con Airbnb, affittacamere, B&b, già attivi"
Il Comune di Firenze adotterà un provvedimento per il divieto, non retroattivo, di utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi in tutta l'area Unesco del centro storico. Lo ha annunciato oggi il sindaco Dario Nardella spiegando che sarà varata una delibera di giunta per introdurre una modifica al Piano operativo comunale con l'obiettivo di sostenere la residenza nel centro storico.
"Da oggi, primo giugno, prevediamo in tutta l'area Unesco della città il divieto ad attivare nuove destinazioni d'uso residenziale per affitti turistici brevi - ha detto Nardella - La misura non interessa immobili affittati con Airbnb, affittacamere, B&b, già attivi".
"Ci rendiamo conto che è una norma ardita - ha proseguito - ma siamo consapevoli di poterla difendere giuridicamente. Se noi non proviamo a fare azioni politicamente dirompenti nessuno si dà una mossa: siamo stanchi di annunci, il problema è diventato strutturale".
Il sindaco ha poi aggiunto che "i proprietari di immobili, attualmente destinati ad affitto breve, che vorranno tornare a fare affitti di lungo periodo, avranno da parte della nostra amministrazione un incentivo: l'azzeramento dell'Imu seconda casa per tre anni".
Nardella ha deciso di presentare una propria proposta 'salva centri storici', intervenendo sugli strumenti urbanistici comunali e proponendo importanti agevolazioni fiscali di scontistica a chi torna a forme stabili di residenza, alla luce della proposta avanzata dal governo ritenuta "inefficace" perché "non permette alle amministrazioni comunali di agire sul problema del sovraffollamento turistico e degli appartamenti dei centri storici dedicati in gran parte agli affitti turistici brevi".