
Giovanni Truncellito, vicepresidente del Museo parigino a Roma: "Una donna mitica con una vita da leggenda, bellezza, intelligenza, umanità, generosità, un'arpa dalle infinite corde"
Foto d'epoca, costumi, locandine di spettacoli e 'revue', i 'ritratti' dei suoi 12 figli, la tribu de l'arc-en -ciel, abiti di scena, i ticket delle 'Folies-Bergere', celebre locale nel IX arrondissement parigino, programmi di sala. Un patrimonio di inestimabile valore dedicato a Josephine Baker, cantante, danzatrice, attivista per i diritti civili, 'resistente', raccolto negli anni da Cesare Nissirio, studioso, appassionato collezionista, amante della Ville Lumière, ereditato oggi dal Museo Parigino a Roma, di cui è stato fondatore. Una mostra itinerante che nei 50 anni dalla scomparsa (12 aprile 1975) sarà allestita in tour per ricordare una "donna eccezionale, una 'folle' eroina di un periodo storico irripetibile", racconta all'Adnkronos Giovanni Truncellito, architetto, vicepresidente del Museo Parigino a Roma.
"Un retaggio di memorie che Cesare Nissirio aveva raccolto nei suoi numerosi viaggi, tra mercatini, brocante, negozi di antiquariato. Joséphine Baker non era solo una grande artista - aggiunge - ha lottato per tutta la sua vita difendendo diritti e la forza dell'inclusività, non facile per lei, donna e soprattutto di colore. Una donna mitica - prosegue Truncellito - una vita da leggenda, che nessuno avrebbe potuto mai immaginare, come pochissime persone hanno avuto. Forse Nijinskij o Jean Cocteau. Lei era un coacervo di bellezza, intelligenza, umanità, generosità, un''arpa dalle infinite corde', il titolo di un mio acquerello che ho dedicato a Joséphine".
In 'mostra' anche spartiti (i celebri 'J'ai deux amours' e 'L'amour est un jeu'), giornali e riviste di settore ('La Revue Noire', 'Hollywood Review', 'La semaine de bontè'), pubblicità e film.