Affiancherà il segretario generale Paolo Pirani fino al congresso a Bari dal 5 al 7 ottobre
Daniela Piras è stata eletta segretaria generale aggiunta della Uiltec, all'unanimità, dal consiglio nazionale del sindacato dei lavoratori del tessile, dell'energia e della chimica, tenutosi oggi a Bologna. "Ci siamo confrontati sulle tante urgenze per il Paese, oggi, ai lavori del Consiglio nazionale della Uiltec che ha impostato il percorso di rinnovamento della categoria eleggendo Daniela Piras, segretaria generale aggiunta", ha commentato il segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri, che ha partecipato ai lavori.
Daniela Piras è diventata quindi il numero due dell'organizzazione sindacale che terrà il proprio congresso a Bari dal 5 al 7 ottobre di quest'anno. Lei, classe 1977, nata ad Iglesias, diploma di perito industriale, prima funzionaria e poi segretaria nazionale della categoria guidata dal 2013 da Paolo Pirani, che le ha assegnato le deleghe del comparto moda, composto da tessile e abbigliamento, calzature, pelli e cuoio, occhialeria; dei settori della concia; quelli del vetro, lampade, ceramica; gomma plastica. Praticamente, gran parte del manifatturiero italiano.
"E' una grande emozione -spiega Piras ad Adnkronos/Labitalia- far parte del percorso di rinnovamento del nostro sindacato aperto oggi dal segretario Pirani, che affiancherò in questa fase di transizione fino al congresso che concretizzerà poi questo percorso di cambiamento. E' un percorso che interessa un grande sindacato, alle prese con le tante questioni aperte della nostra industria, a partire dalla transizione ecologica. Non farò mancare passione e senso di responsabilità per il ruolo assegnatomi", sottolinea la sindacalista.
Per Piras la strada per Roma si è aperta dopo un lungo cammino iniziato dalla provincia sarda del Sulcis Inglesiente, la più povera d'Itslia secondo le statistiche nazionali. All’età di vent’anni, dopo un po' di studi universitari e lavori di ogni genere è entrata a lavorare in una fabbrica che produceva estrusi in alluminio direttamente legata al gruppo Alcoa. Da delegata sindacale si occupo' proprio della procedura fallimentare del medesimo sito ch'era stato ceduto ad un altro gruppo industriale, partecipando attivamente al presidio permanente che venne tenuto per più di sei mesi davanti ai cancelli della fabbrica. Era l’estate del 2014.
In quei giorni entrò a far parte della struttura della Uilm territoriale del Sulcis Iglesiente. In pochi anni, durante i quali ebbe a che fare con tante vertenze del territorio, divenne prima segretario organizzativo, poi segretario generale dell’intera struttura sindacale dei metalmeccanici a livello provinciale. Ha lottato per anni con l'obiettivo di salvaguardare il distretto industriale di Portovesme soffocato da una crisi feroce: blocchi stradali, interruzioni dei collegamenti ferroviari, manifestazioni in porti, aeroporti, luoghi istituzionali, fino a rimanere ferita anche da una carica della Polizia celere. L'esperienza di lotta che la resa celebre è stata l’occupazione della torre della pece all’interno dello stabilimento Alcoa insieme ai due colleghi di Cgil e Cisl.
Una protesta durata cinque giorni nel marzo del 2015. Scesa da quella torre ha preso la strada per Roma che l'ha condotta sette anni dopo in cima al vertice della Uiltec. Tutti gli intervenuti al Consiglio nazionale della Uiltec, da Bombardieri a Pirani, hanno convenuto che non si è trattato di una nomina condizionata dalla parità di genere, ma dalle competenze specifiche conseguite sul campo e la sua storia parla da sola.