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Casamonica, sgomberate villette a Roma

Gli immobili confiscati ora saranno alloggi per carabinieri

(Foto Adnkronos)
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22 ottobre 2021 | 08.57
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Statue, affreschi, mosaici, controsoffitti con stucchi di ispirazione classica, pavimenti decorati con inserti e il bassorilievo d'orato di una biga trainata da cavalli, che richiama l'antica Roma, incastonato sopra al caminetto (Foto). In perfetto stile Casamonica, Villa Sonia, il complesso residenziale di via Caldopiano , nella zona di Centroni a Roma, sgomberato questa mattina dai carabinieri, si estende su una superficie di 3mila metri quadrati ed è composto da una villa bifamiliare con piscina e da due ville unifamiliari, tutte collegate tra loro. Beni, che erano già stati confiscati con una sentenza della Corte di Appello di Roma il 16 dicembre 2015, a Gelsomina Di Silvio, ex convivente di Ferruccio Casamonica, e dei suoi tre figli Raffaele, Christian e Katiuscia Casamonica, che ora diventeranno alloggi per i carabinieri in servizio nella Capitale.

Gelsomina Di Silvio, detta Silvana, è detenuta dal 21 novembre 2018 per un cumulo pene di 5 anni, 11 mesi e 6 giorni di reclusione per simulazione di reato, circonvenzione di incapace, usura e furto. Inoltre, destinataria di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 9 aprile 2019 nell’ambito dell’indagine 'Gramigna' dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, è stata condannata a 11 anni, un mese e 10 giorni in I grado, il 20 settembre scorso, per estorsione aggravata dal metodo mafioso e usura.

Questa mattina gli oltre 50 militari del comando provinciale di Roma, che hanno preso parte all'operazione, hanno trovato nelle unità abitative due famiglie. Sul posto anche gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale che hanno attivato i servizi sociali per alcuni degli occupanti sine titulo. ''In una villa sono stati trovati marito e moglie mentre, in un'altra abitavano una coppia con due figli - spiega il comandante dei carabinieri del Gruppo di Frascati, Alberto Raucci - Stiamo sentendo le persone che erano all'interno delle abitazioni per poter poi svolgere ulteriori attività. A me risulta che una delle figlie di Casamonica fosse qui fino a qualche mese fa''.

''Per quanto riguarda il valore della confisca è importante distinguere due aspetti: da un lato il valore economico, certamente importante perché parliamo di quattro unità immobiliari il cui valore si aggira all'incirca su quattro milioni di euro - aggiunge Raucci - dall'altro il valore che hanno questo tipo di attività: il fatto che lo Stato riesca prima a colpire con misure cautelari personali e con provvedimenti, anche con sentenze, determinati soggetti e poi riesca anche a impossessarsi dei loro beni e destinarli all'interesse della collettività. Al momento è stata già definita la destinazione di queste villette ad alloggi di servizio per l'Arma dei carabinieri''.

Le villette sono state in alcuni casi vandalizzate, un gesto, che sottolinea Raucci, ''già qualche mese fa hanno posto in essere i Casamonica''. ''Può capitare che soggetti a cui vengono sequestrati beni prima che vengano confiscati compiano azioni simili - conclude - E' come a voler lanciare un segnale a chi prenderà possesso del bene''.

"Questa operazione testimonia ancora una volta l'importanza della sinergia tra le amministrazioni che è in grado di garantire la conservazione dei beni confiscati e il loro immediato utilizzo, realizzando incisive azioni nelle periferie a tutela della legalità", sottolineano in una dichiarazione congiunta il direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Bruno Corda, e il prefetto di Roma Matteo Piantedosi.

L'assegnazione all'Arma dei Carabinieri, secondo quanto sottolineano la prefettura di Roma e l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, assume un alto valore poiché garantisce l'utilizzo del bene per finalità istituzionali e al contempo, nell'elevare lo stesso a presidio di legalità sul territorio, riafferma con forza la presenza dello Stato nei luoghi sottratti alla criminalità organizzata.

“Grande soddisfazione per l’operazione è stata espressa dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. “La liberazione di questi immobili - sottolinea Lamorgese - riafferma la presenza dello Stato in luoghi con una forte influenza criminale ed è particolarmente significativo che gli stessi siano contestualmente assegnati all’Arma dei Carabinieri, consentendo così di rafforzare i presidi di legalità sul territorio”.

(di Giorgia Sodaro)

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