La leggenda del tennis americano: "E' un grande, gli credo"
"Io gli credo". Andre Agassi dalla parte di Jannik Sinner. La leggenda del tennis americano in campo per difendere l'azzurro, appena uscito dal caso doping che ha rischiato di compromettere la carriera del numero 1 del mondo. Sinner, positivo in primavera ad uno steroide anabolizzante (Clostebol), ha evitato la squalifica perché ha dimostrato che la positività era legata ad una contaminazione accidentale. L'azzurro è regolarmente in campo all'US Open.
"Non credo che correrebbe un rischio per quella piccola quantità", dice Agassi, a Fox News, riferendosi al milionesimo di grammo rinvenuto nelle urine di Sinner. "Non è possibile, nessuno correrebbe volontariamente un rischio del genere. Se devi barare per migliorare le prestazioni, non introduci un milionesimo di grammo di qualcosa nel tuo corpo volontariamente. Se il tuo obiettivo è modificare le prestazioni, devi trarne un beneficio", afferma ancora.
Sinner, di fatto, ha potuto continuare a giocare durante l'inchiesta. "Non è come quando un giocatore salta 3 controlli antidoping, lo abbiamo visto in alcuni casi. In quella circostanza si agisce immediatamente. La riservatezza dovrebbe essere sempre parte di un giusto processo, a meno che il giocatore non scelga di parlare della vicenda. E la legge dice che può giocare mentre si discute il ricorso", dice Agassi, evidenziando comunque che la vicenda "è triste per lo sport". "Non mi piace quando vengono fuori queste notizie, non vorrei che nessuno si trovasse a vivere qualcosa del genere. Sono sicuro che Jannik abbia vissuto un periodo terribile con questo fardello, spero che si punti a risolvere un problema, ammesso che esista". Sinner "è straordinario per il tennis e io non credo che bari".