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Ucraina, Xi al telefono con Zelensky: nessuno vince una guerra nucleare

Il presidente ucraino: "Colloquio lungo e significativo". La reazione di Mosca: "Kiev rifiuta ogni iniziativa sensata". Casa Bianca: "Cina mediatore? Dipende da Zelensky". Pechino manda un inviato in Ucraina: chi è

(Afp/Fotogramma)
(Afp/Fotogramma)
26 aprile 2023 | 14.09
LETTURA: 7 minuti

"Nessuno vince una guerra nucleare". Lo ha detto il leader cinese Xi Jinping al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta l'agenzia Xinhua dopo la telefonata tra i due durante la quale Xi ha insistito su "dialogo" e "negoziati" con la Russia. La telefonata, ha scritto l'agenzia, è stata l'occasione per i due presidenti per uno scambio di vedute sulle relazioni tra Cina e Ucraina e sulla "crisi ucraina", un conflitto che va avanti dal 24 febbraio 2022, con Pechino che non ha mai condannato l'invasione russa dell'Ucraina.

Il leader cinese, al terzo mandato, ha ripetuto la posizione del gigante asiatico sul "rispetto reciproco per sovranità e integrità territoriale" come principio alla base dei rapporti bilaterali. Xi, che con il presidente russo Vladimir Putin ha rinsaldato lo scorso anno un'intesa "senza limiti", ha anche manifestato la volontà di "sviluppare" le relazioni "coerenti e chiare" con Kiev e di "lavorare" con l'Ucraina per una "cooperazione vantaggiosa per entrambi i Paesi" a "prescindere dai cambiamenti della situazione internazionale".

La Cina è "sempre dalla parte della pace" e la sua posizione è di "promuovere la pace" tramite i colloqui, ha ribadito il leader cinese. Xi Jinping invia il Rappresentante speciale del governo per l'Eurasia in Ucraina e in altri Paesi per comunicazioni approfondite con tutte le parti su una soluzione politica della crisi in Ucraina, ha reso poi noto la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying. Xi aveva annunciato l'iniziativa di mediazione di Pechino nel suo colloquio telefonico con Zelensky, ha scritto l'agenzia Xinhua.

"Ho avuto un colloquio telefonico lungo e significativo con il presidente cinese Xi Jinping", ha scritto su Twitter il presidente ucraino. "Credo - ha aggiunto - che questa telefonata, così come la nomina dell'ambasciatore dell'Ucraina in Cina, darà un forte impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali".

Con Xi Jinping "abbiamo parlato un'ora per una pace giusta e duratura in Ucraina", ha poi detto il presidente ucraino. "Durante la conversazione durata un'ora, abbiamo discusso un'ampio spettro di questioni topiche bilaterali. Particolare attenzione è stata dedicata a potenziali modi di cooperazione per raggiungere una pace giusta e sostenibile per l'Ucraina", ha detto Zelensky, secondo quanto riferisce il suo ufficio su Telegram. "Nessuno vuole la pace più del popolo ucraino. Siamo sulla nostra terra e combattiamo per il nostro futuro, esercitando il nostro inalienabile diritto all'auto difesa. La pace deve essere giusta e sostenibile, basata sui principi del diritto internazionale e il rispetto della Carta dell'Onu", ha aggiunto Zelensky.

Prima della guerra, la Cina era il primo partner commerciale dell'Ucraina, ha ricordato Zelensky, aggiungendo che nella telefonata si è parlato di come rafforzare la partnership bilaterale.

PECHINO MANDA INVIATO A KIEV - Un passato a Mosca. E' quello che spicca nel profilo di Li Hui, che per dieci anni è stato ambasciatore cinese in Russia. La Cina ha annunciato oggi l'invio del rappresentante speciale del governo di Pechino per l'Eurasia in Ucraina e in "altri Paesi" per colloqui con "tutte le parti" per risolvere la "crisi ucraina", oggetto dell'atteso colloquio telefonico odierno tra il leader cinese e il presidente ucraino . Li è stato ambasciatore in Russia per dieci anni, dal 2009 al 2019, sottolinea subito l'agenzia russa Tass che scrive della "nomina dell'ex ambasciatore cinese in Russia alla guida della delegazione cinese per la soluzione della crisi in Ucraina" secondo le notizie diffuse da Yu Jun, numero due del Dipartimento per l'Eurasia del ministero degli Esteri di Pechino. Nel 2019, evidenzia il Washington Post, ha ricevuto da Putin la "medaglia dell'amicizia".

LA REAZIONE DELLA RUSSIA - Dopo l'annuncio della telefonata tra Xi Jinping e Volodymyr Zelensky, Mosca loda la disponibilità di Pechino a compiere sforzi per un processo negoziale sull'Ucraina. E torna a condannare quello che definisce il rifiuto di Kiev ad ogni iniziativa.

"Notiamo la prontezza della parte cinese a compiere sforzi per stabilire il processo negoziale", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, secondo quanto riporta la Tass, sottolineando di vedere "un'ampia consonanza dei nostri approcci di principio" con le proposte del piano di pace cinese.

"Per il momento, il regime di Kiev sta dimostrando il suo rifiuto di qualsiasi iniziativa sensata volta a una soluzione politica e diplomatica della crisi ucraina", ha poi aggiunto, attaccando quelli che chiama i "burattini" di Kiev e accusandoli di subordinare ogni eventuale accordo a "richieste deliberatamente irrealistiche".

CASA BIANCA - La Casa Bianca accoglie con favore la notizia della telefonata tra Xi Jinping e Volodymyr Zelensky. A dirlo il portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale, John Kirby, sottolineando che la Casa Bianca non era stata avvisata in anticipo della telefonata, né si aspettava di essere consultata in proposito. "Noi accogliamo con favore la notizia della telefonata, pensiamo che sia una buona cosa - ha detto il portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale -, stiamo dicendo da un po' di tempo che è importante che il presidente Xi ed i funzionari cinesi possano avvalersi della prospettiva ucraina su questa invasione russa illegale e non provocata".

"Che possa portare a qualche sorta di movimento significativo per la pace, che sia piano o proposta, non credo che al momento lo possiamo sapere", ha poi aggiunto. Sulla possibilità che la Cina possa essere un mediatore di pace, Kirby ha poi ribadito che questo dipende da Zelensky, dal momento che un accordo non sarebbe "sostenibile o credibile a meno che gli ucraini e il presidente Zelensky non siano personalmente coinvolti e lo sostengano".

UE - L'Unione europea giudica positivamente che finalmente ci sia stata la telefonata e l'apertura di un canale di comunicazione. "L'importanza di tali contatti è stata discussa al summit Ue-Ucraina e in altri contatti sia con la leadership ucraina che cinese", spiegano fonti Ue precisando che Bruxelles "ha sempre incoraggiato la Cina, membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu, a condividere la responsabilità globale di difendere e confermare la Carta Onu e i principi del diritto internazionale". "Prendiamo atto dell'intenzione della Cina di inviare un inviato speciale in Ucraina (e in altri Paesi) e anche sottolineiamo quanto appena detto: aspettiamo con impazienza di avere più dettagli su questa iniziativa". "L'Ue sostiene pienamente l'iniziativa del Presidente Zelensky per una pace giusta basata sul rispetto dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Spetta all'Ucraina decidere i parametri futuri di qualsiasi potenziale negoziato", si precisa. "La telefonata si è svolta nell'anniversario del disastro di Cernobyl che sottolinea l'importanza della sicurezza nucleare. Che è stata portata all'attenzione dall'aggressione russa dell'Ucraina e dalle attività intorno alla centrale di Zaporizhzhia in particolare".

CONFERENZA SULLA RICOSTRUZIONE - Standing ovation e lunghissimo applauso per Volodymyr Zelensky, collegato in video con la conferenza bilaterale a Roma per la ricostruzione dell'Ucraina. Il presidente ucraino, emozionato alla fine del suo intervento, ha ringraziato più volte il governo e il popolo italiano per il sostegno.

"Invitiamo le vostre aziende (italiane, ndr) a costruire un futuro sicuro per tutti", ha dichiarato nel corso del suo intervento. "Non vogliamo solo ricevere aiuti, ma sviluppare nuove capacità", ha aggiunto Zelensky, dicendosi "certo" che le aziende italiane "possano contribuire a una storia di successo ucraino".

"C'è molto da fare" in Ucraina, dalla seconda guerra mondiale nessun Paese "ha mai visto una distruzione del genere" e "adesso questa guerra ci porta delle opportunità per un futuro di sviluppo", ha poi affermato.

"La nostra esperienza di difesa è una storia di successo e sarà la base della sicurezza del mondo futuro. L'Italia costruisca la nuova sicurezza del mondo insieme a noi" le parole del presidente ucraino. La Russia ha bruciato "centinaia di villaggi e paesi" in Ucraina, ma "noi siamo pronti a farli rinascere. Risaneremo queste ferite nella nostra terra".

Al termine della conferenza bilaterale c'è stato un piccolo fuori programma. Zelensky ha richiesto la parola a sorpresa e, in italiano, ha voluto "ringraziare personalmente Giorgia per le parole" pronunciate nel suo intervento "e l'Italia per il suo sostegno". "Gloria all'Italia e Slava Ukraini", ha detto il leader ucraino.

Poi, dopo che la premier lo ha invitato a venire in Italia, ha aggiunto: "Ho sentito che nel 2025 si terrà una conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina" nel nostro Paese, "spero che con la ricostruzione si comincerà prima del 2025".

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