Ieri a Roma si è tenuto il suo Christmas Beauty Party al Mediterraneo del Maxxi trasformato in Luna Park
Se nel mondo del cinema si pronuncia il nome del make-up artist Simone Belli, gli occhi delle star si illuminano. Sì, perché con il suo trucco accompagna i protagonisti della 'settima arte' ( e non solo) in ogni occasione importante, che sia il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia o agli eventi di moda, ma anche in situazioni tragicomiche, che sembrano scene da film: "Una volta ho truccato Sabrina Impacciatore sdraiata su un letto perché era svenuta. Per lei ho chiesto perfino delle spille da balia alle suore, quando nel 2010 è stata la prima donna a condurre il Concertone del Primo Maggio". A raccontarlo all’Adnkronos è Simone Belli, in occasione del suo 'Christmas Beauty Party', tra gli appuntamenti romani più attesi della stagione tra glamour, star del cinema e magia del Natale. Il tema di questa edizione, a ritmo delle voci del complesso vocale a cappella Anonima Armonisti, è il gioco "perché ci siamo spenti, siamo annoiati e ci scordiamo di sognare", dice Belli, che per l’evento ha trasformato il Mediterraneo del Maxxi in un Luna Park con installazioni, giochi e luci. Presenti tanti volti dello spettacolo: da Luisa Ranieri e Luca Zingaretti a Serena Rossi, Isabella Ferrari, Jasmine Trinca, Beppe Fiorello, Miriam Leone, Cristiana Capotondi, Andrea Bosca, Francesco Gheghi, Dharma Mangia Woods, Francesca Chillemi, Tosca.
E ancora, Pilar Fogliati, Silvia D’Amico, Giusy Buscemi, Alessandra Mastronardi, Matilde Gioli, Lucia Ocone, Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Lorenzo Zurzolo, Paola Minaccioni, Elena Santarelli. Ma anche Carolina Crescentini, Valentina Cervi, Laura Chiatti e Valentina Lodovini, che "insieme a Sabrina Impacciatore (assente all’evento) rappresentano il mio primo team grazie a loro ho iniziato a lavorare nel mondo del cinema. Mi sento fortunato, tra di noi c’è un legame profondissimo. Per me sono amiche, è famiglia", racconta Belli, non solo truccatore ma anche confessore delle star: "con l’attrice o l’attore si crea un legame intimo, perché lavoro sul loro volto e nel frattempo ascolto i loro pensieri. Spesso sono lezioni di vita". Non solo confessioni, ma anche avventure. "Tanti anni fa ho truccato Crescentini in 4 minuti, eravamo in un ripostiglio dell’Excelsior durante la Mostra del Cinema di Venezia", ricorda Belli, che ha partecipato a una puntata della serie Sky 'Call My Agent – Italia 2' con protagonista Impacciatore nei panni di se stessa alle prese con il ruolo di madrina della kermesse veneta.
Ed è sul tappeto rosso, e non solo, che Belli detta le tendenze. E lo fa attraverso "un make-up essenziale, che considero come una carezza. Io non seguo i trend, preferisco ascoltare chi ho di fronte e non snaturare il volto", sottolinea Simone, che si sente uno chef: “io giro il mondo e studio, assimilo quello che ho visto e poi creo. Un po’ come gli chef, che viaggiano alla ricerca di nuovi sapori e abbinamenti", spiega Belli, che tra le sue icone annovera Sophia Loren, Audrey Hepburn e Marylin Monroe. Ma anche Van Gogh e Caravaggio. E l’arte è entrata anche nei suoi lavori. Primo fra tutti quello con Achille Lauro, che sul palco del Festival di Sanremo nel 2020, si è presentato con un look ispirato alla regina Elisabetta I Tudor attraverso una face art con delle perle ‘incastonate’ sul viso: "uno dei lavori più significativi che io abbia mai fatto. È stato un ritorno alla parte più artistica di me", ricorda Belli, che per Natale e Capodanno non ha dubbi: "bocca rossa, è inutile provare a cambiare. Il rosso ti toglie in un istante la stanchezza e ti rende affascinante e sensuale. Per me è un colore adatto a tutti e tutte anche quando si esce per andare a fare la spesa".
Per l’ultimo dell’anno "ci si può abbandonare alla follia e mettere dei glitter sulle ciglia o un eyeliner colorato o glitteraro", ma anche, "uno smokey eyes con dei glitter scuri sulla palpebra mobile superiore". Ma nel 2025 si ritorna al nude: "torna la palette nude per occhi e labbra e prosegue il concetto di pelle trasparente, via quei ceroni che ci rendono irriconoscibili. Parola d’ordine è: bon ton, anzi, demure", spiega Belli, che sogna di continuare ad accompagnare tutte le donne con il proprio make-up: "non ho mai avuto la brama dell’attrice e non ce n’è un’altra con la quale vorrei lavorare. Ne ho truccate talmente tante che sarebbe stupido aggiungerne altre. Per me le donne sono donne, non importa chi siano o che lavoro facciano", conclude.(di Lucrezia Leombruni)