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Sanremo 2025, ecco i 29 testi ufficiali delle canzoni del Festival

'Tv Sorrisi & Canzoni' ha pubblicato i testi dei 29 brani in gara al Festival

Teatro Ariston
Teatro Ariston
04 febbraio 2025 | 17.55
LETTURA: 47 minuti

Ad una settimana dall'inizio del Festival di Sanremo 2025, 'Tv Sorrisi e Canzoni' ha pubblicato i testi ufficiali delle canzoni in gara. E in attesa di ascoltare gli artisti sul palco del Teatro Ariston, da martedì 11 febbraio, ecco i 29 testi dei brani elencanti in ordine alfabetico.

Achille Lauro - 'Incoscienti giovani'

di D. Simonetta - P. Antonacci - L. De Marinis - S. Manzari -

D. Nelli - M. Ciceroni - G. Calculli - D. Simonetta - P. Antonacci

Ed. Eclectic Music Pubishing/De Marinis Publishing/Nuova Nassau/Copyright Control

Oh… bambina

Tutto quello che hai passato è un’università

E tuo padre non tornava la sera

L’hai visto solo di schiena

Lui non sa cosa è stare insieme

No, lo so gli vuoi bene

L’amore è come una pioggia sopra Villa Borghese

E noi stiamo annegando, naufragando è un romanzo

Sono solo a fare a botte con gli amici miei

Sto strisciando verso il letto e non ci sei

Amore mio veramente

Se non mi ami muoio giovane

Ti chiamerò da un autogrill

Tra cento vite o giù di lì

Di amore muori veramente

Se non ti amo fallo tu per me

Ti cercherò in un vecchio film

Per sempre noi incoscienti giovani

Incoscienti giovani

Oh… bambina

Dormivamo in un Peugeot

Sì noi due ladri di fiori

E ti ricordi o no

Noi prima

A dirsi mai una vita come i tuoi

Sì piuttosto disperati come noi

Amore mio veramente

Se non mi ami muoio giovane

Ti chiamerò da un autogrill

Tra cento vite o giù di lì

Di amore muori veramente

Se non ti amo fallo tu per me

Ti cercherò in un vecchio film

Per sempre noi incoscienti giovani

Maledetti giovani (a fumare in quel bar)

Noi che a pezzi giovani (noi due pieni di guai)

Maledetti, noi incoscienti a dirsi ancora

Fammi una carezza amore mio

Ma che mi faccia male

Mezza sigaretta e dopo addio

Per noi incoscienti e giovani

Noi due orfanelli alla roulette

Siamo a Las Vegas sotto un led

Amore mio veramente

Se non mi ami muoio giovane

Ti chiamerò da un autogrill

Per sempre noi incoscienti giovani

Incoscienti giovani

Bresh - 'La tana del granchio'

di A. E. Brasi - L. Ghiazzi - L. Di Blasi - G. De Lauri

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Solo Music Publishing/Dibla Music/Ready Player One/Carosello Edizioni Musicali

Nella tana del granchio c’è una canzone

Ho posato i miei vestiti al sole

Ti ho vista piangere dietro alle mie parole

Ma non sapevo cos’altro dire di te

Ora che siamo soli mi puoi pure parlare

Guardati intorno non c’è nessuno

Non far così non mi giudicare

Ho una parola sbagliata per ogni frase

Sono soltanto un uomo e non ci so fare

E anche se tu non lo vuoi sapere

Sappi però che alla fine ti voglio bene

Sono una madre che si sgola

Una testa che gira ancora

Una chitarra che non suona

Una borsa piena di buchi

Se capisci che non ti amo

Sei una sirena che non nuota

Cosa puoi dire

Fammi solo sapere quando vuoi guarire

Dall’espressione hai qualcosa da dire per me

Ma lo sento non mi dai due lire

Un sacchetto di plastica

Tiene i nostri due costumi bagnati

Ce li siamo dimenticati

Nella macchina che è rimasta sotto al sole per tutta l’estate

Ad ottobre li ho ritrovati

Lascio la via per te

Ora che non è più un sì

Camera mia non è una metropoli

Che incubo stare ad aspettare in un monolocale

Sei fuori a carnevale

Sono una madre che si sgola

Una testa che gira ancora

Una chitarra che non suona

Una borsa piena di buchi

Se capisci che non ti amo

Sei una sirena che non nuota

Cosa puoi dire

Fammi solo sapere quando vuoi guarire

Dall’espressione hai qualcosa da dire per me

Ma lo sento non mi dai due lire

Se il mare si è salato

È perché un marinaio ci ha pianto sopra

Se han fatto il calendario

È perché ti vorrei fare santa ora

Senti che forte il vento

Vento che non si posa

Cosa puoi dire

Fammi solo sapere quando vuoi guarire

Dall’espressione hai qualcosa da dire per me

Ma lo sento non mi dai due lire

Ho bisogno solo di riuscire a convincere te

Non solo te

Ho bisogno solo di riuscire a convincere te

Ma lo sento non mi dai due lire

Brunori Sas - 'L'albero delle noci'

di D. Brunori

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Picicca/Nonsense Edizioni Musicali

Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci

E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma

Io come sempre canguro fra il passato e il futuro

Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro

E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere

Faccio partite doppie persino col mio cuore

Come si può cadere in basso

Da una distanza siderale

Sono passati veloci questi anni feroci

E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave

E tu sei stata bravissima all’esame di maturità

Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità

Che tutto questo amore io non lo posso sostenere

Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore

E posso navigare anche in assenza di stella polare

Vorrei cambiare la voce

Vorrei cantare senza parole

Senza mentire

Per paura di farti soffrire

Vorrei cantarti l’amore, amore

Il buio che arriva nel giorno che muore

Senza cadere

Nella paura di farti male

Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele

E le persone buone portano in testa corone di spine

Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino

E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane

E a tutta questa felicità io non mi posso abituare

Perché conosco il sogno del faraone

Le vacche grasse e le vacche magre

E che si può cadere da una distanza siderale

Vorrei cambiare la voce

Vorrei cantare senza parole

Senza mentire

Per paura di farti soffrire

Vorrei cantarti l’amore, amore

La notte che arriva nel giorno che muore

Senza cadere

Nella paura di farti male

Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi

E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre

E tutta questa felicità forse la posso sostenere

Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore

E posso navigare sotto una nuova stella polare

Clara - 'Febbre'

di J. Ettorre - C. Soccini - Calearo - F. Abbate - D. Faini

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing/

Dodo Music Italia/Sugarmusic/Miriolinga

Ti sei preso una parte di me

Quella ancora più in fondo dell’anima

Un sentimento

Che se si rompe taglia

Come il vetro

E anche deludere

È un’abitudine

Come nel mio

Primo giorno di scuola

Non so che faccio qui

Il buio è tagliato dalle luci viola

Il cielo fa come un glitch

Tu mi guardi dall’alto

Trascinandomi in basso

Non ascolti quando grido

Sembri fatto di ghiaccio

Io sono fatta così

Alle feste chic

Sola su un terrazzo

Tutti fanno bling bling

Io nemmeno mi piaccio

Non dire “je t’aime”

Dimmelo se

Ciò che provi è solo febbre

Che sale e scende

Che mi fa male male

I tuoi occhi Blu Klein

Dicono che

Stanotte è solo febbre

Che sale e scende

Tu prendi me

Come un enfant per strada

In abito da gala

Non ci amerà la fama

Non cambierà la trama

Mille lune passeranno

E una ci sarà per sempre

Per te che non vuoi scendere

Come la febbre

Ti sei preso una parte di me

Quella ancora più in fondo dell’anima

Un sentimento

Che se si rompe taglia

Come il vetro

Corro corro come dentro un bosco

Dentro questo inferno è più difficile

Questo amore dimmi quanto costa

Ti senti un’ombra qua vicino a me

Non ascolti quando grido

E nemmeno se taccio

Non ascolti quando grido

Non dire “je t’aime”

Dimmelo se

Ciò che provi è solo febbre

Che sale e scende

Che mi fa male male

I tuoi occhi Blu Klein

Dicono che

Stanotte è solo febbre

Che sale scende

Tu prendi me

Come un enfant per strada

In abito da gala

Non ci amerà la fama

Non cambierà la trama

Mille lune passeranno

E una ci sarà per sempre

Per te che non vuoi scendere

Come la febbre

Mille lune passeranno

E una ci sarà per sempre

Per te che non vuoi scendere…

Non dire “je t’aime”

Dimmelo se

Ciò che provi è solo febbre

Che sale e scende

Che mi fa male male

I tuoi occhi Blu Klein

Dicono che

Stanotte è solo febbre

Che poi ti prende…

Come la febbre

Come un enfant per strada

In abito da gala

Non ci amerà la fama

Non cambierà la trama

Mille lune passeranno

E una ci sarà per sempre

Per te che non vuoi scendere

Come la febbre

Coma_Cose - 'Cuoricini'

di F. Zanardelli - F. Mesiano -

A. Filippelli - G. Manilardi - F. Zanardelli

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Asian Fake/Gorilla

Oggi mi sento una pozzanghera

Se l’ansia mi afferra

Con lo sguardo verso il cielo

Ma il morale per terra

Se mi trascuri impazzisco

Come maionese

Ci sto male, male male male

Vorrei svagarmi ma oggi una canzone

Dura come un temporale

Anche se è molto popolare

E mi hai buttato via

In un sabato qualunque

Mentre andavi in cerca

Di uno slancio di modernità

Ma tu volevi solo

cuoricini, cuoricini

Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini

Stramaledetti cuoricini, cuoricini

Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto

Poi mi uccidi, poi mi uccidi

Quegli occhi sono due fucili, due fucili

Che sparano sui cuoricini, cuoricini

Persino sotto alla notizia

Crolla il mondo

Un divano e due telefoni

È la tomba dell’amore

Ce l’ha detto anche un dottore

Porta un chilo di gelato

E poi nel dubbio porta un fiore

E almeno un kiss, please

E se oggi ho le pupille

Più grandi del cuore non mi giudicare

Male male male

Che dovrei dire io che ti parlavo

E tu nemmeno ti mettevi ad ascoltare

Tu mettevi solo

Cuoricini, cuoricini

Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini

Stramaledetti cuoricini, cuoricini

Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto

Poi mi uccidi, poi mi uccidi

Quegli occhi sono due fucili, due fucili

Che sparano sui cuoricini, cuoricini

Persino sotto alla notizia

Crolla il mondo

Ma fortunatamente

Un sabato qualunque

Mi hai portato via da tutta quanta

La modernità

Ma dove scappi senza

Cuoricini, cuoricini

Per l’autostima

Cuoricini, cuoricini

Che medicina

Cuoricini, cuoricini

Ma che tolgono il gusto

Di sbagliare tutto

Poi mi uccidi, poi mi uccidi

Quegli occhi sono due fucili, due fucili

Che sparano sui cuoricini, cuoricini

Persino sotto alla notizia

Crolla il mondo

Cuoricini, cuoricini

Cuoricini, cuoricini

Persino sotto alla notizia

Crolla il mondo

Elodie - 'Dimenticarsi alle 7'

di D. Petrella - D. Simonetta - E. Di Patrizi -

D. Petrella - D. Simonetta

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/

Double Trouble Club/Eclectic Music Publishing

Quanta gente passa e se ne va

Che non sa chi sei

Contarla credo sarebbe inutile

In un mondo che è freddo oramai

Stasera

Ci sei solo tu nella città

Degli occhi miei

Se è vero che poi fanno la ruggine

Io non voglio più piangere così

(Che cosa ne sai)

Prima ancora prima

Che ti incontrassi

(Amore)

Poi rivedersi ancora

Come due pazzi

(Che cosa mi fai)

Travolti da un’idea

Che non vuoi che passi

Che piano piano scivola giù

Dicevi

Stasera

Dove vai amore

Ora che ho bisogno di te

Ancora ancora di più

Solo per fatalità

Insieme

Dove vai amore

Non mi fai

Morire

Ancora ancora di più

Dimenticarsi alle 7

Dimenticarsi alle 7

Dimenticare

Quando prendi a calci la poesia

Ma che bella sei

Nella tua solitudine

Sembra tutto più facile così

(Che cosa ne sai)

Prima ancora prima

Che ti incontrassi

(amore)

Ancora ancora ancora

Come due pazzi

(Che cosa mi fai)

Travolti da un’idea

Che non vuoi che passi

Che piano piano scivola giù

Dicevi

Stasera

Dove vai amore

Ora che ho bisogno di te

Ancora e ancora di più

Solo per fatalità

Insieme

Dove vai amore

Non mi fai

Morire

Ancora ancora di più

Dimenticarsi alle 7

Così di un giorno qualunque

Mentre si parla di niente

Lì seduti in un bar

Può capitare a chiunque

Mai a noi no

Ma che strano effetto che fa

Mandare giù

La verità

Dicevi

Stasera

Dove vai amore

Dove vai

Rimani

Ancora ancora di più

Dimenticarsi alle 7

Dimenticarsi alle 7

Dimenticarsi alle 7

Dimenticarsi alle 7

Dimenticare

Fedez - 'Battito'

di A. La Cava - F. Abbate - F. L. Lucia -

N. Lazzarin - A. La Cava - F. Abbate

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Dodo Music Italia/

Intera Music/Doom Entertainment

Ti porterei in terapia

Solo per farti capire, il male che fai

Spero che sia un’amnesia

Spengo la luce e mi vieni a trovare

Fluoxetina, poca saliva

Quando mi trovo a parlare di te

Sei la carne è viva

La mente è schiva

Vaga nel buio più buio che c’è

Sento un pugno nello stomaco

Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni

Forse mento

Quando ti dico

Sto meglio

Stringimi avvolgimi

Poi lasciami respirare

Seratonina cercasi

Illudimi

Dentro i miei occhi

Guerra dei mondi

Tu mi conosci

Meglio di me

Vorrei guarire

Ma non credo

Vedo nero pure il cielo

Vetri rotti schegge negli occhi

Prenditi i sogni

Pure i miei soldi

Basta che resti lontana da me

Vedo il bicchiere

Mezzo pieno

Con due gocce di veleno

Tu mi fotti

Respiri corti

E aumenta pure il battito, battito

Battito, battito

Battito, battito, battito, battito, battito accelerato affronto una guerra da disarmato

Ho alzato barriere di filo spinato

Ma le ho sempre messe nel lato sbagliato

Mi sento annullato

Dottore che cosa mi ha dato

Socialmente accettato

Anestetizzato

Da un metodo legalizzato

Calmati

Sto contando i battiti

Siamo così fragili

Ci feriamo anche sfiorandoci

Ti ho odiata te lo giuro

Facciamo un po’ ciascuno

Basta un po’ di zucchero e va giù pure il cianuro

Sento un pugno nello stomaco (nello stomaco)

Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni

Forse mento

Quando ti dico

Sto meglio

Dentro i miei occhi

Guerra dei mondi

Tu mi conosci

Meglio di me

Vorrei guarire

Ma non credo

Vedo nero pure il cielo

Vetri rotti schegge negli occhi

Prenditi i sogni

Pure i miei soldi

Basta che resti lontana da me

Vedo il bicchiere

Mezzo pieno

Con due gocce di veleno

Tu mi fotti

Respiri corti

E aumenta pure il battito, battito

Sembra di galleggiare

Sopra ad un mare statico, statico

Stringimi avvolgimi

Poi lasciami respirare

Seratonina cercasi

Uccidimi

Dentro i miei occhi

Guerra dei mondi

Tu mi conosci

Meglio di me

Vorrei guarire

Ma non credo

Vedo nero pure il cielo

Vetri rotti schegge negli occhi

Prenditi i sogni

Pure i miei soldi

Basta che resti lontana da me

Vedo il bicchiere

Mezzo pieno

Con due gocce di veleno

Tu mi fotti

Respiri corti

E aumenta pure il battito, battito

Battito, battito

Francesca Michielin - 'Fango in Paradiso'

di F. Michielin - A. Raina - D.Simonetta

Ed. Eclectic Music Publishing/Copyright Control

Dopo centomila lacrime

Le grondaie cadono

Non so se vorrei rifarlo da capo

Quasi speravo tu mi avessi tradito

Ti avrei scritto tutto in un messaggio

Ma non sapevo se ero in grado

Mi hai fatta piangere fuori dallo stadio

Ma avrei voluto fosse tutt’altro

E va bene

E va bene

E va bene così

Non mi aspetto niente di sensato

Come quei cartelli gialli per terra con su scritto

“Attenzione! Il pavimento è bagnato”

Come se

Cambiasse ancora qualcosa così

Ci vorrebbe un’altra vita in un film

E quanto amore sprecherò

Quanti vetri rotti

Che sono plastica

Per i tuoi stupidi occhi

Se non piangi mai

Programmare un addio chiusi in macchina

Era tutta teoria ma non pratica

Mi dispiace però

A volte capita

Di volersi sempre

O mai più

Non c’è più il soffitto

Chissà con chi farai un figlio

Se poi cambierai indirizzo

Se c’è fango in paradiso

Quante volte mi avrai fatto il cinema

Dentro a quel supermercato

Non so se l’avevi considerato

Che uno dei due sarebbe stato da schifo

Ma va bene

Va bene

Più o meno così

Non mi aspetto niente di sensato

Da chi l’edera la compra già finta e poi in estate la tiene su un balcone in un vaso

Come se

Cambiasse ancora qualcosa così

Ci vorrebbe un’altra vita

E quanto amore sprecherò

Quanti vetri rotti

Che sono plastica

Per i tuoi stupidi occhi

Se non piangi mai

Programmare un addio chiusi in macchina

Era tutta teoria ma non pratica

Mi dispiace però

A volte capita

Di volersi sempre

O mai più

Non c’è più il soffitto

Chissà con chi farai un figlio

Se poi cambierai indirizzo

Se c’è fango in paradiso

Ma non lo so

Programmare un addio chiusi in macchina

Quasi zero poesia, solo pratica

Mi dispiace però

A volte capita

Di amarsi sempre

O mai più

Non c’è più il soffitto

Chissà se ti vedrò in giro

Se avrai perso, se avrò vinto

Se c’è fango in Paradiso

Francesco Gabbani - 'Viva la vita'

di F. Gabbani - Pacifico - C. Gabelloni -

F. Gabbani - Pacifico - D. Simonetta - G. Zito

Ed. BMG Rights Management (Italy)/Albagabba/

Edizioni Curci/Eclectic Music Publishing/Wise Music Italy/The Saifam Group

Ma non lo vedi?

E non conta se non ci credi

Che siamo un momento

Tra sempre e mai più

Come una poesia

Dentro l’eternità per una botta e via

Sarà che una bugia

Dice la verità più della verità

Ma com’è limpida

Com’è domenica

Viva la vita così com’è

Viva la vita questa vita che

È solo un attimo

Un lungo attimo

Viva la vita finché ce n’è

Viva la vita questa vita che

È solo un battito

Un lungo battito

A darsi il cambio

Ad aiutarsi

A consumarsi al vento

Assomigliarsi

Pelle e ossa

Stesso fuoco dentro

Insieme due paralisi faranno un movimento

Insieme non si perderanno mai

E dimmi una bugia

La mezza verità, che tanto poi si sa…

Che cosa vuoi che sia

Su tutti i lividi farà da anestesia

E se ci brucerà

E se ci porta via, e se ci porta via

Viva la vita così com’è

Viva la vita questa vita che

È solo un attimo

Un lungo attimo

Viva la vita finché ce n’è

Viva la vita questa vita che

È solo un battito

Un lungo battito

A darsi il cambio

Ad aiutarsi

A consumarsi al vento

Assomigliarsi

Pelle e ossa

Stesso fuoco dentro

Insieme due paralisi faranno movimento

Insieme due romantici alle porte dell’inferno

Viva la vita così com’è

Viva la vita, questa vita che

È solo un attimo, un lungo attimo

Ma in fondo tu lo sai quello che sento

È vivere davvero ogni momento

Gaia - 'Chiamo io chiami tu'

di D. Petrella - G. Gozzi - S. Tognini - D. Petrella

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/

Garage Days/Diana/Gea Luz

Per esempio a me piace la musica

Stare nuda e nessuno che giudica

Amo il cibo di strada

I capelli del mare

Anche farmi del male

Che stupida

Menomale che non prende l’Iphone

Tra le onde alte di Rio

Un silenzio che mi spezza un po’

Che mi brucia un po’

Come fa uno shot

E quante parole che

Lasciano un vuoto

Ti lasciano solo

Qualcosa in cui credere

Niente di serio se uno dei due se ne va

Per una bugia di più

Nascosta sotto le labbra

Poesia di contrabbando,

Ti ricordi quando

Era soltanto un gioco

Chiamo io chiami tu

Chi è il primo che cede stasera

Dimmi dove sei

Dove dove dove dove

Solo io solo tu

Tanto non ne vale la pena

Chissà dove sei

Dove dove dove dove

E ogni volta che stiamo così

Non serve a niente

Tanto è sempre lunedì

Lo stesso film

Non mi aspettare

Non ti scordare

Di me mai più

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiama

Come i rami contorti dell’edera

Ci aggrappiamo a una scusa ridicola

Stiamo qui ad aspettare

In un limbo infernale

L’amore è una cosa più piccola

Cosa rimane se

Troppe persone si fottono il cuore

A pensare che poi non è

Niente di serio se uno dei due se ne va

Per una bugia di più

Nascosta sotto le labbra

Poesia di contrabbando

Ti ricordi quando

Era soltanto un gioco

Chiamo io chiami tu

Chi è il primo che cede stasera

Dimmi dove sei

Dove dove dove dove

Solo io solo tu

Tanto non ne vale la pena

Chissà dove sei

Dove dove dove dove

E ogni volta che stiamo così

Non serve a niente tanto è sempre lunedì

Lo stesso film

Non mi aspettare

Non ti scordare di me

Mai più

Che pensavo a te

Come una voce

Che è fragile

Come l’idea

Di stare con te

Volevo stringerti a me

Come fosse per sempre ancora

Ogni volta che stiamo così

Non serve a niente tanto è sempre lunedì

Lo stesso film

Non mi aspettare

Non ti scordare di me

Mai più

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiamo io, chiami tu

Chiama

Chiama

Giorgia - 'La cura per me'

di R. Fabbriconi - M. Zocca - G. Todrani - R. Fabbriconi - M. Zocca

Ed. Eclectic Music Publishing/Bambam/Music Union/

Girasole Edizioni Musicali

Dentro la mano una carezza sul viso

Senz’anima questo sorriso

Che hai cercato, che hai cercato

Più ti avvicini e più io mi allontano

E i ricordi se ne vanno piano

Su e giù come un ascensore

Ogni mia stupida emozione

E no, non cambierà

Dirti una bugia o la verità

Per me fare una follia è come la normalità

Non so più quante volte ti ho cercato

Per quegli occhi, per quegli occhi che fanno da luna

Non so più quante notti ti ho aspettato

Per finire a ingoiare tutta la paura

Di rimanere sola

In questa stanza buia

Solo tu sei la cura per me

Tutto passa

Ma scordarti non so ancora come si faccia

Qualcosa lo dovevo rovinare

Nascondo una lacrima nel mare, ferito

Voglio andare avanti all’infinito

Trovarti dentro gli occhi di un cane smarrito

E no, non cambierà

Dirti una bugia o la verità

Per me fare una follia è come la normalità

Non so più quante volte ti ho cercato

Per quegli occhi, per quegli occhi che fanno da luna

Non so più quante notti ti ho aspettato

Per finire a ingoiare tutta la paura

Di rimanere sola

In questa stanza buia

Solo tu sei la cura per me

No che non ho voglia

Non ho voglia di rincorrerti

Seguire la tua ombra e salire fino sugli alberi

Guardando il cielo sapendo che lo stai guardando

Ora anche tu

Per me sei la luna

Per me sei la cura

Per me sei avventura

Ma non sei nessuno

Spengo la paura

Di rimanere sola

Per quegli occhi

Per quegli occhi che fanno da luna

Non so più quante notti ho aspettato

Per finire a ingoiare tutta la paura

Di rimanere sola

In questa stanza buia

Non sarò mai più sola

Per me

Irama - 'Lentamente'

di R. Fabbriconi - M. Zocca - F. M. Fanti - G. Colonnelli -

R. Fabbriconi - M. Zocca - F. M. Fanti

Ed. Eclectic Music Publishing/Bambam/

Maira/Iris Flower/Music Union

Non ti ricordi che

Sei stata tu crudele, crudele, crudele

Fredda come la neve, la neve, la neve

Perché era solo una scusa l’idea

Che tra noi era soltanto sesso

Come se tu

Almeno tu

Col tuo profumo d’estate

Tornassi un attimo

E c’è qualcosa che ti agita

Smetti di piangere mi guardi che sei fradicia

E mi strattoni mentre mi tiri la manica

Cerco il tuo sguardo ma ti giri dall’altra parte

Ma non so più come dirtelo

Vederci appuntamenti nascosti in ristoranti costosi

Ma non cambia niente

Lentamente si sta spegnendo

Ogni fottuto sentimento

È meglio fare l’amore se l’amore è un incendio

Speravi che i sensi di colpa finissero

Ma torneranno quando tornerò

E il tuo sorriso mi mastica

Ballavi nuda su una canzone classica (na na na)

Non te ne accorgi che hai distrutto tutto lentamente

Ho distrutto tutto lentamente

Tu

Almeno tu

In quella notte d’estate

Tornassi un attimo

E c’è qualcosa che ti agita

Smetti di piangere mi guardi che sei fradicia

E mi strattoni mentre mi tiri la manica

Cerco il tuo sguardo ma ti giri dall’altra parte

Ma non so più come dirtelo

Vederci appuntamenti nascosti in ristoranti costosi

Ma non cambia niente

Lentamente si sta spegnendo

Ogni fottuto sentimento

Non vedi che

Quando mi guardi davvero negli occhi

Non sai se scappare restare

Se hai voglia

Ma dimmi che sono lontano anni luce

Lontano da te

E te lo si legge dagli occhi che mi odi

E se in amore non soffri, non sogni, non corri, non so innamorarmi di te

Lentamente

Si sta spegnendo

Ogni fottuto sentimento

Ogni fottuto sentimento

Joan Thiele - 'Eco'

di J. Thiele - F. Abbate - E. Triglia - S. Benussi - J. Thiele

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Moto Perpetuo/

Universal Music Publishing Ricordi/Dodo Music Italia/Undamento/Peermusic Italy

E ti giuro non ho più bisogno di fingere

Questa mia vita è il mio viaggio ed io

Traccio da sola le scelte che faccio

Ma se ci sei tu

Ho più coraggio

E ricordo quando eri bambino

E restavamo ore abbracciati nel letto

Per sentirci grandi e la musica poi ci baciava

Per farci sentire un po’ meno soli

Forse sarà l’insicurezza

Sarà che per noi la famiglia non è mai la stessa

Sarà che siamo figli dell’indifferenza

Cresciuti da una donna più pura della bellezza

E se potessi dirti che

Qui la paura non ha età

Tu fissala forte dentro gli occhi

Spara al centro qui la notte non ci fotte

(Bang bang woo)

E ti giuro se il tempo è una linea che cambia

Sarò la tua eco e poi mai la distanza che corre tra il mondo e le cose

Ma se ci sei tu

Sì, resto calma

Forse sarà l’insicurezza

Sarà che per noi la famiglia non è mai la stessa

Sarà che siamo figli dell’indifferenza

Cresciuti da una donna più pura della bellezza

E se potessi dirti che

Qui la paura non ha età

Tu fissala forte dentro gli occhi

Spara al centro qui la notte non ci fotte

E se capissi perché contano sempre più le idee

Rimangono negli occhi della gente

Hanno più potere della rabbia

Tu difendile

E quando ti senti più fragile

Cambia la pelle

Equilibrio instabile

Fidati è meglio sbagliare che restare immobile

E se potessi dirti che

Qui la paura non ha età

E se capissi perché contano sempre più le idee

Rimangono negli occhi della gente

Hanno più potere della rabbia

Tu difendile

(Bang bang woo)

Lucio Corsi - 'Volevo essere un duro'

di L. Corsi - T. Ottomano

Ed. Sugarmusic/Picicca Management

Volevo essere un duro

Che non gli importa del futuro

Un robot

Un lottatore di sumo

Uno spaccino in fuga da un cane lupo

Alla stazione di Bolo

Una gallina dalle uova d’oro

Però non sono nessuno

Non sono nato con la faccia da duro

Ho anche paura del buio

Se faccio a botte le prendo

Così mi truccano gli occhi di nero

Ma non ho mai perso tempo

È lui che mi ha lasciato indietro

Vivere la vita

È un gioco da ragazzi

Me lo diceva mamma ed io

Cadevo giù dagli alberi

Quanto è duro il mondo

Per quelli normali

Che hanno poco amore intorno

O troppo sole negli occhiali

Volevo essere un duro

Che non gli importa del futuro no

Un robot

Medaglia d’oro di sputo

Lo scippatore che t’aspetta nel buio

Il Re di Porta Portese

La gazza ladra che ti ruba la fede

Vivere la vita

È un gioco da ragazzi

Me lo diceva mamma ed io

Cadevo giù dagli alberi

Quanto è duro il mondo

Per quelli normali

Che hanno poco amore intorno

O troppo sole negli occhiali

Volevo essere un duro

Però non sono nessuno

Cintura bianca di Judo

Invece che una stella uno starnuto

I girasoli con gli occhiali mi hanno detto

“Stai attento alla luce”

E che le lune senza buche

Sono fregature

Perché in fondo è inutile fuggire

Dalle tue paure

Vivere la vita è un gioco da ragazzi

Io

Io volevo essere un duro

Però non sono nessuno

Non sono altro che Lucio

Non sono altro che Lucio

Marcella Bella - 'Pelle diamante'

di M. Bella - S. Cirenga - M. Rettani -

S. Cirenga - A. Simoncini

Ed. BMG Rights Management (Italy)/

FFN Records GmbH/Starpoint International

Dici che

Come me

Non ne trovi nessuna

Si vabè

Poi però

Lo ripeti ad ognuna

Non ho bisogno di abbracci

Mi fanno strano

Ma fidati,

Lo capisci se ti amo

Forte

Tosta

Indipendente

Pelle come diamante

Non mi fa male niente

Stronza, forse,

Ma sorprendente

Una mina vagante

Sono una combattente

Fammi mille complimenti e stop

Tanto i miei difetti già li so

Forte

Tosta

Indipendente

Non mi tocca niente

Ridi e mi

Chiami miss

E mi provochi in pieno

Però poi

Dici sì

A ogni cosa che chiedo

Mi vedi?

Star quality

Volitiva, niente alibi

La mia più grande fan

Sono io

Forte

Tosta

Indipendente

Pelle come diamante

Non mi fa male niente

Stronza,

Forse,

Ma sorprendente

Una mina vagante

Sono una combattente

Fammi mille complimenti e stop

Tanto i miei difetti già li so

Forte

Tosta

Indipendente

Non mi tocca niente

Se ti sembro solo una

Voglio dimostrarti che

L’altra faccia della luna

Non la vedi eppure c’è

Ti darò il cuore

E se è un errore

Mi rende ancora più

Forte

Tosta

Indipendente

Pelle come diamante

Non mi fa male niente

Stronza,

Forse,

Ma sorprendente

Una mina vagante

Sono una combattente

Fammi mille complimenti e stop

Tanto i miei difetti già li so

Forte

Tosta

Indipendente

Non mi tocca niente

Massimo Ranieri - 'Tra le mani un cuore'

di G. Anania - Nek - M. Venturini - T. Ferro

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Sugarmusic/Pandar Italia/Neviani Publishing/Ra.Ma. 2000 International

Se hai tra le mani un cuore

Un giorno crollerai

Sollevalo da terra

Comprendilo se torna stanco da una guerra

Se hai tra le mani un cuore

Tu tienilo in alto

E amalo in ginocchio su un altare

Che ogni tua ferita lo farà sanguinare

La vita intera con il cuore in mare

Il mondo l’ha già fatto a pezzi eppure lì rimane

Proteggilo dal freddo che c’è stato

E troverà la pace dopo quello che ha passato

Se hai tra le mani un cuore

È come sfidare Dio

Consegnalo al suo destino atroce

Un bacio come un padre, poi il segno della croce

La vita intera con il cuore in mare

Il mondo l’ha già fatto a pezzi eppure lì rimane

Proteggilo dal freddo che c’è stato

E troverà la pace dopo quello che ha passato

Tra le mani un cuore

Ma non lo puoi vedere

Non l’ho mai visto io

Neanche quando lo sporcai col rosso di un addio

E salverò il tuo cuore in fondo al mare

La vita l’ha spezzato e lui continua ad amare

Io ti proteggerò da quel che è stato

E troverai la pace dopo quello che hai passato

Io ti proteggerò da quel che è stato

E troverai la pace dopo quello che hai passato

Dopo quello che hai passato

Modà - 'Non ti dimentico'

di F. Silvestre

Ed. K1078 Edizioni Musicali/Warner Chappell Music Italiana/Baraonda Edizioni Musicali

Convivere con il senso di che sarebbe stato

Parlare di coraggio quando sai che non lo hai avuto

E camminare in strada con lo sguardo verso il basso

Cercando le risposte tra i tuoi passi sull’asfalto

E chiedersi se credi davvero in qualche cosa

Se non lasciarti andare fa più male o più paura

L’ho letto sull’oroscopo che quelli del mio segno

Di complicarsi i piani quasi ne hanno un po’ bisogno

E non te l’ho mai detto che mentre ti baciavo

Tenevo aperti gli occhi e di nascosto ti osservavo

Sembravi una canzone che mi squarciava il petto

Un quadro di Kandinsky dove immaginarmi tutto

Ma è l’ora del ritorno

È l’ora del coraggio

Forse è vero siamo fatti tutti e due per qualcun altro

Ma io non ti dimentico

Io no non ti dimentico

Difficile accettarlo

Ma non siamo più gli stessi

Difficile convivere tra tutti quei ricordi

Che sanno di passione

Che sanno di rimpianti

Che sanno di carezze date al buio mentre dormi

Chissà se ti ricordi

La mia prima domanda

Dicesti non ti posso dare ora una risposta

Eppure lo sapevi

Ma non volevi dirlo

Soltanto per paura

Soltanto per orgoglio

E non te l’ho mai detto che mentre ti baciavo

Tenevo aperti gli occhi e di nascosto ti osservavo

Sembravi una canzone che mi squarciava il petto

Un quadro di Kandinsky dove immaginarmi tutto

Ma è l’ora del ritorno

È l’ora del coraggio

Forse è vero siamo fatti tutti e due per qualcun altro

Ma io no non ti dimentico

Io no non ti dimentico

E non te l’ho mai detto che mentre ti baciavo

Tenevo aperti gli occhi e di nascosto ti osservavo

Sembravi una canzone che mi squarciava il petto

Un quadro di Kandinsky dove immaginarmi tutto

È l’ora del ritorno

È l’ora del coraggio

Forse è vero siamo fatti tutti e due per qualcun altro

Io no non ti dimentico

Ma io no non ti dimentico

Noemi - 'Se t'innamori muori'

di R. Fabbriconi - M. Zocca - A. Mahmoud

Ed. Eclectic Music Publishing/Music Union/Milotic

Scusa è tardi, se vuoi passo da te,

Siamo stanchi, di lasciare sempre perdere,

Non rispondi se ti chiedo d’accendere,

Avere figli non è, non è,

Un discorso facile da prendere.

Perché in fondo sai, che se, sto qua,

Ti stringerei fino ad odiarti ma lo so,

Che non è facile, lasciarsi perdere, serenamente.

Perché è impossibile scordare quelle notti,

Con i sorrisi e con le borse sotto gli occhi,

La sensazione che se ti innamori muori,

Serenamente.

Credo sia normale, farsi continuamente dei pensieri strani,

Se inizia a svanire, la magia che c’era siamo già alla fine.

Perché non è più la prima volta, che prendi un treno per vedermi,

Che abbiamo l’ansia se si allungano i silenzi.

Perché in fondo sai, che se, sto qua,

Ti stringerei fino ad odiarti ma lo so,

Che non è facile, lasciarsi perdere, serenamente.

Perché è impossibile scordare quelle notti,

Con i sorrisi e con le borse sotto gli occhi,

La sensazione che se ti innamori muori,

Serenamente.

Lasciami soltanto un’altra via d’uscita,

Da questa discussione che sembrava infinita,

Qualcuno dovrà perdere, perché,

Accettarsi è difficile, quando non sai qual è la strada da prendere,

Dire siam diversi è sempre dura da ammettere,

Lasciami perdere, se conosci il peggio di me.

Perché in fondo sai, che se, sto qua,

Ti stringerei fino ad odiarti ma lo so,

Che non è facile, lasciarsi perdere, serenamente.

Perché è impossibile scordare quelle notti,

Con i sorrisi e con le borse sotto gli occhi,

La sensazione che se ti innamori muori,

Serenamente.

Olly - 'Balorda nostalgia'

di F. Olivieri - J. Boverod - F. Olivieri - P. Pasini

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Metatron Publishing/Platinum Squad Independent Label/Peermusic Italy

Magari non sarà

Nemmeno questa sera

La sera giusta per tornare insieme

Tornare a stare insieme

Magari non sarà

Nemmeno questa sera

Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano

Con la sigaretta in bocca,

Mentre stendeva il suo bucato

Io le ho risposto che

Vorrei

Vorrei

Vorrei

Vorrei

Vorrei

Vorrei

Tornare a quando

Ci bastava

Ridere, piangere, fare l’amore

E poi stare in silenzio per ore

Fino ad addormentarci sul divano

Con il telecomando in mano

Non so più come fare senza te

Te che mi fai, vivere e dimenticare,

Tu che mentre cucini ti metti a cantare

E tu chiamala se vuoi la fine

Ma come te lo devo dire

Sta vita non è vita senza te

Ma sai che questa sera

Balorda nostalgia

Mi accendo la tv

Solo per farmi compagnia

Che bella tiritera…

Beh insomma

Ti sembra la maniera

Che vai e mi lasci qua

Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena

E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena

So soltanto che vorrei,

Vorrei

Vorrei

Vorrei

Sì vorrei

Vorrei

Tornare a quando

Ci bastava

Ridere, piangere, fare l’amore

E poi stare in silenzio per ore

Fino ad addormentarci sul divano

Con il telecomando in mano

Non so più come fare senza te

Te che mi fai, vivere e dimenticare,

Tu che mentre cucini ti metti a cantare

E tu chiamala se vuoi la fine

Ma come te lo devo dire

Sta vita non è vita senza te

Ma chissà perché

Oh, sta vita non è vita senza te

Magari non sarà

Magari è già finita

Però ti voglio bene

Ed è stata tutta vita

Rkomi - 'Il ritmo delle cose'

di J. Ettorre - M. E. Martorana - M. Pierotti -

J. Ettorre - F. Catitti - L. V. Faraone - P.M. Lombroni Capalbo

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing/Doremi Corp./Thaurus Publishing/Honiro Label e Publishing

Dove sono i soldi adesso

Che sei rimasta sola?

Pornografia ma senza sesso

Effetto senza droga

Dov’è il tuo Dio?

Pensavo poveri poveri noi

Non sono problemi tuoi

Il caos non sciopera mai

Ovunque prende forma

Ultimamente fumo ed esco

Veramente poco

Sto in mutande mentre fisso

Stupidamente il vuoto

Ancora e poi di nuovo

Finché l’alba va via dalla via

Non mi è più chiaro se sia

Musica o burocrazia

Questo caos che forma

Il ritmo delle cose

Il ritmo che ci muove

Ci corre nella gola

Ci spezza le parole

È il ritmo delle cose

E ti stancherai come fai coi vestiti

Mi romperai come i tuoi giochi preferiti

Quante cose distruggiamo costruendo

È un violento decrescendo

È un moderno decrescendo

È un inferno a fuoco lento

Amore senza sentimento

È un violento decrescendo

E ti stancherai come fai coi vestiti

Mi romperai come i tuoi giochi preferiti

Quante cose distruggiamo costruendo

È un violento decrescendo

Si può fermare la pioggia

Ma è inutile scomodare i cieli

Se in quelle macchie di Rorschach

Ci vedo cose, le più crudeli

Buttati nel mondo, siamo alla prova

Come si lancia per caso un bouquet da sposa

Esco da un’altra festa, esco dall’algoritmo

Ritrovo la bellezza solo dietro l’imprevisto

È caos che corre

Che lento muore

Il ritmo delle cose

Il ritmo che ci muove

Ci corre nella gola

Ci spezza le parole

È il ritmo delle cose

E ti stancherai come fai coi vestiti

Mi romperai come i tuoi giochi preferiti

Quante cose distruggiamo costruendo

È un violento decrescendo

È un moderno decrescendo

È un inferno a fuoco lento

Amore senza sentimento

È un violento decrescendo

E ti stancherai come fai coi vestiti

Mi romperai come i tuoi giochi preferiti

Quante cose distruggiamo costruendo

È un violento decrescendo

Forse solo la stanchezza

Ti porta dentro quella stanza

Che hanno chiamato libertà

Di dire no, di dire basta

Questo casino mi somiglia

È il lato oscuro in piena vista

O è forse merda di un artista

È il ritmo delle cose

Il ritmo che ci muove

Ci corre nella gola

Ci spezza le parole

È il ritmo delle cose

E ti stancherai come fai coi vestiti

Mi romperai come i tuoi giochi preferiti

Quante cose distruggiamo costruendo

È un violento decrescendo

È un moderno decrescendo

È un inferno a fuoco lento

Amore senza sentimento

È un violento decrescendo

E ti stancherai come fai coi vestiti

Mi romperai come i tuoi giochi preferiti

Quante cose distruggiamo costruendo

È un violento decrescendo

Rocco Hunt - 'Mille vote ancora'

di R. Pagliarulo - Kende - M. Salvaderi - L. Santarelli -

D. Simonetta - P. Antonacci - S. Tognini

Ed. Spiraglio di Periferia/Eclectic Music Publishing/

Universal Music Publishing Ricordi/Diana/Double Trouble Club/Thaurus Publishing/Nuova Nassau/The Beautiful Ones/

Copyrght Control

Mi ricordo una strada

Un quartiere qualunque

Un bambino che sogna

Pure se non ha niente

Ogni giorno è un regalo

Per chi come me è destinato a partire

E le voci di chi ha giudicato

Ritornano nella mia testa

Mi dicevano tu non sarai mai nessuno

E ora non mi ricordo più, com’è l’odore del caffè

Quelle canzoni che mamma ascoltava alla radio

Giocavamo in quartiere sembrava uno stadio

Non è stata domenica mai più

Da quando sono andato via da casa mia,

Rimpiango anche le cose che odiavo

Le stesse che mi hanno fatto andare via

L’erba cresce in un campetto abbandonato

Colpa dei telefoni non ci hanno più giocato

L’ansia nel cuore quando le citofonavo

Se rispondeva il padre poi scappavo

Lo stato è assente come noi in mezzo a quei banchi

Un foglio bianco dove scriverò mi manchi

Tutto quello che ti serve è nel quartiere

Studia oppure ‘mparate ‘o mestiere

E mo’ riportami dove

Overamente songo je

‘O cafè dint’‘e canzone

Viento ‘e mare che sbatte pe’ dinto ‘e feneste

Me sceta ‘e po’ se ne va

Me vonno fottere l’anema

Ma je ‘ccu poco sto buono

Doje prete pe fa’ ‘na porta

Turnasse criaturo pe’ correre

Mille vote ancora

E ridere

Mille vote ancora

E chiagnere

Mille vote ancora

‘A casa mia

Mille vote ancora

Faccio brutti sogni e po’ me sceto ‘e botto

Vedo le facce degli amici ca nun ce stanno cchiù

Aggio sbagliato a prendermi le colpe

A pensare: potevo fare di più

Ad immaginare ‘nu finale diverso

A pensa’ si chella palla nun pigliava ‘a traversa

A distinguere l’amore dal sesso

Se ‘o posto ‘e vencere avesse perso, fosse rimasto me stesso

Il nemico a volte è l’orgoglio

Che chiude rapporti anche se non c’è un motivo

Siamo carte stropicciate nel portafoglio

Siamo anime buone in mondo cattivo

Perciò dicimme: tutt’appost’

Anche quando il mondo cade sulle spalle nostre

Anche quando alle domande non c’è una risposta

A campà accussì è tosta

Era meglio ‘a casa nostra

E mo’ riportami dove

Overamente songo je

‘O cafè dint’‘e canzone

Viento ‘e mare che sbatte pe’ dinto ‘e feneste

Me sceta ‘e po’ se ne va

Me vonno fottere l’anema

Ma je ‘ccu poco sto buono

Doje prete pe fa’ ‘na porta

Turnasse criaturo pe’ correre

Mille vote ancora

E ridere

Mille vote ancora

E chiagnere

Mille vote ancora

‘A casa mia

Mille vote ancora

Se mi vedi un po’ triste è perché cocche vota

Me manca assaje mamma mia, ‘a casa mia

Dove ancora si muore per niente a vent’anni

‘Sti figlie anna capi’

‘Sta guerra adda ferni’

E mo’ riportami dove

Overamente songo je

‘O cafè dint’‘e canzone

Viento ‘e mare che sbatte pe’ dinto ‘e feneste

Me sceta ‘e po’ se ne va

Me vonno fottere l’anema

Ma je ‘ccu poco sto buono

Doje prete pe fa’ ‘na porta

Turnasse criaturo pe’ correre

Mille vote ancora

E ridere

Mille vote ancora

E chiagnere

Mille vote ancora

‘A casa mia

Mille vote ancora

Rose Villain - 'Fuorilegge'

di R. Luini - N. Lazzarin - A. Ferrara - F. Abbate

Ed. Cash & Carter/Universal Music Publishing Ricordi/

Dodo Music Italia/Intera Music/Me Next/Sugarmusic

Cosa fai

Mentre tutti dormono?

Chissà se mi pensi o no

Mentre la luna cala su di noi

Splende in alto, guarda

Mai una volta giudica

Nostalgia puttana

Sono sola come lei

Che cosa fai

Mentre tutti sognano?

Ma forse ho oltrepassato il limite di ore senza te

Sento il tuo nome e inizia a piovere fuori e dentro me

Mi rigiro nel letto, non dormo più

Vorrei saperti dire di no

C’è quel film che ti piaceva alla TV

Sembra che stia parlando di noi

Se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei

Fuorilegge

Fuorilegge

Partiamo domani

Bonnie e Clyde

Coi sogni rubati

Senza di me

Cosa fai?

Mentre tutti si amano

Io rido del nostro destino avverso

Ascolto Almeno Tu nell’Universo

Mi inginocchio e chiedo agli angeli di darmi ciò che ho perso

Ma forse ho oltrepassato il limite di ore senza te

Sento il tuo nome e inizia a piovere fuori e dentro me

Mi rigiro nel letto, non dormo più

Vorrei saperti dire di no

C’è quel film che ti piaceva alla TV

Sembra che stia parlando di noi

Se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei

Fuorilegge

Fuorilegge

Partiamo domani

Bonnie e Clyde

Coi sogni rubati

Senza di me

Cosa fai?

Forse non sai che per te ho pianto

Stelle sopra al soffitto però io mi accontento

Canzoni tristi dal primo piano

Cuori a 200 all’ora ma vuoi ballare un lento

Forse ho oltrepassato il limite di ore senza te

Sento il tuo nome e inizia a piovere fuori e dentro me

Mi rigiro nel letto, non dormo più

Vorrei saperti dire di no

C’è quel film che ti piaceva alla TV

Sembra che stia parlando di noi

E se pensarti fosse un crimine stanotte io sarei

Fuorilegge

Sarah Toscano - 'Amarcord'

di J. Ettorre - F. Abbate - S. Toscano - J. Ettorre - F. Abbate -

F. Mercuri - G. Cremona - L. Grillotti - E. D. Maimone

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing/

Dodo Music Italia/Merk and Kremont/Copyright Control

La sera ride, ma suona drammatica

Sembra la zona più buia di un luna park

Con te era più romantica

La ruota panoramica

Mi piaceva anche avere paura

C’è un vento che mi porterà

Mi scioglierà le trecce

Di una vie en rose come Édith Piaf

Non mi rimane niente

C’ero io, c’eri tu

Una lacrima mi scende

Anche se ti scorderò

In un club il sabato

È tutto così amarcord,

Comico e tragico

Cosa eri tu, non lo so

Ma un po’ mi avevi illusa

Sai però

Forse in un film io con te

Non mi c’immagino

Sembra così démodé, però era magico

Cosa sei tu, un déjà vu

Mi sono solo illusa

Amarcord

Una lama mi accarezza la consapevolezza

Che indietro non ci ritornerò

E mi faccio tenerezza

Un velo di tristezza è l’unico vestito che ho

C’è un vento che mi porterà

Mi scioglierà le trecce

Di una vie en rose come Édith Piaf

Non mi rimane niente

C’ero io, c’eri tu

Una lacrima mi scende

Anche se ti scorderò in un club il sabato

È tutto così amarcord, comico e tragico

Cosa eri tu, non lo so

Ma un po’ mi avevi illusa

Sai però

Forse in un film io con te

Non mi c’immagino

Sembra così démodé, però era magico

Cosa sei tu, un déjà vu

Mi sono solo illusa

Amarcord

E ancora quel ricordo stupendo

Non è volato via con il vento

Ma dopo tutto mi arrendo

Una lacrima mi scende giù

Anche se ti scorderò

È tutto così amarcord

Cosa eri tu, non lo so

Ma un po’ mi avevi illusa

Illusa, illusa

Anche se ti scorderò in un club il sabato

È tutto così amarcord, comico e tragico

Cosa eri tu, non lo so

Ma un po’ mi avevi illusa

Sai però

Forse in un film io con te

Non mi c’immagino

Sembra così démodé, però era magico

Cosa sei tu, un déjà vu

Mi sono solo illusa

Amarcord

Serena Brancale - 'Anema e core'

di F. Abbate - J. Ettorre - S. Brancale -

F. Abbate - J. Ettorre - S. Brancale - M. Finotti - N. Lazzarin

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Dodo Music Italia/

Jet Music Publishing/Intera Music/Edizioni Avarello

Ti penso tra le vie

E quando vedo le scie

Delle barche in questo mare.

Carpe diem,

Domani le tue bugie

Non le voglio più ascoltare.

La mia anima canta,

È una camicia bianca

Che mi sventola addosso. (Oh eh)

Stanotte saremo due stelle del cinema,

Italo-americano.

Dammi un bacio su un taxi cabrio,

Un bacio

Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.

Baby I love u, Nenné ti amo,

Non lo so se ti suonerà neo-melodico,

Ma stanotte ti dedico:

Anema e core.

A A A,

Perché metti questa cassa dritta?

Io con te vorrei ballare salsa,

Tipo soli soli sulla Rambla

Maria Callas canta! (Lazzì)

Cosa vuoi davvero, soldi o libertà?

Che ti saluti dal balcone la città?

L’eleganza viene dal basso, come il jazz.

Stanotte saremo due stelle del cinema,

Italo-americano.

Dammi un bacio su un taxi cabrio,

Un bacio

Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.

Baby I love u, Nenné ti amo,

Non lo so se ti suonerà neo-melodico,

Ma stanotte ti dedico:

Anema e core,

Anema e core,

Anema e core,

Anema e core.

Italo-americano.

Dammi un bacio su un taxi cabrio,

Un bacio

Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.

(Brà)

Pccè io e tè

Sim na cosa sola,

Sim du facce della stessa luna.

Com sta collana che porta fortuna,

Bra ù sà, marioul.

Nan zi dann’ adenza a nsciun’.

Tu sta cummè p’ fa l’amore,

Io vogghj attè, anema e core.

Italo-americano.

Dammi un bacio su un taxi cabrio,

Un bacio

Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.

Baby I love u, Nenné ti amo,

Non lo so se ti suonerà neo-melodico,

Ma stanotte ti dedico:

Anema e core,

Anema e core,

Anema e core,

Anema e core.

Italo-americano,

Dammi un bacio su un taxi cabrio,

Un bacio

Che s’adda veré, s’adda da veré, s’adda da veré.

Lazzì

Shablo - 'La mia parola'

di C. Fini - M. Cellamaro - J. Bale - E. Medici -

P. M. Lombroni Capalbo - V. L. Faraone - R. Lamanna - E. Conocchia

Ed. Thaurus Publishing/JT Comunication di Giovanni Tiseo/

Krios Edizioni/Double Trouble Club

È una street song

Per dare quello che ho

Brucerò fino alla fine

Chiuso tra cemento e smog

È una street song

Qui la gente muore e vive

Senza soldi e alternative

L’unica cosa che so

24h 7 su 7 no stop

Siamo in sbatti sbatti per arrivare al top

Tu fai chatty chatty io faccio parlare il mio flow

Non ti danno abbracci qua sei da solo nel block

Io le mando baci lei che per me è la più hot

Mi dicevi taci, ora però sono il goat

Quaggiù odi e ami a giudicarmi è Dio

Amo la mia mami, amo sti money e l’hip-hop

È una street song

Per dare quello che ho

Brucerò fino alla fine

Chiuso tra cemento e smog

È una street song

Qui la gente muore e vive

Senza soldi e alternative

L’unica cosa che so

Suona dal basso questo gospel

È la voce di chi raccoglie le forze

Nonostante tutto mette da parte i forse qui vince la legge del più forte

È rap è blues e gin & juice

Fai il mio nome tre volte beetlejuice

Suona ancora più forte bad and boujee

Rock’n’roll lo sai party & bullshit

La voce del blocco suonerà più forte

Per quelle volte che ci hanno chiuso le porte

E ho solo una word, se dico che hai la mia parola

Lo sanno i miei g, questa è la way that we live

È una street song

Per dare quello che ho

Brucerò fino alla fine

Chiuso tra cemento e smog

È una street song

Qui la gente muore e vive

Senza soldi e alternative

L’unica cosa che so

È una street song

Per dare quello che ho

Brucerò fino alla fine

Chiuso tra cemento e smog

È una street song

Qui la gente muore e vive

Senza soldi e alternative

L’unica cosa che so

Simone Cristicchi - 'Quando sarai piccola'

di S. Cristicchi - N. Brunialti - S. Cristicchi - Amara

Ed. Dueffel Music di Francesco Migliacci/

Amara Edizioni di Erika Mineo

Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,

Ti starò vicino come non ho fatto mai.

Rallenteremo il passo se camminerò veloce,

Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.

Giocheremo a ricordare quanti figli hai,

Che sei nata il 20 marzo del ’46.

Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito

Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.

Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.

Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.

Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,

Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato

E sorridere del tempo che non sembra mai passato.

Quando sarai piccola mi insegnerai davverochi sono,

A capire che tuo figlio è diventato un uomo.

Quando ti prenderò in braccio

E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.

Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.

Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.

Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,

Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.

E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.

Ci sono cose che non puoi cancellare,

Ci sono abbracci che non devi sprecare.

Ci sono sguardi pieni di silenzio

Che non sai descrivere con le parole.

C’è quella rabbia di vederti cambiare

E la fatica di doverlo accettare.

Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria

Che non so dimenticare.

Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,

Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato

E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.

Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte

Che non avrai paura nemmeno della morte

Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte

Adesso è tardi, fai la brava

Buonanotte.

The Kolors - 'Tu con chi fai l’amore'

di D. Petrella - E. D’Erme - A. Fiordispino -

S. Tognini - D. Petrella - E. D’Erme

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/

Edizioni Basso Lazio/Diana/Baraonda Edizioni Musicali/

The Beautiful Ones

Persa in un’isola grande così

A mille miglia da questa città

Avevi grandi occhi neri e mi fa

Dove stai andando?

Non lo so

Era una stella che lascia una scia

Un desiderio che nasce così

La gente in strada che viene e che va

Si sta cercando

E non lo sa

Tutte le storie sono uguali e te lo dico

C’è sempre uno che se ne va da Roma a Portorico

Mi sento come l’ultima bottiglia che ho nel frigo

Che non ricordo mai mai mai mai

Mi piaci un minimo

Mi aspetti a Mykonos

In ogni rendez-vous

Bugie si dicono

Chi non è libero

Chi non c’ha il fisico

Stasera non importa più

Tu con chi fai l’amore

E perché

Sale come un ascensore quando vengo da te

Se fai così mi togli l’anima

Che cosa stupida

Tanto la cosa importante non è

Tu con chi fai l’amore

Stasera

Domani

Chissà

Tu con chi fai l’amore

Stasera

Domani

Chissà

A mezzanotte poi un salto nel blu

Dove le luci si spengono già

Diceva dai l’hai capito anche tu

Mi sto innamorando

Non lo so

Io per gli errori c’ho una mezza calamita

Chi prova le emozioni e chi le compra con la visa

Non mi mandare fuori appena inizia la partita

Con te non gioco mai mai mai mai

Mi piaci un minimo

Mi aspetti a Mykonos

In ogni rendez-vous

Bugie si dicono

Chi non è libero

Chi non c’ha il fisico

Stasera non importa più

Tu con chi fai l’amore

E perché

Sale come un ascensore quando vengo da te

Se fai così mi togli l’anima

Che cosa stupida

Tanto la cosa importante non è

Tu con chi fai l’amore

Non posso spegnere le luci dell’alba

Che sono dentro la stanza

Guarda che confusione

Non c’è mai una ragione

Uhh

Non posso credere alle voci dell’ansia

Sanno il mio nome ma non è la realtà

Guarda che confusione

Ma non importa più

(Tu con chi fai)

(Tu con chi fai)

Tu con chi fai l’amore

E perché

Sale come un ascensore quando vengo da te

Se fai così mi togli l’anima

Che cosa stupida

Tanto la cosa importante non è

Tu con chi fai l’amore

Stasera

Domani

Chissà

Tu con chi fai l’amore

Stasera

Domani

Chissà

Tony Effe - 'Damme ‘na mano'

di D. Petrella - D. V. Vettraino - N. Rapisarda -

D. Petrella - L. V. Faraone - D. V. Vettraino

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/

Thaurus Publishing/Copyright Control

Io non soffro per te

Non so fare l’attore

Sono pronto a sbagliare

Come un uomo d’onore

Spengo la sigaretta

Come la nostra storia

Ogni notte è per sempre

Per le strade di Roma

E non fare la stupida stasera

Tu non sei mai sincera

Tu sei pericolosa

Io so che morderai la mela

Ma di noi cosa direbbe Califano

Che è durato troppo poco

Cammino sui sanpietrini

Fino a quando non te trovo

Damme ‘na mano

Che c’ho ner core

Solo ‘na donna e ‘na canzone

Nun conta niente

Si crolla er monno

Io m’aricordo solo di te

Damme ‘na mano

Sinno me moro

Damme ‘na mano

Che c’ho ner core

Soltanto te

Io e te per tutta la vita

Te lo giuro mi incrocio le dita

Sono il classico uomo italiano

Amo solo mia madre Annarita

La domenica ti lascio sola

Vuoi andare a cena ma c’è la partita

Tu mi aspetti nel letto nervosa

Parli poco fai la stranita

Poi mi tocchi te ne fotti

Vai più giù mi si girano gli occhi

Poi mi guardi togli i tacchi

Mentre ti fai i capelli raccolti

A te piace sbagliare farmi del male

Mi alzi le mani

Poi ti vuoi scusare

E so che perderò questo gioco

Come a carte sei brava a barare

Damme ‘na mano

Che c’ho ner core

Solo una donna

E ‘na canzone

Non conta niente

Si crolla er monno

Io m’aricordo solo di te

Damme ‘na mano

Sinno me moro

Damme ‘na mano

Che c’ho ner core

Soltanto te

Io ho sofferto per te

Ora so fare l’attore

Quante volte ho sbagliato

Come un uomo d’onore

Accendo la sigaretta

Penso alla nostra storia

Mentre guardo la notte

Per le strade di Roma

Willie Peyote - 'Grazie ma no grazie'

di G. Bruno - A. Vella - D. Bestonzo - L. Romeo

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Turet/Gorilla

Ma che storia triste, avevo aspettative basse

E sai già come finisce visto da dove si parte

Tu vorresti che la gente ti capisse, la ami come se lei ricambiasse

E c’hai provato anche più volte dei Jalisse ma l’insistenza non è mai così di classe

Certi discorsi vanno presi con le pinze oppure provocano risate grasse

E te la aspetti ma ogni volta ti stupisce, guarda le loro facce come se non bastasse

Grazie ma no grazie

Tanto fanno finta ma lo sanno

Più e profondo e meno paga, quasi sempre meglio stare in superficie: Salvagente

Le risposte che ti danno sembran fatte con lo stampo

Quindi metterò le mani avanti, due passi indietro ogni passo avanti

Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze

Grazie ma no grazie

Questa gente non fa un cazzo li mantengo tutti io con le mie tasse

Grazie ma no grazie

Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti che non sono mai dei buoni investimenti

Dovremmo organizzare una rimpatriata tipo una cena di classe

Grazie ma no grazie

Grazie ma no o o o

Davvero grazie ma

C’è chi non sa più come scrivere, non sa come parlare

Non sa a quali parole deve mettere ad esempio l’asterisco al plurale

C’è chi non sa più come ridere, non sa come scherzare

E vuole la tradizione se la confusione qua è generale

“Eh oggi va così chissà domani”

Domani domani do-do-domani magari riesco a capire gli esseri umani

Chi bacia sulla bocca i propri figli e c’è chi bacia sulla bocca i propri cani

E quanto va di moda il vittimismo di chi attacca ma dice che si difende

C’è chi dice non si può più dire niente, poi invece parla sempre, almeno sii coerente

Almeno per sta volta che c’è chi ancora ti da corda

E c’è chi ha perso la memoria e vorrebbe che tornasse come se non bastasse

Grazie ma no grazie

Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze

Grazie ma no grazie

Questa gente non fa un cazzo li mantengo tutti io con le mie tasse

Grazie ma no grazie

Dovresti dare meno ascolto ai sentimenti che non sono mai dei buoni investimenti

Dovremmo organizzare una rimpatriata tipo una cena di classe

Grazie ma no grazie

Grazie ma no o o o

Davvero, grazie ma no

Storia triste, aspettative basse

C’è chi sparisce finché si calmano le acque (ma che storia triste)

C’è chi annuisce tra le frasi fatte vince chi stupisce sempre a mani basse

Grazie ma no grazie

Grazie ma no o o o

Davvero, grazie ma no grazie

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