
Lo storico telecronista e commentatore della nazionale aveva 86 anni. Il ricordo di Simona Ventura: "Con te il calcio più bello ed emozionante"
Il mondo dello calcio e del giornalismo piange oggi la morte di Bruno Pizzul, storica voce dello sport italiano, deceduto all’ospedale di Gorizia. Il giornalista aveva 86 anni, ne avrebbe compiuti 87 il prossimo 8 marzo. La notizia della sua morte ha suscitato immediato cordoglio tra colleghi, tifosi e appassionati.
Tra questi anche la premier Giorgia Meloni che sui social scrive: "Hai dato voce alle notti magiche azzurre, accompagnando milioni di italiani con competenza e passione, come un grande compagno d’avventure. Sei stato la voce storica del calcio italiano, un’icona intramontabile del giornalismo sportivo, destinata a rimanere per sempre nella storia dello sport e nei cuori di tutti noi. Ciao, Bruno Pizzul".
Tra i primi a ricordare Pizzul c'è Simona Ventura che in un post su Instagram scrive: "Tra le persone che ho incontrato e che mi hanno aiutato in questo mestiere ci sei sicuramente tu caro Bruno! La voce delle nostre partite! Con te il calcio è stato ancora più bello ed emozionante. Abbraccio forte la tua famiglia e grazie per tutto quello che mi hai insegnato".
Oltre che con Simona Ventura, Pizzul ha condiviso la conduzione della 'Domenica Sportiva' anche con Amedeo Goria, che ricorda su Instagram il collega con parole cariche di nostalgia: ""Bruno Pizzul, addio! Quante settimane insieme, storie, telecronache, servizi. Quanti ricordi...", scrive Goria che pubblica una foto di Pizzu sorridente in bicicletta.
"Stamattina è tutto molto brutto. Grazie per le emozioni, i consigli e l'amicizia", scrive sui social Pierluigi Pardo. Bruno Pizzul dal 2002 ha partecipato al suo talk show del lunedì sera 'Supertele' su Dazn, commentando tutti i gol della giornata di campionato appena trascorsa, all'interno della rubrica "Tutto molto bello".
"Con la scomparsa di Bruno Pizzul la Rai perde un volto e una voce che sono rimasti nell’immaginario collettivo degli italiani anche dopo il suo ritiro dall’azienda, alla quale ha lasciato l’indimenticabile esempio di passione, competenza, eleganza con le quali – non senza ironia e leggerezza – ha raccontato lo sport e il calcio in particolare", scrive in una nota la Rai.
Bruno Pizzul, si legge nella nota, "ha dato voce alla nostra passione. Per sedici anni telecronista delle partite della Nazionale italiana di calcio, indimenticabile narratore delle 'Notti Magiche' del Mondiale di Italia '90 e della sfortunata finale di Pasadena di quattro anni dopo, persa ai rigori dagli Azzurri contro il Brasile, conduttore della Domenica Sportiva, di Sport Sera e di Domenica Sprint dal 1976 al 1990 ha sempre fatto della competenza e del garbo i tratti distintivi del suo stile di racconto, con i quali ha saputo entrare nelle case e nei cuori dei telespettatori".
"Un ‘maestro’ al quale va il nostro ringraziamento per quanto ha dato alla Rai nella sua lunghissima carriera e per l’affetto sincero con il quale ha continuato a seguire la ‘sua’ azienda. Nello stringerci affettuosamente ai suoi cari, ci impegniamo a mantenerne vivi il ricordo e l’esempio di uomo che ha incarnato profondamente i valori di una Rai al servizio di tutti”, conclude la Rai.