Milano, 10 mar. (Adnkronos/Ign) - Al via da mercoledì 12 marzo, alle 21 su Rai2, la seconda edizione di 'The Voice of Italy'. Raffaella Carrà, Piero Pelù, Noemi e la new entry J-Ax sono i quattro coach che si sfidano per comporre la propria squadra e scegliere i cantanti migliori su cui puntare per la vittoria finale.
La trasmissione - sempre più multi-piattaforma tra televisione, radio (previsti collegamenti con Radio2 Rai) e web - vede la presenza dei conduttori Valentina Correani (per il mondo social) e Federico Russo e prevede un totale di 14 puntate, così come annunciato da Pasquale Romano, autore e produttore dei talent show di Rai2.
LE SQUADRE - "Il programma si articolerà in 14 puntate con i nostri coach impegnati alla ricerca di talenti da strappare al proprio collega-avversario. Ogni squadra sarà composta da 16 talenti. La grande novità sono le quattro puntate di 'Battle e k.o.', dove i coach si sfideranno a strapparsi i concorrenti". E aggiunge: "Quest'anno ci saranno poi delle sorprese nel cast che hanno stupito anche i nostri coach. Ci sarà una faccia della Carrà quando vede un concorrente - prosegue Romano - che vale tutto il programma".
LE NOVITA' - Cinque saranno dedicate alle 'Blind audition' (in cui i coach di spalle dovranno scegliere esclusivamente dalla voce il proprio talento), due puntate 'Battle e k.o.' (con l'eliminazione dei cantanti), altre due dedicate allo 'Steal' (in cui ogni coach potrà provare a 'rubare' un cantante appartenente a un'altra squadra) e, infine, cinque puntate 'Live' che partiranno a maggio per concludersi a giugno. In palio per chi vince un contratto discografico con Universal.
RAFFAELLA CARRA' - "Vi dico come siamo noi quattro quest'anno. Noemi è diventata severissima, J-Ax sarà una grande sorpesa perché si emoziona e si commuove, mentre Piero quest'anno salta e non sta mai fermo. Se c'è minimo accordo che sa di rock salta per aria. C'è una esplosività in giro che fa veramente paura". Lo afferma Raffaella Carrà durante la conferenza stampa di presentazione del programma. "Io sono un po' più attenta - prosegue - ma non parlate di buonismo per favore perché quando teniamo una persona un'altra va via e non capisco perché dovremmo trattarla male. Il nostro non è buonismo, ma buona educazione".
FEDERICO RUSSO - "La presenza forte di 'The Voice' su Twitter può portare le persone a scrivere critiche che poi ti arrivano direttamente. Il pregio e il difetto del web è quello di permettere di interagire direttamente. Sarà bello vedere eventualmente i compimenti e anche le critiche, però insomma bisogna dargli il peso che hanno e cercare di non farsi influenzare". Lo dice Federico Russo, che aggiunge: "Non ho controllato tutti i tweet dell'anno scorso -prosegue- per studiare gli errori fatti, io cerco di prendere solo gli aspetti positivi dei social. Sarò curioso di vedere come reagiranno le persone sul web mercoledì e cercherò di leggere soltanto i messaggi postivi".
PIERO PELÙ - "Mi sento nuovo anche quest'anno perché questa edizione sarà completamente diversa dalla precedente. Il bello del gioco è che è assolutamente imprevedibile, non ci sono regole precise, non si guarda in faccia a nessuno" afferma Pelù. "Quello che conta - prosegue - è l'anima di chi si presenta a cantare, così come contano le nostre quattro sensibilità. È importante vedere come interagiamo tra di noi".
NOEMI - "Sono molto contenta di far parte di anche dell'edizione di quest'anno, perché la prima è stata di rodaggio, quest'anno invece ci sono tutte le carte per giocare sul serio e una volta che uno conosce le regole del gioco è tutto più rilassante" dice Noemi, che parla anche del nuovo coach: "Sono contenta che J-Ax faccia parte di questo quartetto perché il suo genere di musica è una realtà che sta diventando molto importante nel nostro Paese, è giusto che lui ci sia".
J-AX - E proprio il 'neo-coach' conclude: "Prima di tutto voglio ringraziarvi, perché mi avete coccolato e fatto sentire a casa fin dal primo giorno". Inoltre, "le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare" riguardano il fatto che "ultimamente ho visto spesso il mio nome associato al rap, ma credo che non sia la realtà più importante adesso, lo era già dagli anni '90; ma ora la televisione e la stampa se sono accorti. Questa è la cosa nuova e questo è il gesto che ho apprezzato".