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Ucraina, De Luca: "Zelensky un coraggioso malato di irresponsabilità"

"Difendiamo democrazia contro dittatura? E' falso"

(Fotogramma)
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22 aprile 2022 | 16.33
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"Il presidente ucraino Zelensky a me pare un coraggioso, malato però politicamente di irresponsabilità". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dedicando alla guerra in Ucraina un passaggio della sua consueta diretta Facebook del venerdì. "In questi mesi - ha aggiunto De Luca - Zelensky ha proposto due cose: copertura aerea da parte della Nato, quindi terza guerra mondiale, e blocco delle forniture energetiche, cioè messa in ginocchio dell'economia dei Paesi occidentali, e specificamente dell'Italia e della Germania. A me pare una posizione un po' esagerata". De Luca ha spiegato di aver "maturato un rilevante fastidio a seguire le vicende della guerra, anche perché continuo a registrare una valanga di follia, di conformismo che sta praticamente eliminando ogni spazio per la ragione critica. Stiamo andando a rotta di collo verso l'allargamento del conflitto militare, stiamo cominciando a parlare di uso di armi nucleari e di coinvolgimento di Paesi della Nato ormai sempre più ravvicinato con un'irresponsabilità che io considero sconvolgente".

"Negli ultimi 9 mesi l'unico elemento cambiato nella scena internazionale è che a settembre l'Ucraina ha avviato il percorso per entrare nella Nato - ha affermato il governatore - Abbiamo detto che l'Ucraina era un Paese libero, che poteva entrare quando e come voleva nella Nato. Abbiamo sostenuto che in Ucraina si sta difendendo la democrazia contro l'autocrazia e la dittatura. Questo è falso".

"In Ucraina sta avvenendo un conflitto regionale fra Ucraina e Russia - ha aggiunto De Luca - che gli Stati Uniti d'America sono riusciti a trasformare in una guerra quasi mondiale. Difendiamo la democrazia? Zelensky è stato eletto democraticamente, ma 4 anni prima di Zelensky c'era stato un altro presidente ucraino eletto democraticamente, che dopo 2 anni è stato fatto fuori con un colpo di stato con grandi movimenti di massa nel sud del Paese. Ancora oggi in Ucraina il capo dell'opposizione è ammanettato e imprigionato perché è a capo di un partito di 43 parlamentari che non la pensa come il governo ucraino. Non stiamo difendendo i principi della democrazia liberale. Se il principio che vogliamo affermare è che dobbiamo combattere tutti i regimi non democratici formalmente, allora dobbiamo interrompere i rapporti con i due terzi del mondo, perché i Paesi liberal-democratici sono una minoranza".

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