
La voce dei Marlene Kuntz parla all'Adnkronos del suo progetto da solista spaziando dall'amore al clima. "Quello che sta facendo Trump col via libera all'acqua è assurdo"
Un album figlio della solitudine del Covid che trasforma la vulnerabilità in motore creativo. All'indomani del grande successo del suo concerto romano, con un sold out e una grande partecipazione da parte del pubblico, Cristiano Godano, voce storica dei Marlene Kuntz, racconta all'Adnkronos il suo progetto da solita che ha visto la luce il 4 aprile, dal titolo 'Stammi accanto'. Un album "nato quattro anni fa in pandemia, durante un momento di grande vulnerabilità sociale - spiega Godano- ma molto attuale, perché mi sembra che non si possa negare che quello che stiamo attraversando sia altrettanto allarmante, caratterizzato da fragilità e vulnerabilità". La parola guerra "è tornata ad essere molto presente nelle conversazioni, negli articoli di giornale. Io ho ereditato un mondo che queste cose le aveva ripudiate e sembrava non sarebbero più tornate", osserva l'artista.
Otto tracce, che Cristiano presenta in tour in giro per l'Italia insieme ai Guano Padano ("Ho scelto musicisti notevoli e ho ottenuto quello che speravo -dice- Un altro mondo rispetto ai Marlene Kuntz, ma un passaggio per me molto importante"), e che lui descrive così, citando le parole di un amico: "Nel disco c’è tutta la gravità del momento ma è come se fosse sospeso su un paesaggio di quiete. Un disco che gira intorno alla vulnerabilità, non teme di esibirla, è riflessivo". Tra i temi dell'album "compare l’amore, ma l’amore compare spesso nei miei dischi -ammette Godano- La caratteristica è che tutte le componenti complicate, complesse, turbate affrontate vengono risolte in modo quieto". Musicalmente, l'artista leader dei Marlene dipinge 'Stammi accanto' attraverso "un’attitudine quasi folk, le mie references mentali spaziano da Neil Young a Bob Dylan a Paolo Conte, sono quelle di un cantautore elegante. E' un disco molto libero dove io non ho paura di fare quello che ho fatto, gli arrangiamenti hanno una pulizia di suono che non è ciò che ci si aspettava dai Marlene Kuntz".
Tra i brani ce n'è uno cantato con Samuele Bersani, 'Dentro la ferita'. "Questo brano è nato quattro anni fa, all’epoca non pensavo di ospitare Samuele, l’idea di farlo insieme è nata tre, quattro mesi fa. Una canzone in cui racconto forse il mio modo di relazionarmi con l'ansia - spiega Godano. E sull'idea che la featuring con Bersani, dato il tema del brano, possa nascere dal recente annuncio dello stesso di aver superato un tumore, Godano sgombera il campo da equivoci: "Non sapevo nulla quando gliel'ho proposto, la cosa è assolutamente casuale".
Il tema del cambiamento climatico, che sta molto a cuore a Cristiano Godano (per la verità già nel suo lavoro con i Marlene Kuntz), è molto presente anche in questa sua fase da solista: "Io penso che, anche senza voler parlare di guerre, il cambiamento climatico è un problema innegabile - dice all'Adnkronos- Quello che ha fatto Trump dando via libera all’uso indiscriminato dell’acqua è assurdo".
E il clima è anche al centro del tour dell'artista che porta in giro per l'Italia un reading teatrale, dal titolo 'Canto dell'Acqua', in cui parla, riflette e suona, affiancato da Telmo Pievani, filosofo, evoluzionista, saggista e autore teatrale. "Il focus dello spettacolo è il cambiamento climatico -dice- Su quel palco ho scelto di leggere tre racconti, suono dei pezzi del mio repertorio o dei Marlene che hanno a che fare con quei temi. Poi c'è Telmo, che va a braccio ed è un narratore affascinante e persuasivo. L'obiettivo è invitare la gente alla riflessione".
Infine, non si può non chiedergli se oggi come oggi, da solista, calcherebbe il palco di Sanremo in gara. "Il mondo della musica è radicalmente cambiato - spiega Godano- Negli anni Ottanta faceva figo non essere a Sanremo. Ora è cambiato il mondo della musica, la gente la scarica gratis, è tutto diverso quindi una vetrina importante come Sanremo volente o nolente diventa vitale. Ora come ora la maggior parte dei cantanti valuta sempre se andarci, e senz'altro così farei io". Prossimo appuntamento per Godano con i Guano Padano il live del 12 aprile a Verona. "Perché venire a sentirci? E' un concerto di classe, intensissimo, che riesce ad emozionare anche nei momenti più intimi e vulnerabili. Un’emozione potente che vedo negli occhi di chi c’è. Non vola una mosca, sono tutti attenti. Diciamo che genera una potente delicatezza".