L'ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica: "Invece di parlare di estensione del conflitto alla Nato bisogna fare in modo che questo conflitto termini e non vedo l'impegno di nessuno, anzi"
"Neutralità? Dissento senza riserve. E credo che prima di mettere in pratica dall'una e dall'altra parte le minacce di un'estensione del conflitto alla Nato, bisogna fare in modo che questo conflitto termini. E da questo punto di vista non vedo l'impegno di nessuno, anzi vedo tutta una serie di incendiari che fanno esattamente l'opposto". Lo ha detto all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa in merito alle parole del professor Alessandro Orsini secondo cui l'Italia dovrebbe rimanere neutrale se la Russia dovesse colpire un paese della Nato.
"Prima di tutto il nostro Paese dovrebbe fare di tutto, e non mi risulta che lo stia facendo, affinché il conflitto possa cessare. Quando dico fare di tutto significa concertare con altri Paesi europei, in particolare Francia e Germania, una posizione comune nei confronti della schiera di Paesi guerrafondai, con in testa gli Stati Uniti affinché la smettano, affinché promuovano una tregua e i negoziati, pena una turbativa nei rapporti con gli Usa".
"E se dovesse scattare l'art. 5 del trattato atlantico in base al quale si attiverà la solidarietà atlantica, allora si potrà discutere in aderenza ai concetti fondanti della Nato, che prevedono in tutto la volontarietà, e a quel punto l'Italia potrà dire se vorrà essere solidale o rimanere alla finestra - ha concluso Tricarico - E potrà farlo dopo un ampio dibattito a livello di opinione pubblica e anche istituzionale. Una decisione non semplice, che non si può prendere d'istinto".