All'Adnkronos il generale commenta il possibile ingresso nella Nato dei due Paesi
"Mi auguro che fino a che gli equilibri nell'area del nord Atlantico non si saranno ristabiliti, né la Finlandia né la Svezia né nessun altro entrino a far parte dell'Alleanza". Lo dice all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, commentando il possibile ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia.
"Questo mio auspicio è confortato da quello che stabilisce la norma per le nuove adesioni che - spiega - se interpretata nell'unico modo possibile, non lascia alcuna flessibilità per poter dare luce verde ai nuovi Paesi e, infatti, prevede che l'integrazione con nuovi Paesi 'comporti una maggiore sicurezza dell'area del nord Atlantico' ed è, quindi, molto arduo, se non impossibile, dimostrare che l'ingresso di Svezia e Finlandia oggi non comporti esattamente il contrario. Mi auguro che questo concetto sia il concetto fondante quando ci sarà la discussione parlamentare, sempre ammesso che ci si arrivi".
E sulla preparazione militare dei due Paesi, in caso di aggressione russa, dice: "Ambedue hanno stipulato un trattato con la Gran Bretagna e nello stesso tempo hanno delle forze armate ben strutturate. Ma non credo che la Russia, debilitata e scarsamente capace dal punto di vista militare, possa aggredire nessun Paese di quelle dimensioni nei prossimi decenni. Non si pone il problema". "Ci sono dei segnali coerenti l'uno con l'altro - conclude il generale in relazione alla possibilità di uno spiraglio di pace - la Cina che ha stimolato l'Europa a intervenire e promuovere una tregua, la Francia che ha parlato della necessità di non umiliare Putin, Biden che per la prima volta (credo grazie a Draghi) ha usato parole magiche come tregua e negoziato, fino ad allora assenti dal suo vocabolario, e poi i colloqui tra i due ministri della Difesa russo e americano e tra i generali. In controtendenza, dunque, sarebbe l'ingresso di altri Paesi nella Nato".