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Angela Baraldi torna con '3021', il nuovo album prodotto da De Gregori

"Uscire con l'etichetta di Francesco è stato come trovare casa" dice l'artista. Quanto a una futura partecipazione a Sanremo, osserva, "è una bella vetrina ma è nobile pensare di farcela anche senza".

Angela Baraldi
Angela Baraldi
24 gennaio 2025 | 15.36
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Angela Baraldi torna con il nuovo album '3021', disponibile da oggi in digitale, cd e vinile e anticipato in radio e in digitale dalla title track. Prodotto da Caravan, l’etichetta discografica di Francesco De Gregori, e distribuito da Sony Music Italia, '3021' comprende 8 brani scritti dalla stessa Angela Baraldi e composti insieme a Federico Fantuz. Se per gli arrangiamenti musicali la cantautrice, rompendo gli schemi, si è lasciata ispirare a tratti dal cosmo e dal suo fascino misterioso, nei testi è andata alla ricerca dell’essenziale, esplorando sensazioni e sentimenti umani.

"Il disco è nato con il desiderio delle stelle e dei pianeti - spiega l'artista - si apre così e si chiude in questo modo. Ho immaginato il suono delle sfere, dei pianeti e dello spazio profondo e abbiamo provato a riprodurlo usando chitarre, basso, batteria e qualche synth. Ho voluto sperimentare la semplicità". Le canzoni sono nate tra il 2022 e 2023. "Non avevano un'etichetta quindi le ho registrate 'a spizzichi e bocconi' - confessa - perché nel frattempo lavoravo ad altri progetti e ci ho messo 8 anni anche per questo. Poi De Gregori ha sentito qualche canzone e quando mi ha vista tribolare perché cercavo un'etichetta indipendente c'è stata la proposta di uscire con la sua etichetta. Per me è stato un po' come trovare casa".

L'album è come una serie antologica, racconta Baraldi, "dove le trame e i personaggi cambiano in ogni puntata e il filo narrativo che li lega è unicamente il suono. Si può dire che è il contrario di un concept album. A differenza dei suoni, nei testi, invece, ho cercato il terreno, l’umano, da contrapporre allo spazio profondo delle galassie. Il risultato sono otto canzoni, che non so se sono o non sono rock. Ho cercato di liberarmi dalle sovrastrutture e dalle aspettative. Mi sono presa il lusso di sorprendere, o magari anche di deludere, chi mi segue. Agli artisti che amo succede anche questo".

'3021' è stato registrato e mixato da Alessandro Sportelli e masterizzato da Giovanni Versari, con la produzione artistica di Angela Baraldi, Federico Fantuz e Ale Sportelli. Nell’album hanno suonato, oltre alla stessa Angela Baraldi (voce, cori, piano in '3021' e 'La vestizione', synth in 'Corvi' e archi synth in 'Saturno'), Federico Fantuz (chitarre, basso, basso synth in 'La preghiera della sera', piano in 'Cuore elettrico', organo in 'Bellezza dov’è', batteria in 'La vestizione', clavinet in 'Cuore elettrico' e cori in 'Cosmonauti'), Daniele Buffoni (batteria) e Ale Sportelli (programmazione in 'La preghiera della sera', 'Cuore elettrico' e 'La vestizione' e basso synth in 'Saturno'). Hanno suonato anche Susanna La Polla De Giovanni (synth in 'La preghiera della sera'), Giovanni Fruzzetti (piano in 'Bellezza dov’è' e basso in 'La preghiera della sera' e 'Corvi'), Tim Trevor Briscoe (sax tenore in 'Saturno') e Andrea Zucchi (sax baritono in 'Saturno').

Roma l'ha ispirata "tantissimo" nella scrittura del disco. "E' una città bellissima - osserva -. Ha un aspetto di inclusività totale, un'umanità pazzesca e ha più strati: più vai su più la bellezza si svela e non sempre riesci a coglierla". Per realizzare '3021' ci ha messo tanto, "perché scrivo un pezzo all'anno - scherza la cantante - c'è stata la pandemia di mezzo che ha creato in me una sensazione di perdita di un mondo periferico di club dove suonavo. Ho aspettato che finisse l'alta marea e mi sono accorta che lo skyline era cambiato. Questo mi ha creato dei problemi, ho titubato. Inoltre, sono molto lenta nella scrittura e avevo comunque bisogno di lavorare quindi non sono riuscita a chiudermi in studio e immergermi completamente nel progetto, l'ho fatto continuando a lavorare".

Oggi l'urgenza, ammette, è restare sul palco "e conquistarmelo - aggiunge -. La scintilla, il desiderio di suonare dal vivo, ti aiuta a divulgare quello che fai ma è anche una cura, un'esperienza. Continua ad essere una cura. La musica è qualcosa che ti rigenera, la vita senza il palco, per chi fa questo mestiere, è triste". Quanto a una possibile partecipazione a Sanremo, in futuro, "come tutti quelli che fanno questo lavoro è una vetrina che ti dà la possibilità di essere più conosciuti. E' come fare un goal - sottolinea la cantante -. Però, è anche vero anche che ha regole precise e ferree e non sempre le si vuole rispettare. E' anche nobile pensare di farcela senza passare attraverso il Festival".

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