Il 22enne altoatesino cede al 26enne russo con il punteggio di 6-3, 1-6, 6-2 in un'ora e 48 minuti
Il campione in carica Jannik Sinner esce di scena ai quarti di finale del torneo Atp Masters 1000 di Montreal (cemento, montepremi 6.795.555 dollari). Il 22enne altoatesino, numero 1 del mondo e prima testa di serie, cede al 26enne russo Andrey Rublev, con il punteggio di 6-3, 1-6, 6-2 in un'ora e 48 minuti. Sinner può consolarsi con la matematica qualificazione alle Atp Finals di Torino, raggiunta con 3 mesi d'anticipo.
"Sì, è stata una partita difficile. Non ho iniziato molto bene ma poi dopo il secondo set mi sono trovato in una situazione migliore. Nel terzo è andata com’è andata ma va bene così, è una cosa che capita. Lui ha giocato meglio nei momenti importanti ed ha meritato di vincere”, le parole di Jannik Sinner in conferenza stampa. “Il problema fisico? È una spiegazione molto semplice: oggi giocare due partite in un giorno è stata sicuramente dura per tutti perché non è quello a cui siamo abituati -sottolinea il 22enne altoatesino- Certo, anche lui era stanco. Mi ha brekkato per primo ma poi la partita è cambiata. Ho avuto cinque palle-break nel primo gioco del set decisivo: non le ho sfruttate, c’era un po’ di tensione, può succedere. Se è stato quello il punto di svolta? Non so, era tutto normale. Ero sotto 1-0, stavo servendo ma ho giocato un pessimo turno di battuta. Sai, in quel momento, quando hai avuto alcune occasioni, non sei riuscito a sfruttarle e poi è lui a fare il break il game dopo, il livello di fiducia è cambiato di sicuro. Lui poi ha servito molto bene per tutto il set. Può succedere. Voglio dire, Andrey ha giocato molto bene il primo set, io sono riuscito a reagire nel secondo, ho avuto le mie possibilità nel terzo, ma alla fine lui ha giocato meglio nei momenti importanti”.
"E' tutto a posto. Credo che questo tipo di cose siano un po' più mentali che fisiche. Anche se so che il mio corpo non è così pronto come vorrei a causa delle scorse settimane, ma è uno stato anche mentale. Speriamo di tornare in forma. Ovviamente ora fare miracoli nei prossimi cinque giorni non è possibile, quindi essere pronto per Cincinnati al 100% non penso sia ipotizzabile, ma penso di essere in grado di farlo per lo US Open, che è anche l'evento principale dello swing nordamericano, l’ultimo Slam dell’anno. Quindi ci sto puntando”, conclude Sinner.
Rublev in semifinale sfiderà Matteo Arnaldi. Il sanremese si ha infatti battuto Kei Nishikori 6-4, 7-5 all'alba italiana, approdando per la prima volta in carriera alla semifinale di un Masters 1000.
"Sono piuttosto stanco tra ritardi per la pioggia e tutto il resto, ma sono molto contento. Ho giocato un buon tennis oggi: ho avuto due partite difficili, quindi sono molto soddisfatto per come sono riuscito a giocare e a gestire i momenti importanti. Sono davvero felice per questo e non vedo l’ora di giocare di nuovo”, afferma Arnaldi. "Rublev l'ho visto giocare molto bene oggi. Quindi sarà un match completamente diverso da quello di Parigi, dove penso davvero di aver giocato il mio miglior tennis. Lui cercherà di ‘vendicarsi’, ma ora cercherò di riprendermi e di recuperare. Oggi ho giocato tanto: poi penserò ad Andrey, ma sicuramente sarà un bella sfida".