Maculopatia senile, migliore aderenza a cure tra le 4 leve per gestione ottimale
Report Altems, ‘consapevolezza, presa in carico integrata, appropriatezza e misura degli investimenti’
Report Altems, ‘consapevolezza, presa in carico integrata, appropriatezza e misura degli investimenti’
"La maculopatia senile non è riconosciuta come patologia cronica. Abbiamo già la proposta di legge, ma è tutto fermo. Stiamo anche facendo campagne di comunicazione con medici di base e farmacie per un’autodiagnosi del paziente. Manca l’informazione, la condivisione dei percorsi di cura", e inoltre, per la perdita di autonomia dovuta alla riduzione della capacità visiva, si manifesta “la depressione, condizione che frena il ricorso alle cure”. Così Assia Andrao, presidente associazione Retina Ita...
“Con l’attuale modello di gestione” della maculopatia senile (Amd, dall’inglese Age-related macular degeneration), “il burden (impatto, Ndr) economico associabile al singolo paziente è di 60 mila euro, di cui i costi sociali pesano il 60% (40 mila euro). Il trattamento farmacologico pesa meno del 17%. Se ottimizziamo il percorso terapeutico con tecnologie in grado di facilitare l’aderenza, la spesa cala a 36 mila euro per la riduzione di quella sociale. Il risparmio è di quasi 24 mila euro per pa...
L’obiettivo dei trattamenti per la maculopatia senile (Amd dall’inglese Age-related macular degeneration) è “ridurre il numero delle iniezioni, avere un farmaco con maggiore efficacia e maggiore durata d’azione, per dare una maggiore aderenza alla cura”. Negli studi clinici si fanno “da 1 a 8 iniezioni l’anno, nella vita reale da 2 a 4. I pazienti sono sottotrattati”, cosa che riduce l’efficacia delle cure. Così Stanislao Rizzo, direttore di Oculistica all'università Cattolica e Policlinico Gemel...
Report Altems, ‘consapevolezza, presa in carico integrata, appropriatezza e misura degli investimenti’ i 4 punti di forza per migliore la gestione dei pazienti