Il ministro della Salute: "Auspichiamo già domani rassicurazioni dall'Ema"
Lo stop momentaneo al vaccino AstraZeneca è "arrivato dopo casi trombosi di giovani vaccinati in Germania", "auspichiamo già domani rassicurazioni dall'Ema", ma intanto in Italia "la campagna di vaccinazione va avanti e avrà un'accelerazione con l'arrivo di 50 milioni di dosi nel secondo trimestre". Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento alle Commissione riunite Affari sociali di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero e sulla situazione della pandemia di Covid-19. "Quanto avvenuto nei Paesi Ue non incrina la fiducia nell'arma fondamentale per contrastare il Covid", ha aggiunto, spiegando che "il Governo italiano ha la massima fiducia in Ema e Aifa, pretendiamo massimo livello di sicurezza e continueremo con la massima attenzione a monitorare sugli eventi avversi. La sospensione temporanea e precauzionale delle somministrazioni di AstraZeneca è frutto di un confronto tra le agenzie regolatorie nazionali e poi dei ministri della Salute".
Quanto alla campagna vaccinale, "nelle prossime ore stiamo lavorando a due interventi normativi: uno per favorire l'impegno di farmacie e di infermieri nella campagna di vaccinazioni per favorirne così l'accelerazione".
Parlando della situazione in Italia, Speranza ammette che "non è semplice e questo per le varianti: quella inglese si trasmette più velocemente del 35-40% e ha toccato il 54% della totalità dei casi. Sono presenti anche la variante sudafricana, soprattutto nell'area di Bolzano, e quella brasiliana soprattutto nel Centro Italia". "Con il criterio di 250 casi per 100mila per l'ingresso in zona rossa speriamo di piegare la curva - ha osservato il ministro - Quindi una situazione non semplice che richiede la massima cautela con l'impegno di tutte le istituzioni".
Tuttavia, "la situazione attuale non è paragonabile a quella del 2020. Allora non avevamo a disposizione la larghissima parte di strumenti che abbiamo oggi, a cominciare dalla capacità di testing, ma soprattutto i vaccini che sono il vero fatto nuovo. Ne abbiamo quattro a disposizione e molte dosi sono in arrivo: oggi possiamo avere una ragionata fiducia", ha ribadito Speranza.
STOP ASTRAZENECA
Speranza ricostruisce quindi gli eventi che hanno portato allo stop temporaneo e precauzionale di AstraZeneca, spiegando che "la sospensione, avvenuta il 15 marzo in Italia, in Germania, in Francia, in Spagna e poi a seguire in numerosi ulteriori Paesi europei è stata il frutto di un confronto prima tra le Agenzie regolatorie e poi tra i ministri della Salute in costante raccordo con i capi dell'esecutivo". "Il prestigioso Paul Ehrlich Institut - riferisce Speranza - ha segnalato in Germania sette casi di trombosi che si sono verificati tra i 4 e i 16 giorni successivi alla somministrazione del vaccino in pazienti giovani, tra i 20 e i 50 anni, tra i quali forme molto rare di trombosi cerebrale dei seni venosi in concomitanza con piastrinopenia e sanguinamento. Queste evidenze hanno indotto gli esperti tedeschi a suggerire di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca".
"Nelle stesse ore in molti altri Paesi europei erano avvenute sospensioni delle somministrazioni di tutte le dosi di AstraZeneca, penso ad esempio alla Danimarca, all'Irlanda, alla Norvegia, o solo di alcuni lotti: il primo Paese europeo è stato l'Austria il 9 marzo. In Italia - prosegue - prima la Procura di Siracusa e poi quella di Biella avevano sospeso prima il lotto Abv2856 e poi il lotto Abv5811. Alla luce di queste considerazioni e della concatenazione di eventi i principali Paesi europei, in accordo tra loro - rimarca il ministro - hanno valutato in via del tutto cautelare e precauzionale di sospendere la somministrazione di AstraZeneca e di chiedere all'Ema un chiarimento su tutti gli ultimi dati emersi dalla farmacosorveglianza in Germania e non solo".
JOHNSON & JOHNSON
"Abbiamo, com'è noto, ormai quattro vaccini" contro Covid-19 "che sono stati approvati dalle agenzie regolatorie: tre sono già disponibili, su Johnson & Johnson l'aspettativa è che già dopo la dopo la metà di aprile possano arrivare in Europa le prime dosi. E questo ci mette in una condizione oggettivamente diversa", ha evidenziato Speranza. "Siamo in situazione non semplice, da gestire con la massima serietà, con la massima attenzione e con rigore - ricorda - Ma dall'altra parte abbiamo una ragionata fiducia perché gli strumenti che abbiamo a disposizione ci mettono nelle condizioni di poter lavorare per un'accelerazione di questa campagna di vaccinazione e puntare a una soluzione che possa essere strutturale" della crisi Covid-19.