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Cos'è successo nelle Gole del Raganello

(fermo immagine da video Soccorso alpino)
(fermo immagine da video Soccorso alpino)
21 agosto 2018 | 08.35
LETTURA: 4 minuti

Almeno 10 escursionisti morti e 33 tratti in salvo. E' questo il bilancio della tragedia che si è consumata ieri sul Pollino, quando la piena del torrente Raganello a Civita di Castrovillari, in provincia di Cosenza, ha travolto alcuni escursionisti che stavano facendo canyoning, ossia attraversavano a piedi il letto del corso d'acqua. Gli escursionisti stati colti di sorpresa e trascinati da un fiume di fango. Una bambina in stato di ipotermia è stata portata all'ospedale di Cosenza.

COSA E' SUCCESSO - Due gruppi di persone, almeno 36 escursionisti, stavano partecipando a una visita guidata delle gole del Raganello e del canyon, quando sono stati sorpresi dalla violenta piena del torrente. Ieri una forte tempesta si è abbattuta sulla zona. L'acqua si è alzata e ha travolto alcuni di loro. Per molti non c'è stato nulla da fare, altri fortunatamente sono riusciti a salvarsi.

COSA SONO LE GOLE DEL RAGANELLO - Le Gole del Raganello, riserva naturale protetta del Parco Nazionale del Pollino al confine tra Calabria e Basilicata, costituiscono un scenografico canyon lungo circa 17 km, e sono tra le mete più frequentate della Calabria per chi ama fare canoying e rafting. L'area delle gole si estende dalla Sorgente della Lamia raggiungendo un'area attigua all'abitato di Civita di Castrovillari, dove sorge il caratteristico Ponte del Diavolo. Qui il corso del torrente Raganello diventa più regolare e scorre lungo una valle più aperta, che si mantiene tale fino alla foce. Il canyon del Raganello si distingue in due parti: Gole alte e Gole basse. In quelle alte la conformazione del torrente è accidentata. In quelle basse il percorso è simile per conformazione a quello superiore, ma più difficoltoso da percorrere, per via della maggiore quantità d'acqua e della presenza di punti maggiormente scoscesi.

LE GOLE SONO PERICOLOSE? - Quel percorso senza via di fuga, lungo 13 km tra le gole del Parco del Pollino, è ritenuto pericoloso dalle guide ambientali escursionistiche riconosciute che infatti non lo percorrono e non vi conducono gruppi di escursionisti. "Ogni volta che piove, l'alveo del fiume si modifica. Questo noi lo sappiamo bene e per questo non ci avventuriamo in queste gole - spiega all'AdnKronos Domenico Gioia, coordinatore delle guide ambientali escursionistiche della Calabria, che si trova a Civita per seguire le operazioni di soccorso - ai turisti le facciamo vedere dall'alto, o solo nella parte iniziale del percorso, per fargli vedere il ponte del diavolo".

In più "l'allerta meteo c'era e la prima cosa che fa una guida professionista, prima ancora di bere il caffè, è controllare il meteo e rinunciare ad escursioni che possono presentare dei pericoli", aggiunge Gioia. Le persone che sono state travolte e che sono rimaste bloccate all'interno delle gole a causa della piena del torrente Raganello, "erano 'autonome', oppure al seguito di guide non riconosciute né dal parco né dall'Aigae", sottolinea Gioia che ieri sera, appena raggiunta l'area, ha verificato, escludendolo, l'eventuale coinvolgimento di guide dell'associazione.

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