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L'artista si esibirà all'Alcatraz martedì prossimo. Sul palco attesi i brani più iconici della sua carriera ultratrentennale e del nuovo album 'One Assassination Under God - Chapter One'
Chi ha paura di Marilyn Manson? Ormai nessuno. Sembrano un lontano ricordo le controversie del passato, quando a ogni show del Reverendo che veniva annunciato seguivano manifestazioni, processioni religiose, polemiche e interrogazioni urgenti. Tutto per provare a bloccare gli show del cantante. Nel 2003 a Palazzo Marino si scatenò il finimondo a poche settimane dall’esibizione sul palco del Mazda palace, che poi saltò per un problema di salute dell’ex Antichrist Superstar, una tracheite. Stesso copione nel 2007 e nel 2012. Niente di tutto ciò accade oggi che la rockstar si prepara a calcare il palco dell’Alcatraz di Milano con un concerto in calendario tra due giorni, martedì 11 febbraio.
C’è da scommettere che nessun gruppo di cristiani che si presentavano un tempo sul luogo del concerto per manifestare con crocifissi e rosari lo farà martedì in via Valtellina. E pazienza se qualcuno storcerà comunque il naso. Volenti o nolenti, Marilyn Manson è pronto a tornare con la sua musica, a distanza di oltre sei anni dall’ultimo spettacolo tenuto in Italia. Un concerto andato sold out nel giro di 24 ore lo scorso agosto, quando è stato annunciato il tour europeo, nel caso ci fossero stati dubbi sul fatto che il Reverendo potesse ancora avere l’appeal di un tempo, dopo anni di controversie e assenza dalla scena.
E invece i fan del re dello shock rock hanno potuto trarre un sospiro di sollievo. Non solo perché Marilyn Manson, al secolo Brian Hugh Warner, è più in forma che mai (lo stesso artista ci tiene a sottolineare i 4 anni di sobrietà dall’alcol sui social e appare oggi disintossicato, dimagrito e con la voce che dei fasti di ‘Holy Wood’) ma perché sul palco porterà, oltre ai successi di sempre, come ‘The Beautiful People’, ‘The Fight Song’, ‘Tourniquet’, 'Love Song' anche i brani del nuovo lavoro in studio ‘One Assassination Under God - Chapter One’ uscito il 22 novembre scorso.
Un album che vede il ritorno in pompa magna del produttore e musicista Tyler Bates, che ha dato il tocco che da anni mancava al sound del Reverendo. Brani come ‘As Sick As The Secrets Within’, ‘Raise The Red Flag’ e ‘Sacrilegious’ potrebbero finire nella scaletta di martedì, su un palco che potrebbe apparire non molto diverso da quello sul quale si è esibito il Reverendo nei mesi scorsi, durante la tournée americana. Scena spoglia, luci blu e rosse, e un look sobrio in total black. Niente croci rovesciate, fulmini, Bibbie strappate o fiamme, tutti simboli trasgressivi del passato nei quali il musicista statunitense ha sempre sguazzato.
Probabilmente l’intenzione è riportare l’attenzione sulla musica, che negli ultimi anni è spesso stata in secondo piano rispetto alle vicende giudiziarie che l’hanno riguardato, soprattutto con il caso delle accuse di violenza domestica, recentemente cadute, mosse in prima battuta dall’ex compagna, l’attrice Evan Rachel Wood e che poi hanno coinvolto altre donne. Controverso, venerato dai suoi fan e odiato da chi non apprezza la sua musica, di certo oggi c’è che Marilyn Manson è ormai diventato più riflessivo e meno trasgressivo di un tempo e non spaventa più nessuno. La voce regge ancora, come dimostra l’ultimo album accolto favorevolmente dalla critica e tutti si augurano che sul palco milanese il musicista possa dimostrare ancora una volta di essere il re indiscusso del genere. (di Federica Mochi)