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Morte Liam Payne, cadono le accuse contro 3 imputati di omicidio colposo

Sono un amico della popstar degli One Direction e due membri del personale dell'hotel 'CasaSur Palermo' di Buenos Aires

Morte Liam Payne, cadono le accuse contro 3 imputati di omicidio colposo
20 febbraio 2025 | 17.02
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Sono state ritirate le accuse di omicidio colposo nei confronti di un amico di Liam Payne e di due membri del personale dell'hotel 'CasaSur Palermo' di Buenos Aires in cui il cantante inglese il 16 ottobre scorso perse la vita dopo essere caduto dal balcone del terzo piano. Rogelio 'Roger' Nores, presunto manager di Payne, e i due addetti dell'albergo erano stati accusati a dicembre, due mesi dopo la morte della 31enne popstar degli One Direction. I giudici della Corte d'appello di Buenos Aires hanno annullato la precedente decisione di incriminare tutti e tre.

Altri due uomini accusati di aver venduto cocaina a Payne prima della sua morte rimangono in carcere e rischiano un probabile processo. Dopo l'annuncio della caduta delle accuse contro di lui, Nores, ha dichiarato alla rivista "Rolling Stone": "Sono contento che sia finalmente finita. Sono felice di poter viaggiare nel Regno Unito e così poter dire addio al mio amico". Il suo avvocato Rafael Cuneo Libarona si è detto "felice di aver ribaltato la decisione. Abbiamo sempre sostenuto che Rogelio Nores non era responsabile della morte di Liam Payne. Era solo un suo amico e non aveva alcun dovere o obbligo legale di garantire la sua sicurezza".

Cuneo Libarona, fratello del ministro della Giustizia argentino, aveva ribattuto alle affermazioni dell'accusa secondo cui Nores non aveva adempiuto al suo dovere di diligenza nei confronti del cantante. I tre giudici della Corte d'appello hanno pubblicato la sentenza otto giorni dopo l'udienza presso il Tribunale penale e correzionale nazionale argentino.

I due dipendenti dell'hotel che non dovranno più rispondere delle accuse sono Gilda Martin, responsabile della sicurezza, ed Esteban Grassi, il capo receptionist che ha effettuato una chiamata di emergenza poco prima che Payne morisse. Tutti e tre gli imputati avrebbero rischiato pene detentive da uno a cinque anni in caso di condanna, anche se avrebbero potuto beneficiare della sospensione della pena. I procuratori hanno la possibilità di ricorrere in appello contro la decisione di annullare le accuse, ma non hanno ancora indicato se lo faranno.

I due uomini che devono ancora rispondere delle accuse sono il cameriere Braian Nahuel Paiz e il lavoratore sospeso dall'hotel Ezequiel David Pereyra, accusati di aver fornito droga a Payne. Se riconosciuti colpevoli, potrebbero rischiare pene detentive tra i 4 e i 15 anni.

Il presunto ruolo del signor Nores come manager e rappresentante di Payne, posizione che ha negato di ricoprire, sarebbe stato un elemento importante nella decisione di perseguire l'uomo d'affari. In una sentenza di dicembre, il giudice Laura Bruniard aveva accusato Nores di aver "mancato ai suoi doveri di cura, assistenza e aiuto" nei confronti del cantante. Nores aveva dichiarato in precedenza in un comunicato: "Non ho mai abbandonato Liam, sono andato al suo hotel tre volte quel giorno e me ne sono andato 40 minuti prima dell'accaduto. Quando me ne sono andato c'erano più di 15 persone nella hall dell'hotel che chiacchieravano e scherzavano con lui. Non avrei mai potuto immaginare che sarebbe successa una cosa del genere. Non ero il manager di Liam. Era solo un mio carissimo amico".

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