"L'attacco del brano, 'che confusione', non è casuale: è un omaggio che gli autori hanno voluto fare a Sarà perché ti amo"
"Cosa ci aspettiamo?" da Sanremo 2024? "Niente". I Ricchi e Poveri alla 74esima edizione del festival con il loro 'Ma non tutta la vita', brano che sembra ormai essere diventato già una hit, raccontano le emozioni del loro ritorno dopo 32 anni sul palco dell'Ariston. "Siamo venuti qua per partecipare, e siamo contenti e fortunati per esserci arrivati. La canzone ci è piaciuta subito, questo 'fiocco' con cui siamo saliti sul palco ci ha dato grande allegria. Forse questo è il motivo per il quale stiamo ancora insieme", sottolineano aggiungendo che "l'attacco del brano, 'che confusione' non è casuale, è un omaggio che gli autori hanno voluto fare a Sarà perché ti amo", spiegano. "E perché effettivamente, in questo mondo c'è da confondersi".
Un ritorno all'insegna della freschezza, non solo per il sound del pezzo, ma per l'approccio che il duo rivela alla vita in generale. "Il rapporto con i social? Oggi è diventata una delle cose più importanti, abbiamo un'équipe di ragazzi molto giovani che ce li curano - spiegano - Lo abbiamo aperto da poco, prima non ne sentivamo la necessità ma sbagliando, il mondo sta andando avanti e dobbiamo farlo anche noi. Negli anni Ottanta, facevamo tre interviste e poi eravamo liberi, non dovevamo fare più nulla".
Non può mancare un pensiero per Franco Gatti, il componente del celebre gruppo scomparso qualche anno fa. "Franco ci manca moltissimo ma noi lo sentiamo molto vicino, quando ha deciso di andare via ci ha detto 'dovete continuare a portare la nostra musica in tutto il mondo'", spiegano Angela Brambati e Angelo Sotgiu. Il duetto della serata delle cover sarà con Paola e Chiara, e il duo eseguirà un brano cult della carriera, 'Sarà perché ti amo', scritto da Cristiano Minellono e dai membri maschili del trio, Angelo Sotgiu e Franco Gatti, nel 1981, e riportato in auge ora in una versione remix che spopola nelle discoteche.
"La scelta di 'Sarà perché ti amo' è la celebrazione di un brano mondiale che diventa attuale di nuovo in questo momento a distanza di quarantatré anni", spiega il manager Danilo Mancuso. E c'è spazio anche per un ricordo di Toto Cutugno: "Toto alcuni se lo dimenticano ma è stato un grande cantautore che ha fatto canzoni bellissime anche per noi, dimostrandoci una grande amicizia", dicono i Ricchi e Poveri. Che per finire danno un consiglio ai giovani: "I 'no' insegnano a fare meglio. Ci sono alcuni giovani che hanno la necessità di raccontare i problemi che hanno. Vogliamo dare un consiglio. Dovete buttarvi. Non si aspetta tutta la vita per agire, prendi una decisione e portala avanti. Non si può aspettare tutta la vita, in tanti stiamo aspettando. Speriamo succeda qualcosa in fretta.