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Bimba scomparsa a Firenze, i genitori interrogati in Procura

I verbali sono stati secretati. Investigatori sequestrano effetti della piccola, anche spazzolino. Legale della mamma rinuncia all'incarico per "interferenze esterne"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)
15 giugno 2023 | 10.44
LETTURA: 3 minuti

Sono terminati, dopo circa tre ore, gli interrogatori alla Procura di Firenze dei genitori di Kataleya Mia Alvarez Chicllo, chiamata Kata da familiari e parenti, la bambina di 5 anni scomparsa da sabato a Firenze, mentre giocava nel cortile dell’ex hotel Astor occupato, dove vive con la sua famiglia. Il sostituto procuratore Christine Von Borries, titolare dell'inchiesta che ipotizza il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, ha convocato e ascoltato il padre, Miguel Angel Montero Chicllo, e la madre Katherine Alvarez, come persone informate.

I verbali, secondo quanto si apprende da fonti investigative, sono stati secretati. Altri testimoni tra gli occupanti dell’ex albergo sarebbero stati sentiti dai carabinieri e dai magistrati.

I genitori della bambina hanno lasciato l'ex hotel Astor dove abitavano, e sono stati riallocati in una struttura di accoglienza, a cura dei servizi sociali del Comune. E' quanto fanno sapere fonti vicine agli inquirenti. Nella stessa struttura è stata trasferita anche la famiglia dello zio della piccola Kata.

Investigatori sequestrano effetti della piccola

Nell'ex hotel Astor nuovi sopralluoghi e sequestri da parte degli investigatori dell’Arma dei carabinieri. Gli inquirenti hanno acquisito su disposizione della Procura alcuni effetti personali della bambina. Tra questi, secondo quanto si è appreso, lo spazzolino da denti. L'obiettivo è quello di ricavare il suo Dna, per finalità collegate alle indagini in corso.

Legale della mamma rinuncia all'incarico

Intanto l'avvocato Daica Rometta, legale dell'Associazione Penelope, ha rinunciato all'incarico di legale della mamma della bambina. "Le reiterate interferenze esterne subite nello svolgimento di questo delicatissimo mandato mi hanno suggerito di rinunciare all’incarico professionale tant’è che già nel primo pomeriggio ho invitato la mamma a nominare altro difensore", ha spiegato Rometta.

L'appello dei genitori

"Non vogliamo sapere perché l'avete presa, ma per favore lasciatela andare, fatela tornare a casa". E' l'appello, lanciato attraverso il programma 'Chi l'ha visto?' di Rai 3, dai genitori della bambina.

"Non ho problemi con nessuno, qualcuno l'ha presa ma non capisco perché fare una cosa del genere. Aiutateci a ritrovarla", ha detto il padre della piccola Kata, che da ieri è stato scarcerato dopo essere finito nel penitenziario fiorentino di Sollicciano per scontare una pena per un furto di un portafoglio e per indebito utilizzo di carte di credito. "Hanno rapito mia figlia, è stato pianificato tutto. Sanno cosa hanno fatto, loro", ha aggiunto il padre, anche se poi ha escluso la vendetta o una punizione per la sua famiglia.

Le indagini dei carabinieri sembrano aver imboccato una corsia preferenziale: è quella della faida interna all'ex hotel occupato, con il racket degli affitti con tanto di prezzario (1.200 euro per una stanza con bagno, 800 per una senza) che vedrebbe contrapposti tre clan. Quella del racket non è comunque l'unica pista battuta. Il fratellino di Kata ha parlato di un uomo con i palloncini che avrebbe gironzolato sabato intorno all'hotel. L’ipotesi legata alla pedofilia non viene scartata a priori.

L'ultimo video di Kata

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