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'Mi sento italiano e scaligero, continuerò a guidare l'Accademia della Scala, a Teatro repertorio classico e nuovi coreografi contemporanei'
"Una compagnia unica, una eccellenza nel mondo. Merita rispetto, devozione, passione. E' quello che farò pur non abbandonando la direzione dell'Accademia della Scala. Ho già cominciato a lavorare e per me è la terza volta alla guida del corpo di ballo milanese, mi sento italiano e scaligero. Ho rifiutato altri inviti, altre proposte dall'estero pur di rimanere a Milano. Confesso che non me lo aspettavo, ma ho subito dato la mia disponibilità". Frédéric Olivieri parla all'Adnkronos dopo la nomina, per due anni, dall'1 marzo, alla direzione del corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano.
"C'è sempre stata una grande collaborazione tra il Teatro e gli allievi dell'Accademia come nel recente 'Schiaccianoci' e molti primi ballerini scaligeri sono usciti dalla nostra scuola. Non nascondo la mia grande soddisfazione". Come sarà la sua direzione? Quale la linea artistica, Olivieri? "Mi sento un direttore in evoluzione, l'immobilismo di pensiero, ma soprattuto creativo, non fa per me - risponde -. Ancora non posso anticipare nulla ma questo Teatro, questa compagnia meritano l'eccellenza dei maestri e dei coreografi. E' quello che porterò a Milano, tra grande repertorio e tradizione classica e nuovi creatori contemporanei, sempre curioso, aperto alle novità, lo ripeto, soprattutto appassionato. Mi sento un privilegiato", conclude Fréderic Olivieri.