Il film di Jacques Audiard, nelle sale con Lucky Red, prosegue la corsa verso Oscar dopo trionfo ai Golden Globe
È entrata nella storia del cinema con il musical tra narcos e identità di genere 'Emilia Pérez' di Jacques Audiard, diventando la prima attrice transessuale a vincere il premio per la miglior interpretazione femminile all'ultimo Festival di Cannes e a ottenere una nomination per la stessa categoria ai Golden Globe. Ora l'attesa è tutta per gli Oscar, dove Karla Sofía Gascón potrebbe portarsi a casa la prima statuetta. "'Emilia Pérez' e in generale fare cinema per me non è un atto politico. Penso che sia una responsabilità", perché "noi attori non solo abbiamo il compito di intrattenere, ma anche quello di dare voce a chi non ce l'ha e di rappresentare sullo schermo chi non lo è mai stato. L'unico modo che ho di farlo è essere una combattente sullo schermo". A dirlo è Karla Sofía Gascón all'Adnkronos, che nel film interpreta un potente boss del cartello messicano della droga che decide di ritirarsi dai suoi loschi affari e diventare la donna che ha sempre sognato di essere. E lo fa con l’aiuto dell’avvocato Rita, interpretata da Zoe Saldaña.
"Questo è stato un progetto complesso, che ha richiesto un lungo lavoro", ma "la difficoltà più grande è stato interpretare l'accento messicano e interpretare i cambiamenti di voce, da quella del boss Juan 'Manitas' Del Monte e a quella di Emilia Pérez", ricorda Gascón, che nella versione italiana del film è doppiata da Vladimir Luxuria. Sul tema dell'inclusività "si fa un passo avanti e uno indietro in ogni parte del mondo", spiega l'attrice spagnola, "ma l'importante è evitare che i diritti che abbiamo ottenuto con tanta fatica non vengano dati nelle mani persone che usano tutto questo per creare odio e manipolare gli altri", conclude.(di Lucrezia Leombruni)