Il commissario straordinario: "Contro pandemia non vaccinati". E aggiunge: "Probabile vaccino anche a fascia 5-11 anni"
Bisogna accelerare sulla terza dose di vaccino Covid contro la cosiddetta 'pandemia dei non vaccinati'. A scriverlo è il commissario all'emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo in una circolare che reca 'Indicazioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale. "Quanto sta avvenendo in altri Paesi europei con la c.d. 'pandemia dei non vaccinati' indica "con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi, nonché di proseguire con il completamento dei cicli vaccinali primari" sottolinea Figliuolo. Per questo, chiede a Regioni e P.A. di "rinforzare l’opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione anti SARS CoV-2/COVID-19, anche in relazione alla possibilità di programmarne la somministrazione in concomitanza con la vaccinazione antinfluenzale; garantire la possibilità aggiuntiva di accedere alla vaccinazione direttamente presso gli hub vaccinali senza prenotazione, accanto alle procedure consuete; ricorrere in modo sistematico alla 'chiamata attiva', procedendo alla prenotazione dei soggetti interessati alla dose 'booster' anche attraverso la rete della medicina del territorio, con il più ampio coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei farmacisti". Inoltre, si legge nella circolare del commissario, "le stesse Regioni/PA agiranno analogamente in caso di futuro ampliamento dei gruppi target destinatari del ciclo vaccinale primario (popolazione pediatrica nella fascia 5÷11 anni) o della dose “booster” (ad esempio classi di età inferiori a 60 anni)".
''Noi in Italia abbiamo sempre due fenomeni: da una parte ci sono quelli che sono scettici o esitanti e dall'altra quelli che urlano 'a me, a me il vaccino'. Dunque noi dobbiamo procedere con ordine, lo abbiamo visto nei cicli primari. L'obiettivo è portarci verso il 90%''.
''Noi siamo pronti per le terze dosi: ci sono le dosi e c'è chiarezza di idee'' adesso dobbiamo ''imprimere un bel ritmo a queste somministrazioni'' e alle Regioni ho chiesto di fare uno sforzo con la chiamata attiva agli immuno-compromessi e ai fragili''. ''Siamo ai primissimi posti in Europa per vaccini e questo fa sì che nonostante ci sia un aumento dei contagi non ci sia troppa pressione sugli ospedali, in modo tale da poter far sì che il resto della popolazione possa essere curato anche per le altre patologie'', ha sottolineato Figliuolo. ''In questo momento noi abbiamo organizzazione e le dosi, quindi ho chiesto alle Regioni di fare uno sforzo con la chiamata attiva per le classi di età che sono oggetto di questa terza dose, per gli immunocompromessi e poi per le persone più fragili, quindi dei più anziani ma anche dei sanitari e di personale e ospiti delle Rsa'', ha spiegato Figliuolo. ''Adesso siamo arrivati alla linea degli over 60, poi vedremo per il futuro'', ha aggiunto.
"Le evidenze scientifiche sull’andamento dei contagi in funzione del tempo intercorso dalla vaccinazione/guarigione, il probabile futuro allargamento dell’offerta vaccinale alla platea 5-11 anni e, soprattutto, l’incremento dei casi positivi in concomitanza dell’inizio della stagione delle grandi malattie respiratorie, suggeriscono l’opportunità di calendarizzare la somministrazione delle terze dosi rispettando senza indugio le tempistiche indicate dalle Autorità sanitarie, ovvero a partire dal 181° giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario".
"Una pianificazione in tal senso della somministrazione delle dosi 'booster' - aggiunge Figliuolo - risponderebbe anche alle necessità di assicurare uno sviluppo della campagna vaccinale omogeneo su tutto il territorio nazionale; programmare con precisione gli approvvigionamenti dei farmaci, dei presìdi e dei materiali sanitari necessari all’effettuazione delle vaccinazioni; consentire l’eventuale somministrazione concomitante del vaccino anti-influenzale nei confronti delle categorie di soggetti per le quali tale vaccinazione stagionale è raccomandata; gestire la macchina organizzativa ancora in campo, tenendo conto della razionalizzazione degli hub tuttora in corso".
Nonostante ritenga "probabile" l'allargamento del vaccino anche alla fascia di età 5-11 e non escluda l'ampliamento dei target per le dosi booster, Figliuolo nella circolare spiega come "al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (ad es. comparto scolastico, sicurezza/difesa, etc.), salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti Autorità sanitarie". In ogni caso, è l'indicazione del commissario, le Regioni agiranno secondo le prescrizioni della circolare "in caso di futuro ampliamento dei gruppi target destinatari del ciclo vaccinale primario (popolazione pediatrica nella fascia 5÷11 anni) o della dose “booster” (ad esempio classi di età inferiori a 60 anni)".
Per la prosecuzione della campagna vaccinale ‘’noi ci baseremo sugli hub, che peraltro stiamo razionalizzando, perché non avremo più quegli afflussi di luglio con oltre 530mila dosi al giorno di media ma siamo in grado anche con un 30% in meno di hub di poter supportare tutte quelle che sono le somministrazioni da fare. Ma soprattutto poi ci sarà l'implementazione dell'altra linea operativa che è quella prevista dal piano che è la capillarizzazione. Questa prossimità che si realizza anche con le farmacie''.