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Salmo torna con 'Gangs of Milano': "Grazie al cinema ho abbassato la cresta"

Nuove storie nella periferia multietnica iniziate con 'Blocco 181', nel cast anche Alessandro Borghi

Una scena di 'Gangs of Milano' - Marco Piovanotto / Sky
Una scena di 'Gangs of Milano' - Marco Piovanotto / Sky
18 marzo 2025 | 19.22
LETTURA: 3 minuti

Con 'Gangs of Milano' torna la Milano del Blocco, l'imponente complesso edilizio al centro della favola nera ambientata fra le comunità multietniche del capoluogo lombardo. Dopo 'Blocco 181' il viaggio prosegue con questa serie originale Sky, prodotta da Sky Studios, TapelessFilm e Red Joint, che sarà dal 21 marzo su Sky e in streaming su Now. Negli 8 episodi, diretti da Ciro Visco, torna Salmo, in qualità di supervisore musicale della colonna sonora e attore nei panni di Snake. "Grazie al cinema - dice - sono cambiato, ho abbassato la cresta. È stato difficile perché attui una distruzione completa dell’ego e per un rapper è difficile, il cinema è la kriptonite per i rapper. È bello quando l’arte ti cambia la vita". Come "il personaggio che interpreto anche io mi sono isolato dal mondo, ho seguito il suo esempio. Il mio modo di pensare ora è diverso", racconta l'artista, in occasione della conferenza stampa della serie.

I personaggi

In questo racconto di emancipazione sentimentale, familiare, sessuale e criminale il pubblico ritrova i tre protagonisti conosciuti in 'Blocco 181': Bea (Laura Osma), Ludo (Alessandro Piavani) e Mahdi (Andrea Dodero) sono cambiati e separati, in questa nuova serie ricoprono dei ruoli che non hanno scelto, ma il legame che li unisce è ancora vivo. All’interno del Blocco prosegue la guerra per il potere. A rompere gli equilibri, in un crescendo di azione e tensione, c’è una nuova realtà, la Kasba, un collettivo giovane e caotico come la musica che produce, fra trap, drill e techno. I suoi giovanissimi membri (interpretati dai rapper emergenti Fahd Triki e Noè Nouh Batita) inseguono un sogno di libertà e amicizia che si scontra con la dura vita del Blocco. "Per noi la musica è un modo per esprimerci, per raccontare chi siamo e da dove veniamo", dicono Fahd e Noè. "Veniamo da un contesto in cui c’è gente che è stufa", aggiunge Noè, che ricorda quando "da piccolo mia madre mi metteva i sacchetti alle caviglie, perché per terra c’erano le siringhe. Veniamo da un contesto difficile”. La musica rap "è importante per raccontarsi, ho portato Fahd e Noè in studio e sono stati molto bravi", spiega Salmo.

Il regista Ciro Visco spiega che trovarli "è stata una sfida, volevamo prendere persone con quel vissuto per dare tridimensionalità ai personaggi. Abbiamo abbandonato le agenzie di casting perché non è facile trovare attori nordafricani. Così abbiamo fatto uno ‘street casting, si sono presentati più di 150 persone da tutta Italia". "Questi due sul set hanno stravolto le battute e ci hanno regalato quella naturalezza che serviva al racconto".

La serie è stata girata in parte a Torino e a riguardo Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia è intervenuto nel corso della conferenza stampa: "Lancio un appello in maniera costruttiva: abbiamo incontrato la presidente della Lombardia Film Commission perché per noi è importante avere il supporto per poter girare a Milano, una città che può accogliere il cinema e non solo la moda e il design".

Milano tra periferia e rooftop

Se da una parte c’è una periferia che pulsa e urla, dove il crimine sembra essere l’unica possibilità, dall’altra c’è la Milano bene tra grattacieli scintillanti e drink sui rooftop dove la noia spinge le vite al limite. "Ho vissuto qui a Milano per 15 anni, l’ho vista in tutte le sfaccettature, dai centri sociali ai locali in. L’ho vista cambiare sotto ai miei occhi. Poi sono stato per un periodo a Londra e quando sono tornato ho trovato una città diversa", e 'Gangs of Milano' "è la fotografia realistica di come è Milano oggi", dice Salmo, protagonista assoluto del sesto episodio insieme a Elisa Wong e Alessandro Borghi. Con quest’ultimo se le danno senza sconti (ma per finta): "Avevamo uno stuntman, mi sono divertito troppo. Vorrei fare solo film action, senza battute", conclude ridendo Salmo.

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