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Ucraina, Nato: "Più armi pesanti a Kiev nel prossimo futuro"

Stoltenberg: "I recenti impegni per equipaggiamento bellico pesante sono importanti e mi aspetto che ne arrivino altri"

(Afp)
(Afp)
15 gennaio 2023 | 16.59
LETTURA: 3 minuti

Più armi pesanti dall'Occidente all'Ucraina nel prossimo futuro. Lo assicura il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in un'intervista a un giornale tedesco in vista della riunione del 20 gennaio nella base di Ramstein dei ministri della Difesa del Gruppo di contatto per l'Ucraina. "I recenti impegni per equipaggiamento bellico pesante sono importanti e mi aspetto che ne arrivino altri nel prossimo futuro", ha dichiarato Stoltenberg al quotidiano Handelsblatt.

"Siamo in una fase decisiva della guerra. Stiamo vivendo combattimenti feroci. Pertanto, è importante fornire all'Ucraina le armi di cui ha bisogno per vincere e per continuare ad essere una nazione indipendente", ha detto ancora il numero uno dell'Alleanza, in riferimento alla decisione del Regno Unito di inviare carri armati da combattimento Challenger 2 e al dibattito in Germania per l'invio dei Leopard 2.

Stoltenberg è poi tornato a chiedere di non sottovalutare la Russia nella guerra in Ucraina: "Ciò che manca loro in termini di morale e addestramento, i russi stanno cercando di compensarlo con la massa. E hanno dimostrato di essere pronti a subire pesanti perdite per raggiungere i loro obiettivi".

ZELENSKY - "Il terrore russo può essere fermato", ma servono "quelle armi che sono nei magazzini dei nostri partner e che i nostri soldati stanno aspettando" ha dichiarato ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un passaggio di un post su Telegram incentrato sul raid russo a Dnipro. "Tutto il mondo sa cosa e come può fermare chi semina morte", ha sottolineato Zelensky.

DNIPRO - Continua intanto a salire il bilancio delle vittime provocate da un missile russo caduto su un condominio di nove piani a Dnipro. Secondo quanto scritto su Telegram dal presidente dell'amministrazione regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, i morti sono 29, mentre circa 550 soccorritori continuano a lavorare per trovare eventuali sopravvissuti. I feriti sono 73, di cui 12 gravi.

Il condominio di Dnipro è stato colpito "senza dubbio" da un potente missile russo Kh-22, afferma oggi il Comando dell'Aeronautica delle forza armate ucraine, precisando che Kiev non possiede le capacità di difesa per abbattere questo tipo di missili.

"I radar hanno identificato il sito di lancio, l'altitudine e la velocità, non c'è dubbio che si sia trattato di un missile Kh-22 - si legge in una nota pubblicata su Facebook - le forze armate ucraine non hanno la capacità di difesa per abbattere questo tipo di missili. Dall'inizio dell'aggressione russa, oltre 210 missili di questo tipo sono stati lanciati contro il nostro territorio, nessuno dei quali è stato abbattuto dai nostri sistemi di difesa aerea".

Il portavoce dell'Aeronautica ucraina, Yurii Ihnat, ha precisato che un "totale di cinque missili di questo tipo sono stati esplosi" ed è stata colpita "una zona densamente popolata con civili, donne, bambini, non c'è spiegazione e giustificazione per questo atto terroristico".

Originariamente designato come missile anti-nave, il Kh-22, di fabbricazione sovietica, è un tipo di arma meno precisa dei missili più moderni, con una precisione di un raggio di appena 500 metri. E' stato sempre un missile di questo tipo che lo scorso giugno ha colpito il centro commerciale di Kremenchuk: in quell'occasione il ministro della Difesa russo disse che l'obiettivo era una struttura per la riparazione di mezzi militari, che si trovava a diverse centinaia di chilometri dal centro commerciale dove rimasero uccise almeno 18 persone.

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