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Martedì 16 Luglio 2024
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PODCAST

Gli attacchi terroristici di Hamas, la risposta di Israele. I fatti e le voci della drammatica situazione in Medio Oriente.

PUNTATA 182

Negoziati a Doha su nuova tregua a Gaza e rilascio ostaggi - Ascolta

Il capo del Mossad, David Barnea, sarebbe partito da solo per Doha per incontrare il premier Mohammed bin Abdulrahman al-Thani e parlare della proposta di accordo per il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza e di un accordo di tregua con Hamas. Lo scrive il Times of Israel che rilancia notizie dell'emittente Kan. Secondo la rete, che cita funzionari israeliani di alto livello, il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, Nitzan Alon che partecipa ai colloqui per le Idf non hanno accompagnato Barnea. In una telefonata al premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente americano Joe Biden ha detto che "è tempo di chiudere l'accordo sugli ostaggi". Il portavoce di Hamas, Ahmed Abdel Hadi invece non si mostra fiducioso.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 181

Verso la guerra totale tra Israele e Hezbollah - Ascolta

Mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu convocherà una riunione del gabinetto di sicurezza per discutere delle proposte di Hamas circa un possibile cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi come comunica una fonte dell'ufficio del premier israeliano citata dal Times of Israel nel frattempo, la guerra non dichiarata tra Israele e Hezbollah scivola ogni giorno di più verso una escalation militare totale. Hezbollah ha lanciato oltre 200 razzi in direzione di Israele e l’Idf ha risposto con un contrattacco nel sud del Libano.

Si cerca una soluzione diplomatica tra Israele e Hezbollah - Ascolta
PUNTATA 180

Si cerca una soluzione diplomatica tra Israele e Hezbollah - Ascolta

Mentre i combattimenti vanno avanti, l'inviato americano Amos Hochstein incontra a Parigi l'inviato del presidente francese Emmanuel Macron in Libano, Jean-Yves Le Drian. Sul tavolo, le preoccupazioni di una guerra tra Hezbollah e Israele. Il mese scorso Hochstein ha visitato Israele e Libano come parte degli sforzi per allentare le tensioni. Mentre era a Beirut, Hochstein ha affermato che una soluzione diplomatica tra Israele e Hezbollah è realizzabile ed urgente. Nel frattempo, secondo quanto riferito da fonti del gruppo islamista di Hamas al quotidiano londinese Asharq Al-Awsat solo due o tre persone sanno dove si trova il leader dell'organizzazione Yahya Sinwar.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 179

Khan Yunis presa di mira da diversi attacchi israeliani - Ascolta

Si intensificano i combattimenti tra Israele e Hamas. L'esercito israeliano ha confermato di aver colpito durante la notte a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, i siti da cui ieri sono stati lanciati circa 20 razzi dalla Jihad islamica verso le comunità israeliane a ridosso della Striscia. Tra i siti c'erano anche depositi di armi e infrastrutture dell'organizzazione terroristica. Prima del raid l'Idf ha chiesto ai residenti dei quartieri orientali di Khan Yunis di spostarsi nelle zone umanitarie sulla costa. Il bilancio è di 8 morti e decine di feriti.

 - (Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 176

Raid aereo israeliano contro edifici di Hezbollah - Ascolta

Rimane alta la tensione tra Isreaele e il Libano. Aerei da guerra israeliani hanno attaccato edifici militari di Hezbollah nella zona di al-Khyam, in Libano come comunica su X l'Israeli Air Force, aggiungendo che "un'altra struttura militare dell'organizzazione terroristica è stata attaccata. Intanto il Pentagono si posiziona per essere pronto a evacuare gli americani dal Libano nel caso in cui gli scontri fra Israele e Hezbollah si intensificassero.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 175

Gallant: "Israele non vuole una guerra in Libano" - Ascolta

Finita la missione del ministro della difesa israeliano Yoav Gallant in Usa rimane ancora alto il rischio escalation tra Israele e Libano. Almeno 19 persone sono state uccise in un attacco israeliano che ha causato la "distruzione totale" di un edificio a due piani nella città di Nabatieh, nel sud del Libano, e danni a dozzine di case e veicoli vicini come riferisce l'agenzia di sicurezza. Israele ribadisce comunque che non vuole una guerra contro Hezbollah.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 174

Gli Stati Uniti cercano di evitare escalation tra Israele e Libano - Ascolta

Mentre crescono i timori per una vera e propria guerra tra Israele e Hezbollah gli Stati Uniti attraverso il Segretario di Stato americano Antony Blinken ribadiscono che è necessario evitare una ulteriore escalation con il Libano. Secondo media arabi le Forze di difesa israeliane avrebbero iniziato ad attaccare la zona di Al Wazzani nel sud del Libano ma al momento non c'è conferma da parte di Israele. Inoltre funzionari statunitensi, riferiscono alla Cnn, che, nel caso di un conflitto tra Israele e Hezbollah, il gruppo militante sostenuto dall'Iran potrebbe sopraffare le difese aeree israeliane nel nord, compreso il sistema di difesa aerea Iron Dome.

 - (Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 173

Non si ferma la pioggia di razzi di Hezbollah nel nord di Israele - Ascolta

Non si allenta la tensione tra Israele ed Hezbollah al confine con il Libano, nonostante gli sforzi diplomatici in campo guidati dall'amministrazione Biden che ha mandato nella regione il suo inviato speciale. Se da un lato l'Idf ha annunciato che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati "approvati e validati" dall'altro non si ferma la pioggia di razzi contro il Nord di Israele. Hezbollah ha rivendicato numerosi attacchi missilistici dentro e intorno alla città di Kiryat Shmona. Secondo il gruppo libanese, alcuni razzi hanno colpito il quartier generale della 769a Brigata Orientale israeliana nella città. Il Times of Israel riferisce che gli attacchi hanno danneggiato proprietà in diverse aree ma non sono state segnalate vittime.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 172

Rischio scontro totale tra Israele e Hezbollah libanesi - Ascolta

Cresce il timore di uno scontro totale imminente tra Israele e gli Hezbollah libanesi. L'Idf ha annunciato che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati "approvati e validati", accelerando "la prontezza delle forze sul terreno". Gli Hezbollah nel frattempo hanno diffuso sui social un video ripreso da un loro drone di ricognizione che ha sorvolato il nord di Israele e il porto di Haifa dove ci sono obiettivi sensibili mentre le sirene di allarme dei droni sono scattate questa mattina nel nord di Israele, nelle aree vicine al confine con il Libano, due volte in meno di un'ora, dopo due giorni di relativa tranquillità

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 171

Usa: "Evitare guerra più grande tra Israele e il Libano" - Ascolta

Intensi bombardamenti e scontri tra Hamas e Israele sono stati segnalati dalle forze di sicurezza egiziane vicino al confine tra Israele, Striscia di Gaza ed Egitto. Le autorità israeliane avrebbero interrotto l'attività al valico di Kerem Shalom questa mattina a causa dei combattimenti provocando il blocco dell'ingresso di aiuti umanitari. Washington nel frattempo sta cercando in tutti i modi di evitare una guerra più grande a seguito dell'escalation tra Hezbollah e l'esercito israeliano lungo la frontiera meridionale del Libano.

(Fotogramma/Ipa)
PUNTATA 170

L’artiglieria israeliana bombarda il sud del Libano - Ascolta

L'artiglieria israeliana ha bombardato questa mattina alcuni obiettivi legati a Hezbollah nel sud del Libano come riferisce la stampa israeliana citando il quotidiano filo-iraniano Al Mayadeen. La zona colpita è quella di Khiyam e Kafr Shuba. Oggi nel Paese dei cedri è atteso l'inviato Usa per il Medio Oriente Amos Hochstein che ieri ha incontrato i vertici israeliani, tra questi, Benny Gantz, ex ministro della difesa, esponente di spicco dell'opposizione israeliana, che ha da poco lasciato il gabinetto di guerra creato in Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre.

 - (Fotogramma)
PUNTATA 169

Inviato Usa in Israele per evitare escalation con gli Hezbollah - Ascolta

Incontro a Gerusalemme tra l'inviato Usa Amos Hochstein e il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel quadro del lavoro dell'Amministrazione Biden per evitare un'ulteriore escalation lungo il confine tra Israele e il Libano dove, come riferisce l'agenzia libanese Nna, un comandante degli Hezbollah sarebbe stato ucciso in un raid israeliano contro un'auto nei pressi di Tiro, nel sud del Paese. Dal 7 ottobre, riferisce il prortavoce del governo israeliano, Hezbollah ha lanciato oltre 5.000 razzi, missili anticarro e droni esplosivi dal Libano verso Israele.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 168

Netanyahu scioglie il gabinetto di guerra - Ascolta

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sciolto il gabinetto di guerra aggiungendo che non ne verrà formato uno nuovo dopo l'uscita di Benny Gantz dall'attuale. Il gabinetto di guerra era stato formato all'indomani del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso. Secondo le previsioni, Netanyahu continuerà a tenere riunioni limitate a scopo di "consultazione". Nel frattempo, l'annuncio dell'esercito israeliano di istituire una "pausa tattica" di 11 ore al giorno nel sud della Striscia di Gaza per facilitare la consegna di aiuti umanitari ha scatenato uno scontro durissimo con il governo di Netanyahu: dopo aver "sentito la notizia", il suo ufficio ha bollato come "inaccettabile" la mossa dell'Idf. E in seguito a un chiarimento con i militari, ha confermato che i combattimenti a Rafah andranno avanti come confermato dal portavoce militare Daniel Hagari che parla di operazioni mirate e avverte del rischio di un'escalation sempre più ampia con il Libano.

(Fotogramma)
PUNTATA 167

Razzi e droni lanciati dal Libano contro Israele - Ascolta

Oltre 100 razzi e numerosi droni sono stati lanciati dal Libano nell'arco di 30 minuti questo pomeriggio, attivando le sirene dei raid aerei in varie regioni del nord di Israele. Diversi razzi sono stati intercettati dalle difese aeree mentre altri si sono schiantati nei campi, provocando incendi in diversi punti. Aerei da combattimento dell'aeronautica militare sono entrati in volo per intercettare i droni. Le parole del portavoce del governo di Tel Aviv, David Mencer, in merito all'escalation dei combattimenti sul fronte Nord.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 166

Nuove operazioni israeliane contro terroristi di Hamas - Ascolta

Le truppe israeliane della 99esima Divisione hanno eliminato diversi terroristi, uno dei quali ha preso parte alla strage del 7 ottobre. Le forze di difesa fanno inoltre sapere che le truppe della 162a Divisione hanno invece effettuato raid nell'area di Rafah nella Striscia di Gaza, trovando armi e uccidendo terroristi in combattimenti ravvicinati. Durante l'operazione è stato identificato e colpito un terrorista armato tramite il fuoco di un drone, dopodiché un aereo dell'aeronautica israeliana ha colpito l'edificio in cui aveva operato il terrorista e un sito di lancio di razzi puntati verso Israele. L'aviazione militare ha poi colpito e distrutto circa 45 obiettivi terroristici in tutta la Striscia. Tra questi c'erano strutture militari, squadre terroristiche armate, lanciarazzi e pozzi di tunnel. Raid anche contro obiettivi Hezbollah nel sud del Libano.

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PUNTATA 165

Hamas vuole garanzie scritte da parte degli Stati Uniti - Ascolta

Hamas vuole garanzie scritte da parte degli Stati Uniti per un cessate il fuoco permanente e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza per firmare una tregua israeliana appoggiata dagli Stati Uniti e una proposta di accordo sugli ostaggi mentre lo Stato ebraico aveva già spiegato che non avrebbe messo fine alla guerra prima di aver raggiunto tutti i suoi obiettivi: ovvero distruggere le capacità militari e di governo di Hamas, liberare tutti gli ostaggi e garantire che Gaza non rappresenti una minaccia per Israele in futuro.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 164

Usa incassano forte sostegno internazionale al piano Biden - Ascolta

Gli Stati Uniti incassano un forte sostegno internazionale al piano Biden per un cessate il fuoco a Gaza. La bozza di risoluzione presentata al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e che sarebbe stata accettata da Hamas è passata con 14 voti favorevoli e l'astensione della Russia.

 - (Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 163

Gli Stati Uniti spingono per il cessate il fuoco a Gaza - Ascolta

Gli Stati Uniti intensificano le pressioni per un cessate il fuoco a Gaza chiedendo un voto del Consiglio di Sicurezza Onu su una tregua e con un tour di Antony Blinken nella regione. Il segretario di Stato visiterà Egitto, Israele, Giordania e Qatar nel suo ottavo tour regionale dallo scoppio della guerra. La visita di Blinken in Israele arriva all'indomani dell'uscita largamente annunciata e poi rinviata di un giorno, dopo la liberazione di quattro ostaggi in un'operazione a Gaza di Benny Ganz, dal governo di unità nazionale. Proprio in occasione dell'arrivo di Blinken nell'area un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, lancia un appello agli Usa.

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PUNTATA 162

Forze israeliane eliminano decine di terroristi di Hamas a Gaza - Ascolta

Le Forze di difesa israeliane hanno rivendicato di aver ucciso decine di terroristi di Hamas nel corso di un'operazione nella Striscia di Gaza centrale. In particolare, spiegano, è stato ucciso il capo di una cellula lanciarazzi di Hamas in un attacco aereo nella zona centrale di Gaza. Sempre incadescente poi il fronte libanese dove secondo i media aerei israeliani hanno effettuato un attacco aereo su Jabal al Rihane, nel sud del Paese. Inoltre numerosi attacchi dell'Idf sono stati segnalati nella notte e nelle prime ore del mattino in Cisgiordania

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PUNTATA 161

Israele pronta a un’azione forte nel Nord - Ascolta

Sempre più caldo il fronte nord di Israele al confine con il Libano. Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili anticarro contro una batteria dell'Iron Dome a Ramot Naftali, nell'alta Galilea. Il gruppo sciita ha affermato di aver sparato contro una postazione israeliana nella zona di Kfar Shuba. Da stamattina, Hezbollah ha rivendicato cinque lanci di missili in territorio israeliano. Le forze di difesa israeliane hanno colpito invece cinque siti nel sud del Libano.

(Fotogramma/Ipa)
PUNTATA 160

Il G7 spinge Hamas all’accordo, si combatte ancora - Ascolta

Gli Stati Uniti hanno presentato una risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in sostegno della proposta del presidente Joe Biden per il cessate il fuoco a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi. Come riferisce Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro numerosi leader e governi, anche della regione, hanno appoggiato il piano. Inoltre i leader del G7 esortano Hamas ad accettare la proposta.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 159

Netanyahu allontana la pace, tregua non è fine guerra - Ascolta

Mentre l'Egitto ha riferito che Hamas ha accettato la proposta Usa di un cessate il fuoco a Gaza il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha però precisato che la proposta di accordo non fermerà la guerra, ma porterà a un cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi israeliani detenuti a Gaza ma solo alle condizioni dello Stato ebraico.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 158

Hamas accetta il piano Usa per la tregua - Ascolta

Hamas ha accettato il piano degli Usa per una tregua. Ad anunciarlo, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry spiegando che ora si aspetta la risposta israeliana mentre cresce il sostegno alla roadmap rilanciata dal presidente Usa Joe Biden sia all'interno dello stesso Stato ebraico sia nella comunità internazionale.

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PUNTATA 157

Israele conferma operazione mirata a Rafah contro Hamas - Ascolta

Le Forze di difesa israeliane hanno confermato per la prima volta che stanno conducendo un'operazione mirata contro i miliziani di Hamas nel centro di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, 'basata su informazioni di intelligence. Le truppe che operano nel centro di Rafah hanno localizzato lanciarazzi, tunnel e depositi di armi usate da Hamas, hanno affermato i militari. Nel frattempo, un negoziatore israeliano a condizione di anonimato, ribadisce che l'operazione militare nella Striscia di Gaza continuerà fino alla liberazione di tutti gli ostaggi.

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PUNTATA 156

Erdogan chiede al mondo islamico di reagire contro Tel Aviv - Ascolta

Truppe e carri armati delle forze di difesa israeliane continuano ad avanzare a Rafah, l'ultima città del sud della Striscia su cui da settimane si concentrano le operazioni dell'Idf. Funzionari sanitari palestinesi riferiscono che diverse persone sono rimaste ferite a causa del fuoco israeliano. Lancia invece un appello al mondo islamico per reagire contro Israele e si scaglia ancora una volta contro il primo ministro israeliano, il presidente turco Erdogan: "Netanyahu è un malato di mente, un maniaco, uno psicopatico, un vampiro che si nutre di sangue".

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PUNTATA 155

Nuovi attacchi israeliani sulle tende degli sfollati a Rafah - Ascolta

Nuovi attacchi israeliani contro le tende degli sfollati nell'area di Al-Mawasi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove l'esercito israeliano ha evacuato gli sfollati. Ci sarebbero 21 morti. Carri armati israeliani, riferisce la BBC, hanno il controllo della rotonda di al-Awda, punto strategico nel centro della città di Rafah, a mezzo chilometro dal confine con l'Egitto sul lato sud. L'amministrazione Biden nel frattempo sta valutando se l'attacco israeliano che domenica ha ucciso almeno 45 sfollati palestinesi in una tendopoli a Rafah sia una violazione della linea rossa che era stata fissata dal presidente Usa.

 - (Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 154

Macron: "Indignato per raid Israele" - Ascolta

Sale ancora il bilancio delle vittime del raid israeliano a Rafah su una tendopoli nell'area di Tal as-Sultan nel quale sono stati uccisi due capi di Hamas. Secondo il ministero della Sanità di Hamas, sarebbero 45 le persone rimaste uccise e 249 quelle rimaste ferite mentre si moltiplicano le condanne per l'attacco aereo israeliano sul quale la procuratrice generale militare israeliana ha aperto un'inchiesta. Il portavoce del governo Avi Hyman ha affermato che le prime indagini sull'incidente a Rafah hanno mostrato che il raid sui comandanti di Hamas ha innescato un incendio che ha ucciso i civili palestinesi. Le parole del presidente francese Macron: "Sono indignato per gli attacchi israeliani che hanno ucciso molti sfollati a Rafah".

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 153

Attacco israeliano a Rafah, si moltiplicano le condanne - Ascolta

Le forze di difesa israeliane hanno confermato l'attacco aereo alla tendopoli di Tal as-Sultan, a Rafah precisando di aver mirato una sede di Hamas mentre era in corso una riunione di alto livello del gruppo terroristico. Il bilancio delle vittime è salito ad almeno 40 morti. Nel raid sono stati uccisi due alti funzionari di Hamas, uno era il capo dello staff di Hamas in Cisgiordania, Yassin Rabia. L’altro, Khaled Nagar, un alto funzionario di Hamas sempre in Cisgiordania. I militari israeliani hanno comunicato che Rabia e Nagar avevano pianificato attacchi terroristici di Hamas in tutta la Giudea e la Samaria e hanno aggiunto che entrambi avevano anche effettuato numerosi attacchi, in cui sono stati uccisi soldati israeliani. Il nuovo attacco giunge dopo che Hamas è tornata a lanciare una raffica di razzi su Tel Aviv e nel centro di Israele, dopo 4 mesi senza attacchi. Per la presidenza dell'Autorita' nazionale palestinese Israele ha commesso un "atroce massacro" nel campo di Rafah. Anche l'Arabia Saudita ha condannato il raid di Israele.

(Fotogramma/Ipa)
PUNTATA 152

Recuperati altri corpi senza vita di ostaggi Hamas - Ascolta

Mentre vanno avanti le operazioni militari dell'Idf su più fronti, Israele ha confermato di aver recuperato i corpi senza vita di altri tre ostaggi catturati da Hamas nella zona di Mefalsim durante l'attacco del 7 ottobre, precisando che sarebbero stati uccisi durante "il brutale attacco terroristico" e poi trasferiti nell'enclave palestinese. Uno dei 3 ostaggi, i cui cadaveri sono stati recuperati oggi, un cittadino franco-messicano era il fidanzato di Shani Louk, una degli ostaggi simbolo della mattanza di Hamas del 7 ottobre. Il cadavere di Louk insieme a altri 3 è stato ritrovato a Jabalya la settimana scorsa. I tre erano al festival musicale Nova vicino alla comunità di confine di Rèim quando è stata attaccata dai terroristi di Hamas.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 151

Negoziati Israele-Hamas in un vicolo cieco - Ascolta

Sono "quasi a un vicolo cieco" i negoziati tra Hamas e Israele per un cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi come dichiarato dal portavoce del ministero degli Esteri del Qatar mentre le forze di difesa israeliane fanno sapere che l'esercito sta proseguendo le sue offensive nella Striscia: sia a Jabalya, sia a Rafah nel sud e sia nella zona centrale dell'enclave palestinese. In particolare, a Jabalya i soldati hanno localizzato un deposito di razzi e di postazioni di lancio in una moschea. Anche a Rafah, proseguono le operazioni. L'Idf comunica che sono stati uccisi numerosi terroristi, localizzati altri razzi e equipaggiamento militare. Sullo sfondo la richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan di chiedere mandati di arresto per i leader israeliani e di Hamas accusati di crimini di guerra.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 150

Israele replica all'Aja: "Tentativo di negare diritto di difenderci" - Ascolta

All'indomani della richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il suo ministro della Difesa Yoav Gallant e 3 leader di Hamas: Yahya Sinwar, Mohammad Deif e Ismail Haniyeh per crimini di guerra e crimini contro l'umanità non si è fatta attendere la reazione delle due parti che hanno respinto con forza la richiesta del procuratore definita uno scandalo da Netanyahu. Compatta la leadership di Tel Aviv nel condannare la posizione del pubblico ministero. Le parole del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant: "Questo è un tentativo di negare allo Stato di Israele il diritto a difendere sé stesso".

(Fotogramma)
PUNTATA 149

La Procura della Corte penale internazionale chiede arresto Netanyahu - Ascolta

Il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Kahn ha chiesto che i giudici emettano mandati di arresto internazionale nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Chiesto anche un mandato di arresto internazionale per il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant che, insieme a Netanyahu, è accusato da Kahn di vari crimini.

 - (Fotogramma)
PUNTATA 148

La morte di Raisi irrompe nel conflitto tra Israele e Hamas - Ascolta

La morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Abdollahian, vittime assieme ad altri membri dell'equipaggio, dello schianto dell'elicottero su cui viaggiavano in una regione montuosa a circa 60 chilometri da Teheran, irrompe nel conflitto tra Israele e Hamas, che esprime dolore e tristezza per quanto accaduto. A seguito della morte di Raisi il leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei ha nominato il primo vicepresidente, Mohammad Mokhber, nuovo presidente facente funzioni, della Nazione. Nel frattempo, il consigliere per la sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan, ha incontrato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa del paese, Herzi Halevi a Tel Aviv per fare il punto della situazione, in particolare sull'offensiva su Rafah.

Stoccolma e Rouen, sale la tensione anche in Europa - Ascolta
PUNTATA 147

Stoccolma e Rouen, sale la tensione anche in Europa - Ascolta

Mentre Israele allarga l'intervento a Rafah, nel sud della Striscia, l'ambasciata israeliana a Stoccolma è stata isolata dopo una sparatoria avvenuta questa mattina presto. La polizia francese ha ucciso invece un uomo armato che stava dando fuoco a una sinagoga nella città settentrionale di Rouen. La guerra a Gaza inoltre ha fatto irruzione nel mondo del calcio durante la conferenza della Fifa a Bangkok: l'associazione del calcio palestinese ha chiesto la sospensione di Israele dalla Federazione. La mozione sarà sottoposta a un comitato di esperti che invierà le sue raccomandazioni in merito alla Fifa entro il 20 luglio. Sulla situazione degli ostaggi di Gaza interviene invece l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan.

(Fotogramma)
PUNTATA 146

L’Egitto accusa Israele, a rischio il trattato - Ascolta

Mentre Israele attende l'approvazione del governo israeliano all'ampliamento dell'offensiva su Rafah, le sirene di allarme anti razzi da Gaza hanno risuonando a Kerem Shalom, nel sud di Israele dove si trova l'omonimo valico da cui passano, per le ispezioni, i camion di aiuti umanitari per i civili che devono poi entrare nella Striscia. In merito allo stallo della trattativa su pace e ostaggi, l'Egitto afferma che Israele sta mettendo a rischio il trattato di pace e distorce i fatti riguardo alle responsabilità dei mancati aiuti a Gaza e l'apertura dei valichi.

Israele vuole allargare l’offensiva a Rafah - Ascolta
PUNTATA 145

Israele vuole allargare l’offensiva a Rafah - Ascolta

Il Comando dell'esercito israeliano ha inviato un'altra brigata a Rafah, mentre attende l'approvazione del governo israeliano all'ampliamento dell'offensiva. Il nuovo contingente - riferisce il Times of Israel - è stato schierato nella notte nella città meridionale della Striscia, unendosi alla 162a Divisione, che opera nella parte orientale della città dall'inizio di questo mese. Intanto cinque soldati israeliani sono stati uccisi e altri sette sono rimasti feriti, di cui tre gravemente, in un incidente di 'fuoco amico' avvenuto ieri sera a Jabaliya.

(Fotogramma)
PUNTATA 144

Si combatte a Rafah e si scalda il fronte Nord - Ascolta

Mentre prosegue l'operazione su Rafah il fronte Nord si surriscalda sempre più. Una raffica di 60 razzi è stata lanciata dal Libano verso il nord di Israele, in particolare contro il monte Meron. Almeno uno di questi razzi è stato lanciato, comunica l'Idf, contro la base militare di Biranit al confine con il Libano. Molti razzi sono stati intercettati dalla contraerea, mentre alcuni hanno causato danni considerati minori. Nel frattempo, il governo israeliano ha respinto all'unanimità, la recente Risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu che consente alla Palestina di diventare membro delle Nazioni Unite.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 143

Israele prosegue operazione a Rafah, primo soldato tra le vittime - Ascolta

L'esercito israeliano prosegue l'avanzata con i tank e le truppe a Rafah, passando di quartiere in quartiere nella parte orientale della città più a sud della Striscia. Si registra una prima vittima dell'offensiva. Si tratta di un soldato israeliano morto combattendo durante le operazioni nella città. Sale così a 273 il bilancio dei morti tra i soldati israeliani dall'inizio delle operazioni militari successive all'attacco del 7 ottobre in Israele. Intanto il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz ha parlato al telefono con il consigliere per la sicurezza nazionale americano degli Stati Uniti Jake Sullivan, atteso in Arabia Saudita e Israele nel fine settimana.

(Fotogramma/Ipa)
PUNTATA 142

Netanyahu: "O noi o loro, i mostri di Hamas" - Ascolta

Le operazioni militari delle forze israeliane vanno avanti su più fronti. Sono in corso ulteriori attacchi da terra anche con i tank e dall'aria dell'Idf nella zona di Jabalya a nord di Gaza, dove l'esercito già ieri l'altro ha avviato un'operazione contro Hamas, in particolare verso il campo profughi locale. Lo stesso sta avvenendo a Rafah, nel sud della Striscia, dove l'Idf continua ad avanzare nella parte orientale della città, in particolare in altri quartieri della stessa area più vicini al centro dopo aver preso un'importante arteria tra le due zone. Le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu: "O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas".

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 141

Israele stringe la morsa su Rafah - Ascolta

Israele stringe la morsa su Rafah. Raid aerei sono stati condotti nella notte sulla parte orientale della città, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono state colpite auto della polizia di Hamas come riferiscono media palestinesi. Sempre nella notte sono stati condotti raid aerei contro il quartiere di Shejaiya a Gaza City nel nord della Striscia causando almeno un morto e diversi feriti. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito l'opposizione degli Stati Uniti a un'offensiva militare di terra a Rafah ma Israele non arretra sulle sue posizioni.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 140

Riapre il valico di Rafah per gli aiuti, si tratta al Cairo - Ascolta

Il valico di Rafah, ora sotto il controllo dell’esercito israeliano e attraverso cui passano gli aiuti per la popolazione civile di Gaza, dopo l’insistenza degli Stati Uniti è stato riaperto oggi in modo che l'assistenza umanitaria possa continuare ad arrivare. I camion provenienti dall'Egitto sono già in fase di ispezione. Sullo sfondo l'annunciata operazione a Rafah dove, secondo fonti citate da Haaretz, le forze israeliane stanno operando nella parte orientale della città, soprattutto nelle zone adiacenti alla frontiera tra Gaza e l'Egitto.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 139

Israele prende il controllo del lato palestinese del valico di Rafah - Ascolta

Le forze di difesa israeliane hanno chiuso e preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah con l'Egitto in quanto secondo informazioni di intelligence veniva usato per scopi terroristici. Nell'operazione sono stati uccisi 20 miliziani, mentre sono stati localizzati tre tunnel. Inoltre è stata colpita e distrutta un'auto carica di esplosivo lanciata contro un carro armato israeliano. L'Idf inoltre ha chiuso il valico di Erez tra Israele e nord Gaza mentre cresce l'attesa per la risposta che il governo di Netanyahu darà dopo l’accettazione da parte di Hamas della proposta di cessate il fuoco frutto della mediazione di Egitto e Qatar sullo sfondo dell'operazione a Rafah che ha ottenuto il via libera del gabinetto di guerra israeliano.

(Fotogramma)
PUNTATA 138

Israele, governo approva l'operazione a Rafah - Ascolta

Il Gabinetto di guerra israeliano ha approvato all'unanimità l'operazione a Rafah, di cui l'esercito ha preparato i piani, dopo l'interruzione dei negoziati tra Israele e Hamas. Una volta evacuata la popolazione in un'azione definita dall'Idf "limitata e temporanea", l'operazione militare dovrebbe cominciare entro pochi giorni. Le famiglie palestinesi hanno iniziato a fuggire dalle zone orientali della città Rafah dopo l'ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano che ha lanciato volantini e inviato messaggi alla popolazione. Hamas nel frattempo si prepara all'offensiva israeliana.

(Ipa/Fotogramma)
PUNTATA 137

Negoziati indietro, Israele prepara l’attacco a Rafah - Ascolta

Balzo all'indietro del negoziato tra Israele e Hamas che si è interrotto al Cairo senza riuscire a sciogliere i nodi di un accordo giudicato vicino ma che ora apre la strada all’operazione promessa per mesi dal premier israeliano Netanyahu: l’attacco a Rafah. L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione parziale dell'area, per ora limitata a una porzione della città palestinese. Volantini sono stati lanciati dall'Idf alla popolazione, contenenti istruzioni sulle zone che devono essere evacuate e su quali percorsi prendere per raggiungere una zona sicura. Rapporti palestinesi nel frattempo affermano che l'Egitto avrebbe bloccato il valico di frontiera di Rafah con blocchi di cemento, impedendo agli abitanti della Striscia di uscire o entrare nel Paese.

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PUNTATA 136

Muro contro muro fra Turchia e Israele - Ascolta

Mentre la protesta contro la guerra a Gaza sta incendiando le università americane, con occupazioni e arresti e si sta allargando a macchia di leopardo in altre università dall' Europa all'Asia, dall' Oceania al Medio Oriente, le trattative su tregua e ostaggi vanno avanti. Non si ferma intanto il muro contro muro tra la Turchia e Israele. Ankara ha interrotto tutte le esportazioni e importazioni da e verso lo stato ebraico.

Trattative e appelli, la protesta pro Palestina ferma le università - Ascolta
PUNTATA 135

Trattative e appelli, la protesta pro Palestina ferma le università - Ascolta

Sullo sfondo delle proteste pro palestina e degli arresti, oltre 2000 nelle università americane ma anche francesi, l'istituto di studi politici di Parigi, oggi ha chiuso i suoi locali a causa di una nuova occupazione, vanno avanti i negoziati sulla tregua e sugli ostaggi. Nel frattempo, il governo israeliano ha confermato la morte di un ostaggio Dror Or. Era nelle mani di Hamas dal 7 ottobre. Sua moglie Yonat è stata uccisa nell'assalto, i suoi figli erano stati catturati con lui, ma liberati a novembre durante uno scambio di prigionieri. Tornando alle trattative i mediatori di Egitto e Qatar, hanno concesso ad Hamas più tempo per rispondere all'ultima proposta, ritenendo che dal movimento potrebbe arrivare un secco 'no'. Nuovo appello Intanto del segretario generale delle Nazioni Unite, Antònio Guterres, rivolto a Israele e Hamas affinchè raggiungano subito un accordo per evitare che la guerra nella Striscia di Gaza peggiori.

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PUNTATA 134

Israele vuole una vittoria totale su Hamas - Ascolta

Mentre l'Occidente, con Usa e Gran Bretagna in testa, e diversi Stati arabi premono sull'organizzazione perché accetti le richieste di Israele per poter raggiungere un accordo per lo scambio di prigionieri e una tregua che comporterebbe il rinvio della temuta operazione di terra dell'Idf a Rafah il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi fa sapere che l'evacuazione della popolazione da Rafah è già iniziata in vista dell'avvio dell'operazione militare che avverrà presto e che è sostenuta da tutti i ministri del governo.

Ultimatum Israele, pronto l’attacco a Rafah - Ascolta
PUNTATA 133

Ultimatum Israele, pronto l’attacco a Rafah - Ascolta

Mentre le manifestazioni pro Palestina dilagano nelle università americane le forze di difesa israeliane fanno sapere che se entro 48-72 ore non sarà presa una decisione definitiva sulla proposta di accordo che porterebbe alla liberazione di 33 ostaggi verra lanciato l'attacco su Rafah. I carri armati israeliani sarebbero schierati al confine con Gaza e pronti a ricevere il via libera per iniziare l'offensiva, considerata da Israele come l'ultima spinta necessaria per sradicare le forze combattenti di Hamas dalla Striscia, nonostante gli avvertimenti di un disastro umanitario se i civili non saranno allontanati dal pericolo.

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PUNTATA 132

Israele prepara l’attacco a Rafah - Ascolta

Israele prepara l'attacco a Rafah, ultima roccaforte di Hamas nel sud di Gaza dove potrebbero essere tenuti prigionieri gli ostaggi, e rifugio per oltre un milione di palestinesi in fuga. L'esercito ha ammassato decine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine meridionale con Gaza, al valico israeliano di Kerem Shalom, vicino a Rafah, come riferito dai media. Un'operazione già annunciata nel pomeriggio di ieri, quando l'esercito israeliano ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per entrare a Rafah e che la data dipende solo dal gabinetto di guerra. L'Egitto nel frattempo sta lavorando per garantire un accordo che impedisca un'operazione israeliana nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

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PUNTATA 130

Nuove minacce dell’Iran a Israele - Ascolta

Nuova minaccia contro Israele da parte del presidente iraniano, Ebrahim Raisi, lanciata durante un intervento all'università di Lahore in Pakistan dove si trova per una visita ufficiale di tre giorni. Le sue parole: "L'Iran ha punito il regime sionista per il crimine commesso, ovvero l'attacco al consolato della Repubblica islamica a Damasco. Se il regime sionista commettesse l'errore di invadere la Terra Santa dell'Iran, la situazione cambierà ed è improbabile che rimarrà qualcosa di questo regime".

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PUNTATA 129

Israele, 'Unrwa albero marcio le cui radici sono Hamas' - Ascolta

Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Oren Marmorstein, replica alle conclusioni del rapporto sull'agenzia Onu per il soccorso ai rifugiati palestinesi, l'Unrwa, elaborato da un gruppo indipendente su incarico delle Nazioni Unite che ha condotto un'analisi delle accuse presentate da Israele all'indomani dell'attacco del 7 ottobre. Il processo di revisione indipendente è stato avviato a febbraio dall’ex ministro degli Esteri francese Catherine Colonna. "Unrwa albero marcio e velenoso le cui radici sono Hamas", dice Oren Marmorstein.

Israele Iran, massima allerta per la Pasqua ebraica - Ascolta
PUNTATA 128

Israele Iran, massima allerta per la Pasqua ebraica - Ascolta

Le Forze di difesa israeliane sono in stato di massima allerta su tutti i fronti per la Pasqua ebraica le cui celebrazioni inizieranno questa sera per concludersi martedì 30 aprile. Fanno inoltre sapere che la pressione militare non diminuirà.

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PUNTATA 127

Israele Iran, Blinken: "Usa non coinvolti in attacco" - Ascolta

L'attacco attribuito a Israele nella zona a Isfahan, in Iran, è stato al centro dei lavori dell'ultima giornata del G7 degli Esteri a Capri. I ministri hanno invitato alla prudenza e convenuto sulla necessità di evitare una escalation nell'area dove va avanti il conflitto tra Israele e Hamas. Le parole del segretario di Stato americano Antony Blinken:"Non siamo coinvolti in alcuna operazione offensiva".

Israele Iran, la risposta di Tel Aviv a Teheran, colpita base aerea - Ascolta
PUNTATA 126

Israele Iran, la risposta di Tel Aviv a Teheran, colpita base aerea - Ascolta

La tanto attesa risposta israeliana nei confronti di Teheran per gli oltre trecento missili e droni iraniani lanciati verso Israele sabato scorso si è consumata nella notte con un attacco che ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell'Iran centrale. La base ospita da tempo la flotta aerea iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979.

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PUNTATA 125

Iran, 'se Israele attacca le centrali nucleari faremo lo stesso' - Ascolta

Rimane alta la tensione tra Israele e Iran in vista della risposta israeliana all'attacco di Teheran di sabato scorso contro Israele. Ahmad Haghtalab, comandante responsabile della sicurezza nucleare ha fatto sapere che se Israele attaccherà i siti nucleari iraniani certamente le forze iraniane risponderanno. Il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha l'ultima parola sul programma nucleare, che l’Occidente sospetta abbia scopi militari. Khamenei ha affermato in numerose occasioni che Teheran non ha mai perseguito la costruzione o l’uso di armi nucleari.

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PUNTATA 124

Si surriscalda il fronte libanese - Ascolta

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas va avanti mentre si surriscalda sempre più il fronte libanese. Due miliziani di Hezbollah sono stati uccisi in un raid aereo israeliano condotto nella notte nel sud del Libano, nell'area di Khiam. Tra gli obiettivi attaccati, spiega L'Idf c'erano diverse infrastrutture terroristiche utilizzate da Hezbollah. L'esercito israeliano inoltre ha annunciato di aver ucciso il terrorista Yussef Rafik Ahmed Shabat, responsabile del dipartimento delle Indagini interne di Hamas nel nord della Striscia. Per gli Usa, che impongono nuove sanzioni contro Teheran, è improbabile che Israele attacchi l'Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. Secondo alcuni media, poi ci sarebbe il via libera da parte degli Usa a una offensiva su Rafah per evitare l'attacco all'Iran. Anche l'Ue prende provvedimenti contro Teheran attraverso nuove sanzioni.

Israele Iran, Tel Aviv vuole che i Pasdaran siano riconosciuti come terroristi - Ascolta
PUNTATA 123

Israele Iran, Tel Aviv vuole che i Pasdaran siano riconosciuti come terroristi - Ascolta

Il comandante delle forze aeree dell'Esercito iraniano Hamid Vahedi ha annunciato che l'Aeronautica militare è pronta a colpire i suoi nemici con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi. Nel frattempo, il Ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, incontrando i suoi omologhi britannici e tedeschi in visita in Israele li ha esortati a riconoscere i Pasdaran come gruppo terroristico.

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PUNTATA 122

Israele Iran, Teheran evacua basi in Siria - Ascolta

I Pasdaran iraniani avrebbero adottato "misure di emergenza" per le loro strutture in tutta la Siria, per il timore di un attacco israeliano. Lo scrive Haaretz riprendendo il Wall Street Journal che cita come fonte un consigliere del governo siriano e un attivista locale. Acune strutture sarebbero state evacuate. Nel frattempo l'aeronautica israeliana ha colpito più di 40 obiettivi nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, compresi lanciarazzi pronti per attacchi contro Israele. I caccia israeliani hanno inoltre colpito diversi obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano durante la notte mentre gli Stati Uniti annunciano nuove sanzioni contro l'Iran.

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PUNTATA 121

Israele studia attacco, Iran minaccia uso nuova arma - Ascolta

Israele risponderà all'Iran e l'attacco potrebbe presto arrrivare. Dopo il raid di sabato scorso, il governo di Benyamin Netanyahu sembra aver fatto la sua scelta. L'operazione verso cui si sta dirigendo Israele si scontra con la posizione americana e di quella degli alleati che l'hanno affiancato nell'abbattere il 99% dei proiettili lanciati da Teheran contro lo stato ebraico. Secondo un autorevole funzionario dell'Amministrazione Usa e una fonte dell'intelligence americana la risposta isareliana sarà ristretta e limitata ma colpirà l'interno del territorio iraniano.

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PUNTATA 120

Israele pensa a una risposta militare all’Iran - Ascolta

L'apparato di difesa israeliano preme per una risposta militare all'attacco dell'Iran e il premier Benyamin Netanyahu sembra deciso ad appoggiarlo. Lo rivela Haaretz citando una sua fonte mentre è in corso il dibattito nel Gabinetto di guerra che deve decidere quale risposta dare a Teheran. La stessa fonte ha aggiunto che la forte pressione internazionale su Israele avrà effetti sulla decisione. Secondo le previsioni e proprio in vista di questo aumento della pressione, Haaretz sostiene che, se c'è una finestra per compiere l'attacco questa si chiuderà tra pochi giorni. Gli Stati Uniti ritengono che la risposta di Israele all'attacco senza precedenti dell'Iran sarà probabilmente limitata e potrebbe concentrarsi su obiettivi chiave al di fuori dell'Iran.

Iran, 'diritto all’autodifesa' - Ascolta
PUNTATA 119

Iran, 'diritto all’autodifesa' - Ascolta

L'Iran ha lanciato un'offensiva diplomatica dopo l'attacco missilistico contro Israele e ha avuto colloqui con almeno nove paesi ai quali ha comunicato che l'obiettivo di Teheran era legato al fattore deterrenza e all'autodifesa. Teheran ha fatto sapere inoltre che risponderà se minacciata a nuove aggressioni israeliane.

Israele chiede all’Onu tutte le sanzioni possibili contro l’Iran - Ascolta
PUNTATA 118

Israele chiede all’Onu tutte le sanzioni possibili contro l’Iran - Ascolta

L'inviato israeliano delle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha esortato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu a imporre "tutte le possibili sanzioni" contro l'Iran dopo l'attacco della repubblica islamica contro Israele. Nel frattempo, tre funzionari statunitensi hanno dichiarato al Wall Street Journal che circa la metà dei missili balistici partiti dall'Iran non sono stati lanciati correttamente o si sono schiantati prima di raggiungere la loro destinazione.



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