E' accaduto a Budoni, in provincia di Nuoro
di Silvia Mancinelli
Fermati per esser sottoposti all’alcol test, hanno reagito picchiando violentemente i due poliziotti e mandandoli in ospedale con prognosi ognuno di 30 giorni. Non hanno desistito nemmeno quando uno degli agenti ha esploso due colpi di pistola in aria. Due ragazzi e una ragazza, fratelli di Sassari, sono stati arrestati questa notte, protagonisti di una scena da film andato in onda in via Gramsci, a Budoni (provincia di Nuoro).
Sono le 2,45 quando la volante della Polizia Stradale di Siniscola, impegnata in un servizio di prevenzione delle stragi del sabato sera, ferma la Saab con a bordo i tre. Il conducente, S.A., 32 anni compiuti al momento del fermo e già noto per lesioni personali, da un primo accertamento risulta positivo. Gli viene quindi chiesto di soffiare anche sull’etilometro, ed è a quel punto che non riuscendoci, invece di restituire lo strumento al poliziotto, lo colpisce con un pugno.
La sorella, E.M.F.O., 28 anni nota per lesioni e furto, che nel frattempo era stata fatta sedere nel sedile posteriore della volante, nonostante le manette dietro la schiena, sfonda a calci il finestrino riuscendo a uscire e a sorprendere alle spalle l’agente che a quel punto fa fuoco in aria per due volte con la pistola d’ordinanza. Ma non è finita, perché il collega, corso a chiamare rinforzi, viene aggredito con un pugno dall’altro fratello, G.O. 19 anni incensurato, rimasto fino a quel momento nella volante. Ammanettati con l’aiuto di un’altra pattuglia della Polizia Stradale del distaccamento di Bitti arrivata sul posto insieme ai colleghi del commissariato di Siniscola, i tre sono stati arrestati per violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali.
Due ambulanze hanno portato all’ospedale di Olbia i due agenti aggrediti, dimessi con 30 giorni di prognosi ognuno per un trauma cranico facciale con frattura scomposta delle ossa e del setto nasale e per contusioni multiple. Medicata anche la ragazza, dimessa con una lieve prognosi per le escoriazioni procuratesi rompendo il vetro della volante. Nell’auto sulla quale viaggiavano i tre sono stati trovati una catena lunga un metro e due grossi sassi, in corso le perquisizioni domiciliari.