Il presidente dell'associazione, Aldo Alberto, adeguamento prezzi dovuto ad aumento costi produzione e materie prime
"Il mercato del fiore reciso sta avendo buone performance, con crisantemi e anche ciclamini su tutti, mentre il fiore in vaso sta andando più a rilento tanto che in alcune aree stiamo avendo qualche rimanenza anche se nulla di esagerato. E su questo trend delle piante credo stia influendo il sempre minore spazio all'interno dei cimiteri che porta quindi a non puntare sulla pianta ma sul reciso". Così, con Adnkronos/Labitalia, Aldo Alberto, presidente dell'Associazione florovivaisti italiani, fa il punto, in occasione della ricorrenza dei defunti, sull'andamento delle vendite dei fiori.
E sull'andamento dei prezzi Alberto è chiaro. "Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: stiamo avendo -spiega Alberto- un aumento dei costi delle materie prime per il settore dei fiori che oscilla dal 10 al 30%. E adesso sta aumentando ancora il prezzo del gasolio. E per questo stiamo assistendo a un adeguamento dei prezzi di listino dei fiori, per quelli in vaso del 10-15%, che però non serviranno comunque a recuperare il margine perso con l'aumento dei costi di produzione".
Una nota positiva arriva dalla maturità del mercato. "Da quanto stiamo riscontrando -spiega- il mercato nero dei fiori è molto più residuale rispetto al passato, anche grazie alla fatturazione elettronica. E questo per noi è un bene, perché la concorrenza sleale colpisce in particolare chi opera in modo corretto".
Secondo Alberto, "non abbiamo modo di dare percentuali, e poi la situazione cambia da zona a zona del Paese". "Ma, ribadisco, noi siamo contenti, anzi vorremmo che il mercato nero scomparisse completamente perchè con esso ci sono abbassamenti di prezzo che un'azienda che opera in modo corretto, fatturando, non può sostenere".
"I crisantemi per tradizione sono i fiori più richiesti in questo periodo ma stanno andando bene anche i ciclamini che a differenza dei primi danno anche un po' po più di allegria", conclude.