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Sinner e la storia con Anna Kalinskaya: "Sì, stiamo insieme: non dico altro"

L'azzurro 'costretto' a rispondere alle domande sulla relazione con la tennista russa

Jannik Sinner e Anna Kalinskaya
Jannik Sinner e Anna Kalinskaya
27 maggio 2024 | 18.08
LETTURA: 2 minuti

“Come sapete non mi piace parlare di gossip. Sì, sto con Anna, quello lo posso confermare, ma vogliamo tenere tutto molto riservato. Non dirò altro sulla mia vita privata". Così Jannik Sinner conferma la sua relazione con la tennista russa Anna Kalinskaya, nel corso della conferenza stampa dopo il successo sullo statunitense Chris Eubanks al primo turno del Roland Garros.

"Sono contento di essere qui a Parigi, contento di essere tornato alle competizioni, e questa la cosa più importante -spiega il 22enne altoatesino-. La partita oggi non è stata semplice e dopo un lungo periodo di stop non sai mai cosa aspettarti. Ma nella mia testa sento la fiducia di quello che ho fatto in questa stagione e cerco di essere positivo. Il match è andato abbastanza bene, sono partito nel migliore dei modi sia nel primo sia nel secondo set. Nel terzo ho poi dovuto salvare un po’ di palle break ma alla fine, nel momento clou, ho servito bene".

Causa pioggia buona parte del match si è disputata con il tetto chiuso: "Per la prima volta ho giocato con il tetto chiuso su questo campo, si è creata una atmosfera molto bella. C’era tanta gente e ho sentito il supporto del pubblico. Alla fine credo sia stata una bella partita… con il mio team stiamo cercando di alzare il livello ma in generale posso essere soddisfatto di come è andata oggi".

Complessivamente il campione degli Australian Open, a causa del problema all'anca è stato lontano dai campi per 27 giorni: "E' stato un periodo difficile, sono stato fermo per molto tempo e per un po’ non ho potuto pensare al tennis. Ho passato tanto tempo sdraiato nel letto e in alcuni momenti non riuscivo neanche a uscire di casa. Ho perso un po’ di massa muscolare, un po’ di kg, ma la cosa più importante è che l’anca ora sta bene. Non sento dolore nei movimenti, anche se ovviamente devo risvegliare qualcosa a livello muscolare. Giorno dopo giorno mi sento più forte, certo devo mettere un po’ di ritmo nei colpi e ritrovare un po’ le sensazioni del campo ma la speranza è di alzare piano piano il livello, a cominciare dal prossimo turno".

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