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Strage Seul per Halloween, polizia fa mea culpa: "Risposta inadeguata"

Bilancio vittime sale a 156 morti. Il ministro dell'Interno chiede scusa

(Foto Afp)
(Foto Afp)
01 novembre 2022 | 09.34
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Il capo della polizia della Corea del Sud ha ammesso le sue responsabilità per la strage di Halloween a Seul, affermando che la risposta degli agenti all'emergenza è stata "inadeguata". Si tratta del primo riconoscimento da parte dei funzionari che non hanno fatto abbastanza per impedirlo.

La prima telefonata di emergenza alla polizia di Itaewon, distretto di Seul, è stata fatta alle 18.34 ora locale, diverse ore prima che la tragedia si compisse. Ma già in quei momenti si capiva che la situazione, nella strada principale della capitale sudcoreana, si stava facendo pericolosa. E' quanto emerge dalle indagini sulla calca letale che ha portato alla morte di centinaia di persone.

"Quel vicolo è davvero pericoloso in questo momento, le persone vanno su e giù e se continua così verranno schiacciate. Ce l'ho fatta a malapena a uscire, ma è troppo affollato. Penso che dovreste controllare'', ha detto la prima persona che ha chiamato la polizia quel pomeriggio. La prima di almeno dieci telefonate di emergenza. Ma nonostante gli appelli, gli abitanti riferiscono che la presenza della polizia era del tutto inadeguata.

Il ministro dell'Interno sudcoreano, Lee Sang Min, si scusato. "Porgo le mie scuse per il fatto che questo incidente sia avvenuto nonostante lo Stato abbia una responsabilità illimitata per la sicurezza della popolazione", ha detto Lee durante una seduta in Parlamento in cui ha chinato il capo in segno di rispetto verso le vittime e le loro famiglie.

Il lavoro della polizia è stato messo in discussione, nella misura in cui non c'era alcun tipo di controllo nel quartiere di Itaewon, dove le strade erano gremite. Lee ha promesso di lavorare per evitare che simili tragedie si ripetano, secondo l'agenzia di stampa Yonhap.

Intanto il bilancio delle vittime è salito a 156. Secondo le autorità il numero di persone ferite è di 151. Tra le vittime c'erano 26 stranieri provenienti da 14 Paesi. Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente poiché 29 persone sono in condizioni critiche.

La maggior parte delle vittime erano giovani tra i 20 ei 30 anni. Tra i morti, 101 erano donne. Il governo ha annunciato un periodo di lutto nazionale di una settimana per la tragedia fino a sabato prossimo.

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