L'anarchico, in sciopero della fame da quattro mesi, era ricoverato al San Paolo di Milano. Il legale: "Da ora assumerà solo acqua e sale"
Alfredo Cospito è stato ritrasferito nel carcere di Opera, presso il Servizio di assistenza integrata. Lo si apprende da fonti della difesa. L’anarchico, in sciopero della fame da quattro mesi per protestare contro il 41 bis, era ricoverato da alcuni giorni nell’ospedale San Paolo di Milano a causa delle sue condizioni di salute. Cospito è stato riportato nel Sai, servizio di assistenza integrata, dell’istituto penitenziario, dove continuerà ad essere assicurata la massima attenzione alle sue condizioni di salute. E' quanto si apprende da fonti di via Arenula.
"Saluti a tutti da Alfredo. Questa mattina inaspettatamente lo hanno riportato al centro clinico di Opera. Differenza rilevante è che a Opera non ha più l'attrezzo che gli monitora il cuore costantemente. Al momento assume solo acqua e sale; questa mattina ha preso un po' di zucchero ed ha deciso poi si non prenderlo più; da venerdì non ha più preso nemmeno orzo", ha riferito uno dei legali che ha incontrato oggi l’anarchico nel carcere milanese. "Dicono che ha preso un po' di peso - aggiunge il penalista che difende Cospito insieme con il difensore Flavio Rossi Albertini - sarà lo zucchero, dice lui o il fatto che lo pesano vestito - con diversi maglioni - e con le scarpe. Dice che si sente un pochino più stanco fisicamente dopo l'interruzione del potassio di venerdì. Il morale pare alto".
"L’attenzione e l’impegno di tutto il personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e, segnatamente, della Direzione generale dei detenuti e del trattamento non mancano nei confronti di nessuno. Lo dimostra la cura con cui è stato monitorato lo stato di salute di Alfredo Cospito, così come lo è quello di tutti gli altri detenuti. Il miglioramento delle condizioni dell’anarchico ha consentito il suo trasferimento nel carcere di Opera, dove sarà accuratamente seguito. Il regime del 41 bis non ha finalità inutilmente afflittive e lo Stato non fa passi indietro davanti ai violenti". Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari.