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Show sold out per il quintetto scozzese, che al Fabrique ripercorre hit del passato e brani del nuovo album ‘The Human Fear’
Il punk rock può essere non solo un genere di protesta e politicizzato ma anche intelligente e ironico, e se questo può sembrare un ossimoro, allora non conoscete i Franz Ferdinand. A partire dal nome, che rievoca un episodio storico che tutti hanno studiato a scuola, il quintetto scozzese non fa mistero di una certa raffinatezza e un pizzico di follia.“Saltate” istruisce dal palco il frontman Alex Kapranos, impeccabile in giacca e cravatta. E il pubblico esegue diligentemente, prima di perdersi in un boato. La band assesta il colpo, tra chitarre distorte e frenesie vocali, e la folla incassa. Il gruppo, di cui Kapranos e il bassista Bob Hardy sono i due soli membri originali, appare in ottima forma sul palco del Fabrique di Milano, per l’unico appuntamento italiano invernale, sold out da mesi, annunciato sulla scia del nuovo album ‘The Human Fear’ arrivato a oltre 20 anni dal debutto. Dalle feste illegali organizzate negli edifici fatiscenti di Glasgow, di strada ne hanno fatta i Franz Ferdinand e musicalmente e creativamente appaiono ancora al top. Sia chiaro: la fame che avevano 20 anni fa è ormai stata saziata, non c’è dubbio, ma la loro ricetta rock alternative ha ancora un forte appeal sul pubblico.
Esplosi fin dal primo album omonimo, hanno consolidato il successo con il secondo lavoro, ‘You Could Have It So Much Better’. In seguito tornati a uno status più underground, hanno dichiarato di essere “contenti di non essere più famosi” per poter tornare a suonare in luoghi più piccoli e più congeniali alla loro personalità. Ma al Fabrique non si direbbe che sia così, vista la data milanese sold out da mesi e lo status di band di culto che hanno raggiunto anche al di fuori del cosiddetto ‘post punk revival’. La serata si apre sulle note di ‘Night Or Day’ estratta dall’ultimo lavoro in studio, e lascia subito spazio alla banger ‘Do You Want To’. “Sono felicissimo di essere tornato a Milano - dice Kapranos - amo la vostra energia, riesco a sentirla”. Immancabile in scaletta ‘The Dark Of The Matinee’ del 2004, il cui video vede la band danzare in abiti da scolari. E la sensazione è proprio quella di partecipare a una festa di fine anno. Del resto un po’ il vero marchio di fabbrica di questi ex ragazzi. In scaletta la band non risparmia un pugno di hit dal passato come la trascinante ‘Take Me Out’, l’idilliaca ‘Walk Away’ e l’irresistibile ‘No You Girls’. E poi le novità dell’album ‘The Human Fear’ come la ritmata ‘Everydaydreamer’, le vibes rock melanconiche di ‘Built It Up’ e l’esplosione dance di ‘Hooked’ cantata assieme a Master Peace, opener della serata.
I nostri suonano per un’ora e mezza, ringraziano continuamente il pubblico di Milano, e si lasciano andare a un set travolgente. Non sono solo degli abili musicisti: sul palco i Franz Ferdinand sanno intrattenere a dovere. Artisticamente ancora all’avanguardia grazie alla loro abilità di fondere disco-rock e indie, post-punk, con ritmi ballabili e spolverate dadaiste. ‘This Fire’, dall’album di debutto, come da copione chiude il set. Dovrebbe suonare ripetitiva invece resta la più sentita e come recita l’ultima strofa, è un fuoco che manda “fuori controllo” il pubblico. Se li avete persi, niente paura: i Franz Ferdinand torneranno con tre appuntamenti estivi in Italia il 28 agosto a Romano D’Ezzellino (Vi), il 29 agosto a San Mauro Pascoli (Fc) e il 30 agosto a Roma. (di Federica Mochi)