Il presidente dell'Ance all'Adnkronos: "noi primi a non volere bolle, Stato sta dando beneficio finale a cittadini"
''Noi abbiamo sempre chiesto programmazione. Noi vogliamo sapere su quanto tempo possiamo contare e come possiamo programmarci per le attività. Ho chiesto sempre a gran voce che si sapesse esattamente la scadenza del superbonus e quale sarà l'arco temporale che potremo utilizzare e quali saranno gli incentivi che saranno traslati per gli anni a venire''. Il presidente dell'Ance, Gabriele Buia, lo spiega all'Adnkronos.
''Adesso ci si dice che il superbonus ci sarà la proroga, ma non riusciamo a capire cosa sarà traslato al 2023 -continua Buia-. Noi vogliamo solo dire che il 2023, anche se è un anno in più. A questo punto vorremmo sederci intorno al tavolo e capire esattamente cosa andrà al 2023 nella sua interezza e quali sono gli incentivi che saranno poi stabilizzati dal 2024 in poi. E qui vorremmo sapere se si sta ipotizzando un decalage di questi incentivi. Le imprese hanno bisogno di saperlo per programmarsi''.
''Questo sta causando dei colli di bottiglia con rallentamenti operativi di on secondaria importanza -aggiunge Buia- ed oggi non troviamo i ponteggi, la mancanza dei materiali e questo fa aumentare i prezzi della materie prime. Non si può andare avanti così''.
''I primi a non volere bolle - spiega ancora Buia - siamo noi, anzi ci preoccupiamo quando si parla di bolle. Siamo consci che sono investimenti importanti per lo Stato e che sicuramente non pensiamo che questo sia a cuor leggero. Invito a pensare ai ritorni che hanno questi investimenti, perché questa crescita del Pil ha un valore. In questo momento il mondo delle costruzioni sta ritrovando quell'effervescenza di tanti anni fa, cosa che non ipotizzavamo più. Questi incentivi vanno a beneficio dei cittadini che si trova un immobile riqualificato e rivalutato. Lo Stato sta dando un beneficio finale ai cittadini''.